martedì 13 novembre 2018

Clima, la Spagna presenta i suoi ambiziosi obiettivi


Il governo spagnolo ha diffuso la bozza di una proposta di legge sul cambiamento climatico e la transizione energetica. La legge ha l'obiettivo molto ambizioso di ridurre le emissioni di CO2 del 90 per cento entro il 2050 attraverso una serie di provvedimenti che entreranno in vigore con gradualità. La produzione di energia sarà sempre più centrata sulle rinnovabili con un piano che prevede nuovi impianti di eolico e solare per tremila MegaWatt l'anno nella prossima decade (attualmente tutte le rinnovabili in Spagna sommano 48mila MegaWatt e producono il 32% dell'elettricità spagnola). I nuovi 30mila MegaWatt di rinnovabili dovrebbero permettere di raggiungere entro il 2030 l'obiettivo del 70 per cento di produzione di energia primaria, fino ad arrivare al cento per cento entro il 2050. La legge però non prevede una data per la dismissione delle sei centrali nucleari e di quelle a carbone.
Saranno bloccate tutte le richieste di nuove concessioni di estrazione e prospezione di idrocarburi e di fracking, mentre le concessioni in vigore scadranno senza possibili proroghe entro il 2040. Eliminati anche tutti i sussidi alla produzione di combustibili fossili.
Per quanto riguarda il trasporto privato la legge prevede il divieto di immatricolazione ai veicoli a combustione interna entro il 2040, allineandosi a quanto già deciso da Francia e Gran Bretagna. Agli stessi mezzi sarà vietata la circolazione dal 2050. Dal prossimo anno il prezzo del diesel sarà equiparato a quello della benzina. Ogni stazione di servizio dovrà dotarsi obbligatoriamente di colonnine di ricarica elettrica (ma non ho capito entro quando). Tutte le città sopra i 50mila abitanti entro il 2023 dovranno perimetrare zone nelle quali sarà consentito l'accesso solo ai veicoli a bassa emissione.
L'efficienza energetica dovrà essere aumentata del 35 per cento entro il 2030 e la pubblica amministrazione dovrà utilizzare solo edifici a zero o bassissime emissioni. Entro il 2025 tutti i nuovi edifici dovranno essere in classe energetica A. Il bilancio dello stato dovrà riservare il venti per cento dei fondi al cambiamento climatico e questa percentuale è prevista in aumento dal 2035. La Banca di Spagna dovrà produrre con cadenza biennale un rapporto sui rischi del cambiamento climatico nel sistema finanziario.
Il governo socialista di Pedro Sanchez conta di portare entro l'anno la legge in parlamento, dove l'esecutivo è in minoranza e si sostiene con i voti esterni di Ciudadanos e Podemos.


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