Ecco il testo del primo dei dodici punti del programma del PD estratto dal discorso fatto da Veltrone all'assemblea costituente del Partito Democratico.
Primo: modernizzare l’Italia significa scegliere come priorità le infrastrutture e la qualità ambientale. Partiamo da qui, da un programma straordinario che si proponga di colmare il grave ritardo che l’Italia ha accumulato. Il Paese ha bisogno di infrastrutture e servizi che oggi sono ostacolati più da incapacità di decisione che da carenza di risorse finanziarie.
Ecco la novità del nostro ambientalismo del fare: sì al coinvolgimento, alla partecipazione, alla consultazione dei cittadini in tutte le fasi di localizzazione, progettazione e costruzione; ma basta con l'ambientalismo che cavalca ogni movimento di protesta del tipo Nimby, “non nel mio giardino”, e impedisce di fare le infrastrutture necessarie al Paese.
Noi riformeremo la normativa di valutazione ambientale delle opere, con l'eliminazione dei tre passaggi attuali e la concentrazione in un’unica procedura di autorizzazione, da concludere in tre mesi. Una volta assunta la decisione, deve essere previsto un divieto di revoca o l'applicazione di sanzioni pecuniarie elevate con responsabilità erariale a carico degli amministratori pubblici interessati.
La priorità va data agli impianti per produrre energia pulita, ai rigassificatori indispensabili per liberalizzare e diversificare l'approvvigionamento di metano, ai termovalorizzatori e agli altri impianti per il trattamento dei rifiuti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica. E poi al trasporto ferroviario. L’Alta Velocità è il più grande investimento infrastrutturale in corso nel nostro Paese: va completato e utilizzato appieno. Il completamento della TAV metterà a disposizione del trasporto regionale un aumento del 50 per cento delle tratte ferroviarie. Noi le useremo per ridurre il traffico attorno alle grandi città e per dare ai pendolari un servizio finalmente decente.
Dotare il Paese delle necessarie infrastrutture non solo non è in contraddizione con l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’ambiente, ma ne è il presupposto. Allo stesso modo, le tecnologie per l'ambiente saranno nei prossimi vent'anni ciò che il comparto della comunicazione è stato nei venti precedenti: la forza trainante dello sviluppo e di un più vasto cambiamento economico e sociale.
Produrre il 20 per cento di energia con il sole e con il vento significa risparmiare miliardi di euro sulle importazioni di petrolio; migliorare l'efficienza energetica significa più competitività per le imprese e risparmio per le famiglie. E la nostra proposta è un piano per realizzare in dieci anni la trasformazione delle fonti principali di riscaldamento degli edifici, privati e pubblici, in modo da creare al tempo stesso un gigantesco risparmio energetico e un grande volano di crescita economica.
Per anni abbiamo incentivato la rottamazione delle auto. Ora incentiviamo la rottamazione del petrolio.
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