Ieri, ai margini del Forum di Davos, il presidente dell'Albania Edi Rama ha dichiarato il suo ottimismo sull'apertura dei negoziati per l'accesso all'Unione Europea entro il 2018. L'Albania è stata formalmente accettata come paese candidato nel 2014 (lo aveva chiesto nel 2009). Nei Balcani altre tre nazioni sono candidate: la Macedonia dal 2005, il Montenegro dal 2010 e la Serbia dal 2012. Montenegro e Serbia hanno aperto i negoziati con Bruxelles rispettivamente nel 2012 e 2014. La Macedonia resta in stallo per la annosa disputa con la Grecia sul nome dello stato, che formalmente è denominato FYROM (Former Yugoslavian Republic Of Macedonia).
Secondo il presidente Rama "L'Unione Europea non può dormire sonni tranquilli con i Balcani fuori della porta". Rama sostiene che le riforme costituzionali attuate, le riforme sulla giustizia, la lotta al crimine e alla corruzione e gli altri interventi richiesti da Bruxelles permettono l'inizio dei negoziati ufficiali. L'attuale semestre europeo di presidenza bulgara potrebbe essere il momento per la decisione, che deve essere ratificata dai capi di stato del Consiglio Europeo.
Secondo il presidente Rama "L'Unione Europea non può dormire sonni tranquilli con i Balcani fuori della porta". Rama sostiene che le riforme costituzionali attuate, le riforme sulla giustizia, la lotta al crimine e alla corruzione e gli altri interventi richiesti da Bruxelles permettono l'inizio dei negoziati ufficiali. L'attuale semestre europeo di presidenza bulgara potrebbe essere il momento per la decisione, che deve essere ratificata dai capi di stato del Consiglio Europeo.
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