Ormai è chiaro che il partito popolare del premier Rajoy non riscirà a formare un governo in Spagna. Una alleanza con Ciudadanos sommerebbe 163 seggi, tredici meno della maggioranza minima di 176. L'unica maggioranza possibile per i popolari sarebbe una grande coalizione con il PSOE di Pedro Sanchez, che ha 90 deputati. I socialisti spagnoli però non sembrano guardare a destra, puntando invece su una coalizione assieme a Podemos, che ha eletto 69 deputati, e i partiti regionali e indipendentisti. Qualcosa di simile è successa un mese fa in Portogallo, dove i socialisti hanno formato un governo con il partito comunista e con il Blocco a Sinistra, una forza simile a Podemos.
Lo scenario politico spagnolo però è reso più complicato dalla questione catalana. Barcellona reclama indipendenza, ma i grandi partiti nazionali sono tutti contrari. Con posizioni diverse, però: il leader di Podemos Pablo Iglesias si è sempre dichiarato contrario all'indipendenza, ma sostiene l'autodeterminazione e approverebbe un referendum popolare come quello svoltosi nel 2014 in Gran Bretagna sull'indipendenza delle Scozia. I socialisti non sono d'accordo e rifiutano l'ipotesi del referendum. La partita è ancora aperta.
Lo scenario politico spagnolo però è reso più complicato dalla questione catalana. Barcellona reclama indipendenza, ma i grandi partiti nazionali sono tutti contrari. Con posizioni diverse, però: il leader di Podemos Pablo Iglesias si è sempre dichiarato contrario all'indipendenza, ma sostiene l'autodeterminazione e approverebbe un referendum popolare come quello svoltosi nel 2014 in Gran Bretagna sull'indipendenza delle Scozia. I socialisti non sono d'accordo e rifiutano l'ipotesi del referendum. La partita è ancora aperta.