Venerdì scorso alla stazione Termini di Roma ho visto un grande totem del Forum Nucleare Italiano, la struttura finanziata dalle multinazionali che investono nel ritorno dell'energia atomica in Italia. Gli oligarchi della tecnologia atomica continuano a promuovere il loro interesse economico, ma il nucleare in Italia non è in grande spolvero. La direzione dell'Agenzia per la Sicurezza Nucleare, presieduta dal vegliardo Veronesi, è stata finalmente completata solo pochi giorni fa con la nomina di Stefano Laporta, che prende il posto del bocciato Michele Corradino. Gli altri componenti, decisi lo scorso dicembre, sono Maurizio Cumo, Marco Enrico Ricotti e Stefano Dambruoso. Presidente e componenti durano in carica sette anni e possono essere confermati una sola volta. Presidente è l'ottuagenario Veronesi, che nel 2022 avrà 97 anni. Il 2022, secondo stime molto ottimistiche, potrebbe essere l'anno in cui la prima centrale atomica italiana riuscirebbe ad entrare in funzione, se tutto filasse liscio.
L'agenzia per la sicurezza nucleare ha finalmente nominato il suo vertice. Ma non ha una struttura, tantomeno una sede. Per capire quanto le cose siano ancora in alto mare basta la dichiarazione del sottosegretario allo sviluppo economico Saglia, che esprime il suo gradimento sull'ipotesi che l'agenzia abbia sede a Roma. Insomma, non sono ancora riusciti a decidere neppure questo.
Una volta stabilita la sede l'agenzia dovrebbe definire alcuni "dettagli", quali la localizzazione delle nuove centrali e il sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Ad oggi non è stato ancora reso pubblico un elenco con l'indicazione dei siti potenzialente ottimali. La concertazione con le regioni e gli enti locali non è mai stata avviata. Visto che un altro turno elettorale si avvicina, la scelta dei siti non sembra il modo migliore di fare campagna elettorale.
L'ottimo sottosegretario Saglia, intervenendo lo scorso agosto al meeting di Rimini di CL, aveva assicurato che i siti delle centrali sarebbero stati definiti entro gennaio. Ma infatti.
Nessun commento:
Posta un commento