Ieri sera il ministro Frattini ha parlato all'assemblea generale delle Nazioni Unite convocata sul tema dei Millennium Goals. Ecco il testo integrale del suo intervento pubblicato sul sito dell'ONU.
Frattini sostituiva il premier, che dopo promesse non mantenute sugli aiuti italiani ai paesi in via di sviluppo e la proposta di Bono di estromettere l'Italia dal G8 per la sua inaffidabilità si è ben guardato dal presentarsi a New York (lo scorso anno invece era andato).
I leader europei presenti all'ONU, da Sarkozy a Merkel a Zapatero, hanno fatto tutti discorsi di spessore e di sostanza, confermando impegni e proponendo nuovi strumenti di aiuto ai paesi poveri, come la tassa sule transazioni finanziarie internazionali lanciata da Sarkozy.
Frattini è volato bassissimo, con una lunga premessa sul "volemose bene" globale senza l'ombra di impegni da parte dell'Italia. Poi ha detto che "la crisi finanziaria e i tetti europei alla spesa hanno provocato per i nostri governi l'impossibilità di mantenere gli impegni presi". Non è chiaro a chi si riferisca il plurale, visto che il problema tra i maggiori paesi europei è praticamente solo italiano. "Malgrado la crisi finanziaria abbiamo mantenuto i nostri impegni" ha detto Angela Merkel per la Germania. "Intendo mantenere l'obiettivo del 0.7% del PIL al 2015" ha ribadito Zapatero, pur nel difficile contesto dell'economia spagnola.
Il nostro uomo alle Nazioni Unite non ha promesso nulla, non ha garantito alcun impegno italiano. Anzi, ha detto che "la cosa migliore che l'Europa può fare per i paesi in via di sviluppo è di collocare la propria economia su un percorso di crescita sostenibile così che il Sud del mondo possa trarre benefici dalla crescita della domanda al Nord." Insomma, prima ci sistemiamo noi, poi non è escluso che i riflessi possano arrivare anche laggiù. Attendete con fiducia. Quando staremo meglio a casa nostra magari avremo tempo, voglia e qualche spicciolo per occuparci di voi.
Questo ha detto. Chissà chi è il fenomenale ghost writer che scrive queste cose. Leggete la trascrizione, che è pubblicata, sempre in Inglese, anche sul sito del ministero degli esteri.
Frattini chi?
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