Sotto il ponte di Barack c'è anche Sarah Palin (foto), che oggi John McCain ha nominato come candidata alla vicepresidenza.
Il tempismo della nomina cerca di contrastare l'effetto mediatico della convention democratica di Denver che ha incoronato Barack Obama (oggi avanti di otto punti, secondo l'ultimo sondaggio di Gallup).
La scelta di Palin ha stupito anche i più consumati analisti politici americani. Sarah Palin, 44 anni portati non benissimo, è da due anni governatore dell'Alaska, stato USA subpolare famoso una volta per la corsa all'oro e oggi per quella al petrolio (la questione dell'autorizzazione a nuove trivellazioni in Alaska è al centro dell'agenda politica USA da molti mesi).
L'Alaska mi ha fatto tornare in mente Anchorage, una ballata del 1988 di Michelle Shocked che sono andato subito a cercare su Youtube, e l'ho trovata.
Palin è una vera repubblicana conservatrice. Pratica e sostiene la caccia ed è da sempre socia della National Rifle Association, la potente lobby che rivendica il diritto degli americani di essere armati. Ha cinque figli con un marito con 1/8 di sangue eschimese, due dei quali sono già al centro delle cronache. Il primogenito Track (19) si è arruolato nell'esercito nel 2007 e il prossimo 11 settembre partirà per l'Iraq. L'ultimo è nato lo scorso 18 aprile, con una sindrome di Down diagnosticata in gravidanza ma voluto fortemente dalla Palin, che è una convinta antiabortista. La stessa Palin è tornata nel suo ufficio da governatore tre giorni dopo il parto. Il ministro Brunetta sarebbe fiero di lei, e forse anche Titti.
I democratici hanno salutato con giubilo la candidatura di Palin, che non ha alcuna esperienza di politica nazionale e internazionale e quindi annulla le critiche fatte su questo argomento dai repubblicani nei confronti di Obama. Secondo alcuni McCain ha nominato Palin pensando a un surrogato repubbicano di Hillary Clinton, ma ogni paragone con il governatore di New York sembra improponibile.
Gli stessi repubblicani non sembrano in sintonia con l'anziano candidato. Alcuni hanno ricordato come ci fossero altre donne più credibili, come la senatrice del Texas Kay Bailey Hutchison o la senatrice del Maine Olympia Snowe. La scelta di McCain diventa ancora più incomprensibile di fronte alle indagini promosse dal parlamento dell'Alaska e attualmente in corso sul comportamento della Palin. La commissione insediata produrrà il suo verdetto il prossimo 31 ottobre, pochi giorni prima del voto presidenziale del 4 novembre.
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