martedì 15 settembre 2015

In Grecia si vota tra cinque giorni

I riflettori su Atene si sono spenti quando il governo di Tsipras ha accettato le condizioni della Troika, così sono pochi a ricordare che domenica prossima in Grecia si svolgono le elezioni politiche anticipate volute da Tsipras dopo la firma dell'accordo con UE, BCE e FMI.
Non si prevede un successo a valanga di Syriza (Συνασπισμός Ριζοσπαστικής Αριστεράς, ΣΥΡΙΖΑ), che ha perso qualche pezzo a sinistra e ha deluso molti elettori, particolarmente i giovani. Il partito di Tsipras, che lo scorso gennaio vinse con oltre il 36 per cento dei voti, è insidiato da Nuova Democrazia (Νέα Δημοκρατία), il redivivo partito conservatore dell'ex premier Samaras. Il nuovo leader di Nuova Democrazia, Vangelis Meimarakis, è un navigato politico e la sua immagine grigia non sembrava in grado di ravvivare il partito. Invece Meiramakis ha guadagnato consensi nelle sue apparizioni televisive e gli ultimi sondaggi lo danno in rapida ascesa. Domenica scorsa sono stati pubblicati quattro sondaggi: tre danno ambedue i partiti attorno al 26 per cento, con un leggero vantaggio per Syriza che oscilla dallo 0.3 allo 0.7 per cento. Il quarto, che computa anche il 14 per cento degli indecisi, pone Syriza e Nuova Democrazia in perfetta parità al 31 per cento.
La legge elettorale greca assegna al primo partito un cospicuo bonus di cinquanta deputati. A gennaio Syriza era andata vicina ala maggioranza assoluta, ma era stata costretta a una alleanza con ANEL, un partito populista di destra, rifiutando un accordo con PASOK e KKE, i partiti storici della sinistra greca. Di certo domenica chiunque vinca non avrà i numeri per governare da solo.
Ieri sera Tsipras e Meiramakis si sono frontreggiati nell'ultimo confronto televisivo. I primi commenti riferiscono che non c'è stato un vincitore. Come previsto Tsipras ha ripetutamente accusato il vecchio partito di governo di incapacità e corruzione. Meiramakis a sua volta ha rinfacciato a Tsipras di avere distrutto l'economia greca per salire al potere, bloccando una ripresa appena iniziata, e di non avere mantenuto alcuna promessa elettorale.
Sul fronte delle alleanze Meiramakis si è detto pronto a una grande coalizione che possa includere anche Syryza, mentre Tsipras ha detto che un suo governo sarebbe aperto solo all'ANEL, i Greci Indipendenti di Panos Kammenos, gli attuali alleati populisti di destra (Ανεξάρτητοι Έλληνες). "Ci sarà un governo progressista oppure un governo conservatore" ha aggiunto Tsipras.

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