martedì 22 agosto 2017

Per colpa di qualcuno non decide più la rete

Il cartello qui sopra si può ancora vedere in qualche negozio o tabaccheria di provincia. Contestualizzato sul Movimento grillista si può dire che, per colpa di qualche hacker, non decide più la rete. Le falle di sicurezza del sistema Rousseau della Casaleggio Associati hanno di fatto interrotto il rituale delle votazioni on line dei Cinque Stelle, che recentemente avevano iniziato a sottoporre al vaglio degli iscritti le porzioni del prossimo programma elettorale.
Come fa notare Mauro Favale in un pezzo su La Repubblica di oggi le votazioni on line si sono interrotte il 2 agosto con la consultazione sul capitolo del programma che riguardava l'Università (tempo per esprimersi nove ore, click di 14.847 grillisti certificati). Da allora sono stati pubblicati sul blog altri due capitoli del programma, Sviluppo Economico e Affari Costituzionali. Ma non è stata lanciata ancuna votazione. Insomma, non decide più la rete. Almeno per ora.
L'interruzione delle consultazioni è un chiaro segnale del panico che agita Casaleggio Jr. e Grillo. L'hackeraggio di Rousseau chiarisce come le votazioni on line sul sito siano manipolabili e scarsamente attendibili, ricordando anche che i Casaleggios solo in alcuni casi si rivolgono a società terze per la certificazione dei risultati. Il problema però va risolto in fretta, perché tra un mese esatto inizierà Italia a 5 Stelle a Rimini, la convention che si chiuderà con l'indicazione del candidato premier grillista, quindi con la probabile incoronazione del prescelto Di Maio. Che però prima dovrebbe essere anche lui sottoposto, assieme ad altri candidati di contorno, all'approvazione de "la rete". E il tempo stringe.
Riguardo le incursioni hacker nel sistema Rousseau, la Casaleggio in un post sul sacro blog le aveva definite "non uno scherzo o una ragazzata ma un atto criminale che ha rilevanza penale". Vale la pena di ricordare il post trionfale del 2013 del Gruppo M5S alla Camera, sempre sul blog, che descriveva l'incontro dei Grillisti a Londra con Julian Assange, l'hacker per eccellenza. 
"Abbiamo deciso di incontrare Assange perché con lui condividiamo le battaglie per la trasparenza dell’informazione, per la libera circolazione delle notizie e per la libertà di stampa, diritti che aumentano il livello di consapevolezza dei cittadini. Nascondere le informazioni è uno dei tanti modi che i potenti hanno per accrescere il proprio potere personale. Julian è un combattente". scrivevano i parlamentari grillisti.
E ancora: Siamo orgogliosi di aver incontrato Assange, lui sta cambiando il modo di vedere l’informazione e noi “cittadini nelle istituzioni” quello di vedere la politica. Assange continuerà la battaglia per liberare l’informazione da controlli verticistici. In molti lo detestano, lo attaccano, qualcuno vorrebbe vederlo morto ma il suo lavoro resterà nella storia del web. Le notizie messe in circolo da Julian, Snowden, dalla rete Wikileaks, non hanno causato danni, al contrario hanno dato acqua fresca a tutti i cittadini che hanno sete di conoscenza e che mettono in discussione il pensiero dominante. Uomini come Julian sono necessari per costruire un nuovo mondo, una nuova Europa una nuova Italia che abbia come fondamenta la libertà dell’informazione."
Grillo e Casaleggio inneggiavano all'hacker Assange e oggi scrivono che l'hackeraggio di Rousseau è un atto criminale. La foto sotto immortala l'incontro di Di Battista, Sibilia e altri M5S con Assange.

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