sabato 29 novembre 2008

Barroso e il capoclasse

"Questo periodo eccezionale richiede misure eccezionali" ha dichiarato il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso annunciando il piano di ripresa per l'economia europea (testo integrale in inglese e comunicato stampa in italiano).
Il piano europeo è ambizioso e lungimirante, cercando di trasformare l'emergenza in opportunità. La crisi viene affrontata sapendo che non basta tutelare i posti di lavoro ma che occorre cercarne di nuovi. Ecco quindi gli "investimenti intelligenti", l'attenzione alle PMI, la ricerca di una "crescita pulita" verso un'economia sempre più ad emissioni zero. Cinque miliardi di Euro sono destinati al settore dell'auto, ma solo per le auto ecologiche e non a pioggia. Un miliardo di Euro va ad un progetto per aumentare l'efficienza energetica degli edifici e 1,2 miliardi al progetto "Fabbriche del futuro".
Si propone una riduzione dell'IVA per i prodotti e i servizi a basso impatto ambientale, con una attenzione particolare al settore dell'edilizia. viene lanciato un piano per garantire la connessione internet a banda larga al 100% degli Europei entro il 2010.
Vengono confermati gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e di lotta ai cambiamenti climatici perché "combattere il cambiamento climatico si coniuga con grandi opportunità di sviluppo economico per sviluppare nuove tecnologie, creare nuovi posti di lavoro e rafforzare la sicurezza energetica". Si ribadisce che l'accordo su questi temi sarà raggiunto nella riunione del Consiglio Europeo di dicembre, tra pochi giorni.
Nel frattempo l'Italia ha approntato la sua manovra anticrisi, approvata in consiglio dei ministri "in dieci minuti". Blocco di alcuni aumenti tariffari, contributi economici ai meno abbienti, altre misure di emergenza e non strutturali. Un breve accenno alla necessità di innovazione, niente o quasi sulle sfide ambientali e sul cambiamento climatico. Le maggiori risorse vanno alle infrastrutture, anche attraverso le disponibilità della Cassa Depositi e Prestiti. Non esattamente un approccio innovativo, visto che di infrastrutture in Italia si parla dal dopoguerra, e sembra quasi surreale che nella manovra il governo parli ancora del "completamento della Salerno-Reggio Calabria".
Massimo Giannini su Repubblica classifica la manovra Berlusconi-Tremonti come un intervento di "capitalismo compassionevole". Alberto Orioli su Il Sole la definisce "un primo concreto passo avanti".
Andrea Boitani su Lavoce.info spiega con sintetica chiarezza perchè le infrastrutture non servono contro la recessione.

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