Ieri a Denver sotto il ponte di Barack c'era anche Al Gore, che ha fatto un discorso molto lucido e interessante. L'ex futuro presidente degli Stati Uniti, come si definisce lui stesso, ha parlato di combustibili fossili, di innovazione, di aborto. Ha detto che anche se crede nel riciclaggio, a volte meglio che non venga messo in atto, come accadrebbe con la staffetta Bush-McCain. Al Gore ha ribadito che la lotta ai cambiamenti climatici, la crisi economica e i problemi di sicurezza nazionale degli USA sono tutti causati dalla dipendenza dai combustibili fossili. Insomma, dal petrolio.A volte mi capita di pensare come sarebbe stato il mondo se nel 2000 la corte suprema degli Stati Uniti non avesse interrotto il conto dei voti in Florida e la conseguente probabile vittoria di Gore, che sarebbe diventato presidente. Forse non sarebbe cambiato nulla, forse tutto avrebbe preso una direzione molto diversa: Iraq, 11 settembre, Kyoto. Gli storici adorano investigare sui piccoli eventi che cambiano il corso del mondo, da Sarajevo 1917 alle schede perforate delle elezioni presidenziali del 2000 in Florida.
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