Nel febbraio 2008 il governo francese aveva proibito la coltivazione di mais transgenico in tutto il paese, invocando la clausola di salvaguardia prevista dall'Unione Europea. Nella campagna 2007 la varietà transgenica di mais MON810 era stata seminata in 22.000 ettari, circa l'uno per cento di tutta la superficie coltivata a mais in Francia. Il divieto francese era conseguenza di una ricerca che aveva sollevato "seri dubbi" sulla sicurezza del seme transgenico sviluppato dalla Monsanto, indicandolo anche come causa di mutazioni in alcuni insetti, una specie di lombrico e altri microorganismi. La ricerca sottolineava anche la possibilità che il polline transgenico del mais potesse diffondersi anche a centinaia di chilometri dal luogo di coltivazione. Successivamente 12 dei 15 scienziati autori della ricerca avevano dichiarato che i risultati delle loro analisi erano stati "male interpretati".
L'agenzia francese per la sicurezza alimentare è stata incaricata di effettuare nuove analisi sul mais transgenico e due giorni fa sono filtrate alcune indiscrezioni su Le Figaro secondo le quali l'agenzia aveva concluso che coltivare il MON810 non comporta alcun rischio per i consumatori.
La posizione del governo francese non è però cambiata e ieri a Bruxelles il primo ministro François Fillon, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione Europea Barroso, ha dichiarato che il bando alla coltivazione del mais transgenico è motivato da rischi ambientali e che resterà in vigore fino a quando l'Unione Europea non avrà emanato direttive specifiche. Anche Austria, Grecia e Ungheria hanno utilizzato norme di salvaguardia per vietare le coltivazioni OGM sul loro territorio. Proprio la prossima settimana a Bruxelles è prevista una discussione sul tema e alcuni sostengono che le indiscrezioni sugli esiti del rapporto, che avrebbe dovuto essere reso pubblico più avanti, sarebbero state diffuse dalla potente lobby pro-OGM per influenzare il dibattito europeo.
La maggioranza dei Francesi è contraria all'introduzione di colture transgeniche nel paese. L'attivista José Bové, da sempre contrario agli OGM fino ad essere arrestato per avere falciato campi coltivati con semi transgenici, ha dichiarato in una intervista a France-Soir che un cambiamento di rotta del governo francese "sarebbe scandaloso".
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