L'Ufficio delle Nazioni Unite per la Lotta alle Droghe e al Crimine (UNODC) ha appena pubblicato il World Drug Report 2012, il rapporto annuale sulla produzione, il traffico e il consumo di droghe illegali.
I consumi vengono analizzati per singola nazione e tipo di droga. Per quanto riguarda il consumo di Cannabis l'Italia ha il primato assoluto, o quasi. In realtà è preceduta dal piccolo stato pacifico di Palau, ma come sottolinea un commento della BBC la minuscola repubblica di Palau (21.000 abitanti dispersi in un gruppo di atolli delle Isole Caroline in Micronesia) ha fornito dati incompleti e in ogni caso non comparabili a quelli dei grandi paesi.
Secondo le Nazioni Unite il 14.6% della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni usa la cannabis. In pratica un italiano su sette si fa le canne.
Giusto notare che i dati raccolti non sono omogenei. Le fonti sono a volte governative, in altri casi le stime sono della stessa UNODC. Il riferimento temporale va dal 2000 al 2010 e per molti paesi non ci sono stime attendibili (tra questi anche India e Gran Bretagna). In ogni caso la classifica vede l'Italia in testa assieme alla Nuova Zelanda con 14.6%, ambedue con dati del 2008. Segue la Nigeria con 14.3% e poi gli Stati Uniti con 14.1% su dati del 2010. Alcuni "santuari" della cannabis come Afghanistan, Marocco, Messico e Jamaica hanno consumi pro-capite molto più bassi. In Europa dopo l'Italia ci sono Spagna e Cekia.
I consumi vengono analizzati per singola nazione e tipo di droga. Per quanto riguarda il consumo di Cannabis l'Italia ha il primato assoluto, o quasi. In realtà è preceduta dal piccolo stato pacifico di Palau, ma come sottolinea un commento della BBC la minuscola repubblica di Palau (21.000 abitanti dispersi in un gruppo di atolli delle Isole Caroline in Micronesia) ha fornito dati incompleti e in ogni caso non comparabili a quelli dei grandi paesi.
Secondo le Nazioni Unite il 14.6% della popolazione italiana tra i 15 e i 64 anni usa la cannabis. In pratica un italiano su sette si fa le canne.
Giusto notare che i dati raccolti non sono omogenei. Le fonti sono a volte governative, in altri casi le stime sono della stessa UNODC. Il riferimento temporale va dal 2000 al 2010 e per molti paesi non ci sono stime attendibili (tra questi anche India e Gran Bretagna). In ogni caso la classifica vede l'Italia in testa assieme alla Nuova Zelanda con 14.6%, ambedue con dati del 2008. Segue la Nigeria con 14.3% e poi gli Stati Uniti con 14.1% su dati del 2010. Alcuni "santuari" della cannabis come Afghanistan, Marocco, Messico e Jamaica hanno consumi pro-capite molto più bassi. In Europa dopo l'Italia ci sono Spagna e Cekia.
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