giovedì 9 settembre 2010

Sono così brutte quelle pale?

In Italia le turbine eoliche turbano il senso estetico di molti. Lo trovo bizzarro, perché altri manufatti anche più invasivi (tralicci dell'alta tensione, stazioni di servizio, viadotti, ecc) non creano disagio ai cultori del bello e del paesaggio.
I soloni scrivono editoriali sdegnati e creano comitati contro le pale eoliche, ma una pompa di benzina al centro di un ettaro di piazzale asfaltato non li disturba. Forse dovrebbero dare un'occhiata alle foto aeree per capire cosa sconvolge e distrugge in modo permanente il paesaggio.
Naturalmente le centrali eoliche non possono essere realizzate ovunque, ma nemmeno negate in ogni angolo di Italia, come vorrebbero i soloni.
Per capire come si ragiona altrove riporto la notizia che la più grande centrale eolica in terra d'Europa, la Whitelee Windfarm in East Renfrewshire in Scozia, sarà ulteriormente ampliata. L'impiatto attualmente si sviluppa in 55 Kmq ed è composto da 140 turbine che generano 322 MegaWatt, abbastanza per fornire energia a 180.000 abitazioni. Entro il 2012 se ne aggiungeranno altre 75 per ulteriori 217 MegaWatt. La nuova potenza totale sarà di 539 MW, in grado di illuminare 300.000 case. I lavori di ampliamento creeranno almeno 200 posti di lavoro.
La centrale si trova a 20 minuti dal centro di Glasgow e oltre a produrre energia ha un centro visite, una sala esposizione interattiva, un caffè, un negozio, aule didattiche e oltre 90 Km di sentieri pedonali e ciclabili.

2 commenti:

  1. Sarò provocatorio, ma secondo me le pale eoliche sono dei manufatti esteticamente molto eleganti e capaci di caratterizzare il paesaggio, un po' come hanno fatto i mulini a vento olandesi o, dalle nostre parti, certe strutture industriali di Nervi...
    Ne ho visti diversi nel Tavoliere foggiano, e devo dire che impreziosiscono un paesaggio agricolo altrimenti monotono e banale...

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  2. Meglio mille pale eoliche che una sola ciminiera!!!

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