sabato 3 marzo 2012

La Francia è senza uova

Dal 1 gennaio scorso è entrata in vigore.la direttiva europea che dovrebbe garantire requisiti minimi di spazio per gli allevamenti di pollame. La direttiva è la 1999/74 e gli stati hanno avuto ben dodici anni di tempo per adeguare gli allevamenti ai nuovi standard. Come capita sempre (è successo anche per la pesca) le imprese invece aspettano l'ultimo momento per adeguarsi, sperando in proroghe o revisioni normative.
Sostenibilitalia aveva già raccontato un mesetto fa che 13 stati membri sono stati diffidati ad adeguarsi entro due mesi alle norme, tra cui Italia e Francia. In Europa sono allevate 330 milioni di galline da uova e 47 milioni vivono sotto gli standard minimi. In Francia molti allevamenti inadempienti hanno sospeso la produzione, provocando un taglio del 10% della produzione nazionale, pari a circa 21 milioni di uova la settimana. Da ottobre scorso il prezzo delle uova è aumentato del 75% e molte pasticcerie e aziende produttrici di dolci minacciano la chiusura. Naturalmente la SNIPO (Syndicat National des Industriels et Professionnels de l'Oeuf,  l'associazione industriale del settore) ha chiesto al governo di intervenire. Tutto per colpa del mancato adeguato ad una direttiva europea di dodici anni fa.

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