giovedì 16 ottobre 2014

Il tabacco è molto peggio di Ebola

Come ho scritto un paio di giorni fa i contagi di Ebola stanno crescendo a ritmo esponenziale. Oggi sono circa mille a settimana, ma per WHO-OMS potrebbero salire da cinquemila a diecimila entro dicembre. Oggi un articolo del Guardian spiega come queste cifre, seppure allarmanti, siano minuscole rispetto all'incidenza del tabacco sulla mortalità. Un fumatore su due morirà a causa del tabacco, che provoca globalmente un decesso ogni sei secondi. Secondo WHO-OMS in questo secolo il tabacco provochera un miliardo di morti, ovvero duecentomila volte i decessi della attuale epidemia di Ebola.
L'Africa è la regione dove il fumo è in maggiore espansione. Negli ultimi venti anni in Africa il mercato del tabacco è cresciuto del 70%. Le proiezioni dicono che per il 2030 in Africa si venderà il 40% di sigarette in più rispetto al 2010, l'incremento più alto del pianeta. Oggi in Africa fumano 77 milioni di adulti. Seguendo il trend attuale saranno 572 milioni nel 2100. Il fumo provoca anche gravissimi danni ambientali: la coltivazione del tabacco è responsabile del 4% della deforestazione globale. I danni economici globali, comprese le spese mediche, sono stimati in 1.500 miliardi di dollari l'anno.

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