Ieri la Commissione Europea ha adottato le linee guida per l'installazione dei micro ripetitori telefonici indispensabili per la realizzazione delle reti 5G. Si tratta di piccole antenne (celle) necessarie per garantire la connessione alla nuova rete ultraveloce che l'Europa ha inserito tra le sue priorità. Il 5G permetterà l'accesso a servizi online in molti settori come la telemedicina (assistenza dei pazienti da remoto), l'assistenza domiciliare, l'educazione, l'energia (gestione degli impianti di rinnovabili), i trasporti (guida autonoma e comunicazione tra veicoli).
Le regole approvate dalla Commissione definiscono le caratteristiche degli impianti, limitandone le dimensioni e la potenza. Tutte le antenne dovranno mantenersi al disotto dei limiti massimi di emissione, che in Europa sono 50 volte più bassi della soglia riconosciuta come potenzialmente dannosa per la salute.
Gli impianti non avranno bisogno di autorizzazioni da parte degli enti locali, salvo nel caso siano localizzati su edifici o ambiti soggetti a vincolo o quando possano creare problemi di pubblica sicurezza.
Le celle dovranno essere integrate negli edifici e, se visibili, avere una dimensione massima di 30 litri. La potenza di emissione è paragonabile a quella di una rete WiFi, con una esposizione elettromagnetica inferiore alla esistente rete 4G.
Nessun commento:
Posta un commento