Due giorni fa l'Europa ha modificato gli standard di mercato di 26 tipi di frutta e vegetali protetti fino ad oggi da rigidi criteri estetici. Tra poco negli scaffali dei supermarket e sui banchi dei fruttaroli troveremo carote biforcute, meloni nani, cetrioli gobbi e albicocche asimmetriche, fino ad oggi bandite dalla distribuzione.
La decisione sembrerebbe saggia e tardiva, ma non tutti la pensano così. I Francesi ad esempio sostengono che l'ingresso sul mercato di verdura "brutta" porterà ad un abbassamento dei prezzi e quindi a un danno per i produttori. Opinione diffusa, tanto che la maggioranza degli stati membri (16 su 27) ha votato contro la deregulation, seppure non in numero sufficiente da raggiungere la "maggioranza qualificata" che avrebbe bloccato l'iter del provvedimento. Anche l'Italia ha votato contro. I favorevoli sono stati Gran Bretagna, Germania, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia e Lussemburgo, con l'astensione di Austria e Portogallo.
Secondo Mariann Fischer Boel, commissario danese all'agricoltura, "non c'è nessun motivo di regolare queste cose a livello europeo, molto meglio che se ne occupi il mercato. In questo clima di crisi economica i consumatori devono poter scegliere nella gamma più vasta possibile di prodotti. Non ha senso gettare merce ottima solo perche ha una forma sbagliata".
Attualmente ad esempio il Regolamento Comunitario (EEC) N. 1677/88 stabilisce che un cetriolo, per essere di Classe 1, deve avere una curvatura inferiore ai 10mm ogni 10 cm di lunghezza, ovvero il 10%. Per quelli di classe 2 la curva tollerata è il doppio. Molti euroscettici hanno citato in varie occasioni queste norme come esempio dell'inutile e bizantina sovrabbondanza di norme comunitarie.
Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore a luglio 2009, accetta la deformità di carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavolini di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, cetrioli, funghi coltivati, aglio, mandorle, verze, meloni, cipolle, piselli, spinaci, noci, cicoria e altri.
Restano strettamente sottoposti agli standard di perfezione estetica dieci prodotti cruciali, perché da soli raggiungono il 75% delle transazioni ortofrutticole tra paesi UE : mele, agrumi, kiwi, lattuga, pesche e nettarine, pere, fragole, peperoni, uva da tavola e pomodori. Questi dieci articoli potranno essere venduti deformi o atrofici solo se sui banchi sarà visibile la scritta "prodotti destinati alla trasformazione".
Per gli occhiuti legislatori di Bruxelles con i pomodori gobbi si può fare la conserva, ma non la caprese.
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