martedì 9 agosto 2016

Raggi muta sul web. Ma non doveva decidere la rete?

Scrivo questo post alle 14:30 di martedì 9 agosto. Chi legge Sostenibilitalia sa che seguo con attenzione le mosse di Virginia Raggi, sindaco di Roma. Raggi è stata scelta dal Movimento 5 Stelle e poi eletta con largo margine dai romani. Conosciamo il disprezzo del M5S per gli strumenti di informazione "di regime" come stampa e televisioni. Per un periodo i grillisti si sono persino negati alle telecamere, sopportando con fastidio qualche rara intervista sui giornali.
Un sindaco però ha il dovere di comunicare quello che fa ai suoi cittadini. Se poi è il sindaco della capitale le sue azioni assumono necessariamente un rilievo nazionale. Da quando è stata eletta, 52 giorni fa, Virginia Raggi non ha convocato una conferenza stampa e ha rilasciato una sola intervista, ad un quotidiano free press romano. Uno dice "per forza, quelli del M5S comunicano con la rete, il web è il canale di informazione grillista". Eppure il profilo pubblico di Raggi su Facebook registra l'ultimo post alle 15:28 di giovedì 4 agosto. Un post poco trionfale, tra l'altro: si comunica con esuberanza di avere firmato una banale proroga per gli asili nido convenzionati. Da allora il nulla, salvo ieri avere ripostato senza commenti il video imbarazzante in cui il grande capo Grillo chiede ai militanti di foraggiare il M5S con le loro donazioni.
Controlliamo Twitter: niente. Anche qui sul profilo ufficiale di Raggi l'ultimo tweet è di giovedì 4 agosto e non è altro che il rilancio del post pubblicato lo stesso giorno su facebook, quello sulla proroga dei nidi. Sono ormai cinque giorni di silenzio totale. Il sindaco non parla. Forse da Milano consigliano il silenzio. Raggi disse che con lei il Campidoglio sarebbe diventato un palazzo di vetro. Devono avere utilizzato dei vetri molto oscurati.

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