venerdì 15 luglio 2011

Chicago, il sindaco ne licenzia 625

Rahm Emanuel era il capo di gabinetto di Barack Obama. Si è candidato a sindaco di Chicago ed ha vinto alla grande. Lo scorso 16 maggio si è insediato in carica e come tanti sindaci, anche da questa parte dell'oceano, ha trovato un bilancio pesantemente in rosso, con una previsione di 30 milioni di dollari di deficit per la seconda metà del 2011. La soluzione ad Emanuel è parsa obbligatoria: rivedere l'organizzazione del municipio. Così ha proposto ai sindacati una sorta di ultimatum: accettare una revisione dei contratti che permettesse un risparmio di 20 milioni di dollari o fronteggiare il licenziamento di 635 dipendenti. La scadenza prevista era la mezzanotte di ieri. "Licenziare non è necessario, ma se non ci sarà l'accordo sarò costretto a farlo, in nome di chi paga le tasse in questa città" aveva detto il sindaco. Jorge Ramirez, il coordinatore delle organizzazioni sindacali della città, si è definito "perplesso e contrariato" aggiungendo che "quando c'è un incendio non ci si butta la benzina".
Il sindaco Emanuel aveva proposto ai sindacati nove emendamenti ai contratti in essere, che sono stati resi pubblici oggi. Nessuna delle modifiche proposte riguarda la polizia municipale e i vigili del fuoco, che sono i due principali gruppi di dipendenti comunali.
Il Sindaco oggi ha spedito le lettere di licenziamento. A seconda dei contratti il preavviso è di 30 o 45 giorni.

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