Stefania Prestigiacomo, ministro invisibile dell'ambiente, è andata ieri in pellegrinaggio a Flamanville, dove si sta costruendo un reattore nucleare EPR del tipo che si vorrebbe introdurre in Italia con il programma nucleare del governo. E ci ha fatto anche un comunicato stampa sul sito ministeriale per annunciare il viaggio e un altro per diffondere il suo entusiasmo a visita conclusa.
Per vedere il cantiere di una centrale atomica EPR Presty sarebbe potuta andare anche ad Olkiluoto, in Finlandia, ma lassù meglio non portare la stampa al seguito. La centrale di Olkiluoto, sito scelto nel 2000 e cantiere aperto nel 2004, sarebbe dovuta entrare in funzione nel 2009. Le cose sono andate diversamente, il cantiere continua a subire spaventosi aumenti di costi e continui rinvii. Le ultime previsioni parlano di conclusione dei lavori non prima del 2013.
La delegazione italiana a Flamanville era folta, compresi vari giornalisti, i rappresentanti dell'ENEL (che ha una partecipazione del 12.5% nel progretto) e l'AD di Sviluppo Nucleare Italia Francesco De Falco. Nel gruppo va segnalata anche la presenza di "alcuni componenti" della commissione di Valutazione Impatto Ambientale del ministero. Chi ha fatto gli inviti e chi ha pagato le trasferte e le diarie? Il capoclasse Tremonti è informato del pellegrinaggio di massa?
"Siamo venuti con i tecnici della commissione Via - ha detto la ministra arringando la stampa sullo sfondo dei reattori nucleari - e abbiamo constatato condizioni di assoluta sicurezza e senza impatto ambientale". L'uso del plurale è interessante e può aiutare a capire le ragioni per cui alla gita sono stati invitati "alcuni componenti" della commissione VIA del ministero dell'ambiente.