sabato 16 aprile 2016

Referendum, io dico che il quorum ci sarà

Secondo me domani il referendum sulla durata delle concessioni di estrazione di idrocarburi raggiungerà il quorum. Lo so, lo chiamano tutti il referendum sulle trivelle, l'ho sentito dire anche poco fa a RAI News24. In realtà le trivelle non c'entrano niente, i nuovi impianti sono vietati già da molto tempo, in Italia non si trivella più da anni. Ma la parola "trivelle" domina la scena.
Secondo me il quorum ci sarà. Perché la campagna allarmistica del Sì mostra immagini idilliache di spiaggie con sole basso (albe o tramonti, difficile dire) con scritte tipo "non vogliamo cambiare questo panorama" anche se tutti sanno che non cambierà mai, perché nuovi permessi non sono possibili.
Secondo me il quorum ci sarà, perché molte forze politiche assolutamente indifferenti al tema del referendum voteranno Sì per infastidire il governo. Per "dare un segnale" come dicono loro. Tutti i partiti di opposizione sono per il Sì, ma proprio tutti. Partendo da destra: Casa Pound, Forza Nuova, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, M5S, Sel, vari cespugli di sinistra per finire con Rifondazione Comunista. Esatto, Rifondazione voterà sì assieme a Casa Pound.
Secondo me il quorum ci sarà perché voterà a favore anche una parte del PD. O meglio, qualcuno voterà contro, ma comunque voterà, tipo Bersani. Che equivale a votare a favore, perché aiuta a raggiungere il quorum. L'importante, anche per loro, è fare un dispetto a Renzi.
Secondo me il quorum ci sarà, perché l'Italia è sempre più un paese addominale e non celebrale. Si vota di pancia, non di testa. L'emotività vince sulla razionalità. Non si è mai vista una campagna referendaria così becera e piena di falsità. Immagini di piattaforme in fiamme, uccelli marini coperti di catrame, altre chicche come quella qui sopra.
Secondo me il quorum ci sarà, e naturalmente vincerà il Sì, dieci a uno. Allora inizierà la parte divertente. Sarà una spallata al governo? Certo, un contraccolpo ci sarà. Ma chi ne gioverà? Le destre diranno che hanno vinto loro. Brunetta, Salvini, Meloni, Santanché rivendicheranno il successo. I grillisti, freschi orfani del guru, diranno che è merito loro e dedicheranno la vittoria al caro estinto. La sinistra PD si inventerà qualcosa per dire che "è un segnale importante" in vista del referendum costituzionale di autunno. L'opposizione gauchista ribadirà che è merito loro, sentinelle dell'ambientalismo, anche se sanno bene che le rinnovabili in Italia oggi sono al 17 per cento, e la metà è idroelettrico di 60 anni fa. Quindi serve un serio piano energetico nazionale per gestire la lunga transizione e il progressivo abbandono del carbonio. Un piano complesso che di certo non passa da un referendum.
Secondo me il quorum ci sarà, e tutti quelli citati sopra litigheranno, strepitando che hanno vinto loro. Da domani sera ci aspettano talk show infuocati. Nella realtà cambierà pochissimo. Il quesito referendario è irrilevante, le concessioni delle piattaforme restano comunque in essere per molti anni, anche se vincerà il Sì. In ogni caso l'Italia avrà di che parlare per qualche settimana, dimenticando le vere priorità.
Io a votare non ci vado. Non voglio alimentare questo circo.

1 commento:

  1. Lo do al 45/48%, il sud ( Sicilia in testa) farà la differenza e 30 gradi ancora di più. Al nord Lombardia in testa se ne fregano, restano la Puglia, le Marche e poco altro..troppo poco.

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