Ieri il consiglio dei ministri ha riconfermato il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica usa e getta, approvando un disegno di legge il cui testo però non è stato reso noto. Lo riferisce Eco dalle Città che segue da tempo con attenzione la vicenda della messa al bando degli shopper.
Le buste di plastica erano state vietate il 1 gennaio 2011, attuando un provvedimento contenuto nella legge finanziaria 2007 del governo Prodi e più volte rinviato. Ma le norme emanate non hanno mai chiarito alcuni punti oscuri e recentemente sono state interloquite anche dalla Commissione Europea, che lamenta di non avere ricevuto la notifica del decreto.
Bruxelles potrebbe anche avere da ridire nel merito, se giudicasse che il divieto sia in contrasto con la direttiva sugli imballaggi e la libera circolazione delle merci in abito comunitario. Un problema simile si era verificato anni fa quando la Danimarca decise di proibire la vendita di bevande in lattina, provvedimento che poi nel 2002 la UE impose di ritirare. Oggi in Danimarca le lattine sono di nuovo legali e si comprano pagando una cauzione.
Tornando ai sacchetti e all'Italia, il nuovo disegno di legge pare verrà presentato il prossimo 22 settembre alla prima conferenza stato regioni in programma dopo la pausa estiva. Secondo il ministro invisibile dell'ambiente Prestigiacomo "Con il provvedimento di oggi sono stati chiariti dubbi ed incertezze
che scaturivano dalla legge del 2006 ed è stato definito un quadro
normativo chiaro a difesa dell'ambiente e a favore di uno sviluppo
produttivo moderno e sostenibile".
Intanto il governo sostiene la scelta pubblicando inserzioni in alcuni siti web di grande diffusione. Quella qui sopra compare oggi nella edizione online di Repubblica.
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