Oggi con uno stringato comunicato Yvo de Boer (56) ha annunciato che il 1 luglio si dimetterà da segretario esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), ruolo che ricopriva dal settembre 2006. De Boer si sposterà nel settore privato, lavorando come consulente globale per cambiamenti climatici e sostenibilità nella KPMG.
Forse era una decisione presa da tempo. Forse l'esito incerto della COP-15 ha demotivato de Boer, che aveva guidato il percorso da Bali a Copenhagen in due anni di negoziati interminabili. Il prodotto di questi negoziati erano i due documenti redatti dai gruppi ad hoc costituiti dalla UNFCCC che avrebbero dovuto rappresentare l'architettura principale degli accordi di Copenhagen. Poi la tempesta politica guidata da Obama e dai leader di Cina, India, Brasile e Sud Africa ha rovesciato il tavolo e il minuzioso lavoro di due anni di compromessi negoziali è stato sostituito da una dichiarazione di due cartelle scritta in poche ore. A me forse sarebbero saltati i nervi, magari anche a Yvo.
Ci mancheranno le sue orecchie a sventola al tavolo di presidenza.
Nessun commento:
Posta un commento