giovedì 23 settembre 2010

Il ministero dell'ambiente atomico

Ieri a Roma si è svolto il convegno “Produzione di energia elettrica da centrali nucleari: gli aspetti ambientali e l’esperienza francese”, promosso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale – VIA e VAS - del Ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Ambasciata di Francia. Il resoconto è nella homepage del ministero.
La ministra invisibile dell'ambiente è a New York ed ha mandato un saluto. Per il ministero ha parlato il sottosegretario Roberto Menia. Il suo intervento è qui.
La relazione tecnica è stata fatta da Corrado Clini. Anche questa è disponibile, in Power Point, sul sito del ministero.
Credo sia importante seguire da vicino questa mutazione nella quale il ministero dell'ambiente si trasforma in promotore diretto delle centrali nucleari. Una strategia leggibile già da tempo ma ora addirittura sbandierata.
Colpisce poi la fusione politico-tecnica nell'approccio. Se infatti la relazione di Menia contiene perle come "Il nucleare non è la fonte energetica dei pochi, non è la fonte energetica del passato" la cosa che trovo intollerabile sono i toni politici della relazione di Corrado Clini, che tra le altre cose dichiara: "Nonostante l'evidenza dei dati, per effetto della pressione politica di alcuni stati membri (tra cui l'Italia fino al 2008) l'Unione Europea - nel negoziato internazionale sui cambiamenti climatici - continua a considerare l'energia nucleare al di fuori delle opzioni "pulite" per ridurre le emissioni globali di CO2". 
Ricordo a chi non lo sapesse che Clini è il direttore generale dell'area "Sviluppo sostenibile, clima ed energia" e ha sempre svolto il ruolo di caponegoziatore sui tavoli internazionali sul clima come le COP.
Il governo Berlusconi tenta di far passare una linea secondo la quale sono proprio coloro che hanno il compito di tutelare l'ambiente a volere e sostenere il ritorno del nucleare. Una scelta politica di cui il governo di destra è responsabile, che svilisce la mission del ministero e solleva ombre per le pericolose contaminazioni con gli interessi dei grandi oligarchi privati del business nucleare.

1 commento:

  1. Potrebbero ribattezzarlo Ministero per lo Sviluppo Nucleare dell'Ambiente.

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