Forse presto sapremo il futuro del conto energia che sta tenendo in sospeso il settore del fotovoltaico in Italia, uno dei pochi ambiti produttivi in crescita malgrado la crisi.
Secondo Eco dalle Città, che riporta notizie da Zeroemission, il provvedimento che regolamenta gli incentivi per gli impianti installati dal 1 gennaio 2011 sarebbe pronto per l'esame della conferenza Stato Regioni.
La riduzione degl incentivi sarebbe del 18% nel 2011, con una produzione massima complessiva di 3 GW.
Il limite della potenza incentivabile sembra il problema principale. In pratica si conferma la decisione politica per cui lo sviluppo delle energie rinnovabili è incentivato fino a una soglia determinata. Secondo il governo di destra le energie alternative vanno sostenute fino a quando restano marginali, non permettendo loro di acquisire quote importanti del mercato. Su questo tema cruciale il ministro invisibile dell'ambiente Prestigiacomo, reduce da un pellegrinaggio atomico alla centrale nucleare francese di Flamanville, non sente il bisogno di intervenire.
Nel nuovo regolamento sarebbero previste tre tariffe decrescenti per gli impianti messi in opera rispettivamente entro aprile, agosto e dicembre 2011. Alla scadenza di ogni quadrimestre gli incentivi dovrebbero calare del 6%. Un ulteriore 6% sarebbe decurtato nel 2012 e altrettanto nel 2013. Sarebbe prevista anche una classificazione degli impianti secondo la potenza prodotta, con i più piccoli premiati e la riduzione progressiva degli incentivi con il crescere della capacità, secondo una scala che prevede cinque o sei categorie (Casaclima pubblica una tabella con le nuove tariffe).
Anche la definizione del tipo di impianti verrebbe modificata, eliminando la attuale distinzione tra "integrati" e "parzialmente integrati" che spesso ha creato contenziosi e interpretazioni fantasiose. Le nuove norme vedrebbero solo due tipologie: gli impianti su edifici e quelli definiti in larga accezione come "altri impianti".