La Commissione Europea ha adottato due giorni fa una comunicazione molto attesa (COM(2010) 265/3) che riguarda l'opportunità di aumentare al 30% la riduzione di emissioni di gas serra entro il 2020 rispetto al 20% fissato dal "pacchetto clima" approvato a dicembre 2008.
Secondo i soliti bene informati, confermati dall'agenzia AFP che aveva avuto modo di visionare il documento, le bozze della comunicazione che erano circolate nei giorni precedenti indicavano la scelta unilaterale dell'Europa di alzare l'asticella al 30%, malgrado tutto. Poi l'opposizione di Francia e Germania e delle potenti lobbies industriali avrebbero convinto Bruxelles a modificare la decisione. Anche l'Italia si era opposta, ma questo era scontato.
In conferenza stampa la commissaria Connie Hedegaard (foto) ha illustrato le tesi della Commissione spiegando che "la scelta di aumentare o ridurre l'obiettivo è una decisione politica che va essere presa quando sussistono i tempi e le condizioni giuste, non adesso". Nel documento è scritto anche che un'aumento al 30% costerebbe all'Europa 81 miliardi di Euro contro i 70 dell'obiettivo al 20%.
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