L'edizione del fine settimana di Libération dedica le prime cinque pagine, compreso un lungo articolo del corrispondente da Pechino Raphaël Balenieri, al Libretto Rosso di Mao, pubblicato nel 1966. Il termine Libretto Rosso in realtà è la definizione occidentale del breviario del Maiosmo. I cinesi lo chiamano hongbaoshu, che significa libro-tesoro rosso. Si calcola che ne siano state stampate almeno un miliardo di copie.
Oggi i giovani cinesi comunicano con WeChat, l'omologo cinese di Whatsapp, e per la stragrande maggioranza di loro il libretto rosso è un oggetto sconosciuto.
Oggi i giovani cinesi comunicano con WeChat, l'omologo cinese di Whatsapp, e per la stragrande maggioranza di loro il libretto rosso è un oggetto sconosciuto.
Nessun commento:
Posta un commento