Si apre domattina al Meijiang Convention and Exhibition Center (MJCEC), di Tianjin, Cina l'ultima sessione di negoziati ONU sul clima prima della COP16 di Cancun. I lavori dureranno solo una settimana per concludersi sabato 9 ottobre. Le oltre 190 delegazioni governative sono già a Tianjin da qualche giorno, impegnate nei colloqui bilaterali e nelle riunioni dei gruppi (G77+Cina, Africa Group, Piccole Nazioni Insulari in Via di Sviluppo (SIDS), ecc).
Lo scorso 23 settembre il Segretario Esecutivo UNFCCC Christiana Figueres ha indetto una conferenza stampa a New York per sollecitare i governi ad utilizzare la sessione di Tianjin per ridurre le opzioni possibili e a concentrarsi su quanto sarà possibile ottenere a Cancun (dichiarazione ufficiale).
A Tianjin le discussioni verteranno su argomenti ancora molto controversi come gli impegni dei paesi industrializzati per il dopo Kyoto (il protocollo scade nel 2012), gli aiuti finanziari e tecnologici per i paesi in via di sviluppo e il ruolo dei grandi paesi emergenti come India, Cina e Brasile.
In uno dei due gruppi di lavoro, quello sulla cooperazione, si partirà dal documento di 70 pagine con cui si è conclusa la sessione di Bonn lo scorso agosto, che dovrà essere decisamente snellito in vista della discussione a Cancun. Nell'altro si discuterà il dopo Kyoto sulla base di un nuovo testo redatto dal segretariato.
Molti si aspettano un ruolo centrale da parte della Cina, che ospita per la prima volta i negoziati.
Tianjin è un porto nel nord est della cina e con i suoi oltre 12 milioni di abitanti figura al sesto posto tra gli agglomerati urbani in Cina.
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