mercoledì 20 maggio 2009

Obamamobili

Un paio di mesi fa l'Agenzia USA per la Protezione dell'Ambiente (EPA) aveva confermato in un rapporto che i gas serra sono inquinanti e rappresentano una minaccia per la salute pubblica, permettendo di conseguenza al governo Obama di emanare provvedimenti per regolare le emissioni di CO2, metano e altri gas serra. Barack non ha perso tempo e ieri ha annunciato i nuovi standard dell'industria auto USA, che entro il 2016 dovrà produrre veicoli in grado di percorrere 35.5 miglia (56.8 Km) con un gallone di benzina (3.8 litri). Oggi lo standard è di 25.5 miglia, quindi i nuovi limiti rappresentano un taglio del 30% e un aumento di 4 Km/litro. Le emissioni di CO2 passerano dai 354 grammi di oggi ai 250 del 2016.
Secondo i calcoli dell'amministrazione Obama questi nuovi limiti avranno come conseguenza un aumento medio di 600 $ di costi di produzione, che vanno a sommarsi ai 700 già deliberati con gli adeguamenti normativi del 2007. In pratica 1300 dollari in più per automobile che hanno provocato reazioni rabbiose negli economisti conservatori. In un editoriale pubblicato oggi sul Wall Street Journal Holman Jenkins scrive che il cittadino americano pagherà da 5000 a 7000 dollari di tasse per coprire gli incentivi statali per l'acquisto delle nuove auto ibride o elettriche che l'autore chiama con disprezzo Obamamobili.
Il piano auto di Obama permettera di risparmiare 1.8 miliardi di barili di petrolio in un paese che, con il 5% della popolazione del pianeta, oggi consuma un quarto del petrolio mondiale. A chi lamenta i maggiori costi di produzione dei veicoli Obama risponde che la drastica riduzione dei consumi comporta per il consimatore un risparmio medio di 2800 dollari nel ciclo di vita dell'automobile. Il risparmio totale delle emissioni è invece stimato in 900 milioni di tonnellate di CO2, che equivale alla chiusura di 194 centrali elettriche a carbone.
Secondo gli esperti del settore gli effetti dei nuovi provvedimenti si cominceranno a vedere nei modelli 2012. Vista la drastica riduzione dei consumi e considerata la passione degli Americani per i pickup e le auto di grossa dimensione l'industria punterà le sue carte sui veicoli ibridi ed elettrici, destinati a diventare il nuovo standard. I motori a scoppio resteranno nelle auto più piccole, con la FIAT in prima linea con le motorizzazioni Chrysler.

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