sabato 3 settembre 2016

Libertà di satira, ma anche di critica alla satira

Molti di quelli che avevano scritto "siamo tutti Charlie" adesso si mordono la lingua, o la tastiera. La realtà è che la satira fa saltare i nervi quando il tema sei tu o un argomento che ti sta a cuore. La stessa cosa è successa con la vignetta di Vauro per la morte di Casaleggio o con quella di Mannelli sulle cosce di MEL.
La satira può essere pungente e azzeccata, come volgare e di cattivo gusto. Chi la fa deve essere libero di esprimersi, come disponibile ad accettare le critiche, anche pesanti, di chi non la gradisce.
Questo in un ambito normale. Poi c'è Libero, il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, che oggi esce con in prima pagina un articolo di Filippo Facci dal titolo...


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