Uno dei più importanti batteristi jazz di sempre, Paul Motian ha vissuto in prima persona in 60 anni di carriera le trasformazioni della musica contemporanea. I primi successi risalgono all'unione con il raffinato pianista Bill Evans, nel 1956, con cui formò tre anni doppo un trio stabile con il bassista Scott LaFaro che poì morì in un incidente d'auto nel 1961 e fu sostituito da Chuck Israels.
Motian era il contrario del batterista energico e potente. Usava lo strumento, in particolare i piatti, con un approccio rigorosamente minimalista per creare un tappeto di suoni delicati e imprevedibili, certamente personalissimi.
Dopo l'unione con Bill Evans suonò tra gli altri con Paul Bley, Keith Jarrett, Charlie Haden, Don Cherry. Curiosamente era anche sul palco di Woodstock con Arlo Guthrie, nel 1969. Nel 2004 e 2008 anche due dischi con Enrico Rava per la ECM.
Dal 2006 Motian non viaggiava più ("Non vado più neanche a Brooklyn" disse nel 2006 in una intervista al New York Times) ma continuava ad esibirsi regolarmente nel tempio jazz del Village Vanguard alternando le tre formazioni di cui era leader: la Paul Motan Band, il Trio+1 e lo splendido trio con Bill Frisell alla chitarra e Joe Lovano al sax.
Paul Motian è morto ieri a Manhattan per le complicazioni di una sindrome mielodisplastica, una malattia del midollo osseo. I suoi ultimi concerti al Vanguard sono stati lo scorso settembre.
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