Chi si sogna di notte il ministro alla funzione pubblica e innovazione Renato Brunetta? Probabilmente la sua fidanzata Titti (con lui nella foto al ricevimento in Quirinale), ma anche tutti gli amministratori e i dipendenti dei piccoli enti pubblici non economici.
Infatti Brunetta ha inserito nella complessa manovra economica triennale del IV governo Berlusconi una norma che copio testualmente:
Soppressione o riordino di enti pubblici (dl): Al fine di contenere la spesa, gli Enti pubblici non economici, inseriti nel conto economico consolidato dello Stato, con una dotazione organica inferiore alle 50 unità - nonché tutti gli altri entri pubblici non economici con dotazione organica superiore che non siano stati riconfermati o riordinati con le modalità previste dalla legge finanziaria per il 2008 - vengono soppressi e le relative funzioni vengono trasferite ai ministeri vigilanti.
Come spesso succede, lì per lì non se ne sono accorti in molti. Poi la, voce ha cominciato a girare, le telefonate a farsi cncitate. Quali sono gli enti su cui calerà la scure del governo e di Brunetta? Gli enti parco, ad esempio: 19 su 23 parchi nazionali sparirebbero e rimarrebbero in vita solo Abruzzo, Cilento, Gran Paradiso e Pollino Ma anche le autorità portuali, secondo alcuni.
È la prima delle 34 novità per la Pa stabilite, con decreto legge, dal Consiglio dei ministri. Parole chiave dell’operazione sono meritocrazia, innovazione, trasparenza. Sarà così possibile, spiega il ministro, risparmiare nel triennio 2009-2011 con riferimento alla spesa corrente circa l’uno per cento l’anno. E dato che “l’importo della spesa corrente è attualmente pari a circa 680 miliardi di euro, un risparmio di 3 punti equivale a più di 20 miliardi di euro”.
A Enrico Mentana, che lo intervistava a Matrix, Brunetta ha dichiarato: "Volevo vincere il premio Nobel per l' economia. Non dico di esserci arrivato vicino, ma ... Poi mi sono innamorato della politica e ho dovuto rinunciare al Nobel''.
Gli enti pubblici con meno di cinquanta addetti saranno terminati con un decreto legge, che il governo vuole emanare entro la fine dell'anno.
Ecco perchè sono tanti a sognarsi Brunetta di notte.
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