giovedì 2 agosto 2018

L'olocausto dei Rom


Il 2 agosto 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau furono sterminati 2.897 prigionieri di etnia Roma, che noi chiamiamo Rom. Erano uomini, donne e bambini. Si stima che i tedeschi e i loro alleati uccisero almeno duecentomila Rom, secondo alcuni storici quasi mezzo milione. Solo ad Auschwitz in totale ne furono uccisi diciannovemila. Al tempo la popolazione Rom di tutta Europa era attorno ai due milioni. Nella lingua rom questo genocidio si chiama Porrajmos. L'Unione Europea in questo giorno celebra l'Olocausto dei Rom.


Nel 2011 l'Unione Europea ha adottato una strategia per l'integrazione dei Rom, da attuare con strategie nazionali per i singolo stati membri. La strategia punta a migliorare l'integrazione e la qualità della vita delle popolazioni Rom in quattro aspetti principali: istruzione, occupazione, sanità e alloggio. Attualmente l'80% dei Rom vive in condizioni a rischio di povertà, contro il 17% della media UE. I risultati della strategia europea, esaminati nell'analisi di medio termine del 2017, non sono confortanti.
Il 25 ottobre 2017 il Parlamento Europeo ha adottato la risoluzione Aspetti relativi ai diritti fondamentali nell'integrazione dei rom nell'Unione europea: lotta all'antiziganismo [2017/2038(INI)]. Nel testo della risoluzione è scritto che "l'antiziganismo è una specifica forma di razzismo, un'ideologia basata sulla superiorità razziale, una forma di disumanizzazione e razzismo istituzionale alimentata da discriminazioni storiche, che si esprime, tra l'altro, attraverso la violenza, l'incitamento all'odio, lo sfruttamento, la stigmatizzazione e la più evidente forma di discriminazione".



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