venerdì 2 ottobre 2015

OGM: in Europa l'Italia e altri 14 paesi dicono no

Domani scade il termine fissato dalla Commissione Europea perché i singoli stati possano dichiarare la propria contrarietà alla nuova legislazione che permette l'introduzione di OGM in agricoltura nel territorio comunitario. La legislazione comunitaria sugli OGM sta seguendo un percorso tortuoso dal 2010, a colpi di ricorsi degli stati membri, controricorsi delle multinazionali come Monsanto, Dow e Basf, proteste degli ambientalisti. Alla fine la Commissione di Bruxelles ha fatto una scelta pilatesca, rimandando ai singoli stati membri la decisione.
Ad oggi i paesi che hanno già comunicato il loro NO agli OGM sono quindici, tra i quali l'Italia e i due colossi dell'agricoltura europea Francia e Germania. Completano il fronte del NO Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia e Ungheria. La Gran Bretagna starebbe decidendo per il NO in Scozia, Galles e Irlanda del Nord, permettendo coltivazioni OGM solo in Inghilterra. Anche la Vallonia, il Belgio francofono, ha scelto il NO.

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