Gli iscritti a Possibile sono meno di cinquemila, per l'esattezza 4773. Solo loro potevano votare nella piattaforma online del partito, dove la consultazione è rimasta aperta per vari giorni e si è conclusa il 31 gennaio. Hanno votato in 2396, il 50.2% degli iscritti, appena sopra la metà. In 163 hanno scelto la scheda (virtuale) bianca, quindi Pippo è stato votato da meno della metà degli aventi diritto.
Gli iscritti a Possibile hanno votato anche per il Comitato Organizzativo, in pratica la direzione politica del partito, e per il Comitato Scientifico. Votato per modo di dire: per ambedue c'era una sola lista bloccata, collegata all'unico candidato segretario. Non c'erano alternative e non si potevano scegliere nomi, al massimo astenersi o non votare.
Il dato politico del dissenso, a parte la metà degli iscritti che ha preferito non esprimersi, è quel 6.8% che ha votato bianco. Leggermente più alto che in Bielorussia e in Corea del Nord.
Il Civati dei vecchi tempi ci avrebbe scritto un post ironico in punta di penna sul suo blog.
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