"Vogliamo tutti abbandonare il più presto possibile il nucleare e puntare sulla produzione energetica da fonti rinnovabili". Lo ha detto venerdì scorso Angela Merkel al termine di un incontro con i leader dei länder tedeschi sul tema dell'energia.
Reti intelligenti chiamate "autostrade elettriche", ernergie rinnovabili, efficienza energetica. Sono questi i settori su cui Berlino investirà per sostituire il 23% del fabbisogno energetico nazionale coperto oggi dalle centrali atomiche. Merkel ha presentato ai 16 länder il piano predisposto dal ministro dell'ambiente Norbert Röttgen assieme al ministro dell'economia Rainer Brüderle. Inevitabile fare un paragone con i loro omologhi italiani, la ministra invisibile Prestigiacomo e il capoclasse Tremonti, che aveva bollato con disprezzo l'energia eolica come "mulini a vento" Sarà invece proprio l'eolico offshore la priorità per la nuova politica energetica tedesca, per la quale saranno disponibili incentivi e finanziamenti per cinque miliardi di Euro.
Secondo il primo ministro della regione di Mecklenburg Vorpommern entro il 2022 tutte le 17 centrali nucleari tedesche dovranno essere chiuse per sempre. La Germania già oggi produce il 17% di energia rinnovabile ed ha deciso unilateralmente di raggiungere il 40% entro il 2020.
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