L'Italia pubblicherà il 27 agosto due francobolli celebrativi per lo scudetto del Milan e la coppa Italia dell'Inter. La tiratura prevista è di 2.4 milioni di esemplari ciascuno. Parliamo quindi di oggetti di grande diffusione, prodotti dallo stato, destinati anche all'estero, che dovrebbero rispecchiare le famose doti di eleganza grafica e raffinato design dell'Italia.
I francobolli sono meno che mediocri. Quello del Milan appena decente, se si sopporta la dentellatura interna e la scritta curva "Italia" in basso a sinistra. Comunque grafica da secolo scorso, firmata da F. Abbati.
Quello dell'Inter è inguardabile. Dallo stemma sociale a sinistra parte un raggio o uno spruzzo che diventa nerazzurro e irradia un pallone a destra. C'è anche un "preziosismo" grafico, il valore di € 0.60 messo in verticale. Sotto è scritto "Trofeo del 150° anniversario dell'unità d'Italia", come se la coppa vinta quest'anno contasse più di quella dell'anno scorso o del prossimo.
Il capolavoro è firmato, in basso a destra, da tale G. Ieluzzo. Questo Ieluzzo è un dipendente dell'istituto poligrafico zecca dello stato? Oppure ha avuto un contratto? Qual è il suo curriculum, chi lo ha scelto? Quanto è stato pagato? Ha realizzato e firmato un oggetto che sara riprodotto in quasi due milioni e mezzo di copie. Aveva i titoli e le capacità per farlo?
E pensare che la grafica dei francobolli può essere affascinante e innovativa, basta guardare gli esempi del Giappone, dei paesi scandinavi, degli USA e di tante altre nazioni. I francobolli italiani invece sembrano di 50 anni fa, quando va bene.
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