La Commissione Europea ha deciso due giorni fa di estendere la possibilità di entrare nei 25 paesi dell'Europa del trattato di Schengen senza visto ai cittadini di Serbia, Montenegro e Macedonia.
Le due uniche nazioni balcaniche per cui il visto di ingresso resta obbligatorio sono l'Albania e la Bosnia-Herzegovina, oltre al Kosovo.
"Questo è un passo storico nelle nostre relazioni con i Balcani" ha detto il commissario alla giustizia Jacques Barrot. Il provvedimento dovrà ora essere ratificato dai 27 paesi membri e dal parlamento europeo e dovrebbe diventare effettivo il prossimo 1 gennaio.
La motivazione ufficiale per l'esclusione di Albania e Bosnia è che i due paesi non hanno ancora avviato le procedure per l'introduzione del passaporto biometrico.
Studiosi, accademici e parlamentari europei del gruppo verde hanno criticato fortemente il provvedimento, sottolineando che i Serbo-Bosniaci saranno liberi di entrare in Europa con il loro passaporto serbo. E' stata redatta una nota formale di protesta, firmata anche dall'ex alto rappresentante in Bosnia Christian Schwartz-Schilling. Anche gli Albanesi sono imbestialiti.
Il commissario europeo all'allargamento Olli Rehn ha rifiutato le critiche, aggiungendo che Bosnia e Albania potrebbero essere escluse dall'obbligo di vista nel 2010.
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