Questo pesciolino è un Ammodytes americanus, molto frequente in tutto il Pacifico e preda sia dei grandi pesci e dei cetacei che degli umani, che lo pescano e lo commercializzano soprattutto in Giappone. Vengono pescati anche gli esemplari molto piccoli, che si friggono come si usa fare nella laguna veneta.
Alcuni di questi piccoli pesci pescati ad Ibaraki, la prefettura a sud di Fukushima, hanno indicato una presenza di iodio 131 di 4080 becquerel/Kg. Il governo giapponese non ha fissato limiti di radioattività per pesce, carne o uova. Il limite per gli ortaggi è di 2000 becquerel/Kg. Sono stati rilevati anche 526 becquerel/Kg di cesio, contro un limite per gli ortaggi fissato a 500. La pesca della specie, nota con il nome volgare di konago (in inglese sand lance), è stata sospesa e tutti gli esemplari catturati sono stati gettati. Come scrivevo nel post precedente, il cesio si accumula nei predatori che si nutrono dei piccoli pesci. Visti i valori di contaminazione del mare di Fukushima questo è l'inizio di una brutta storia.
Aggiornamento delle 19:00 Sotto la pressione degli altri paesi, a cominciare dalla vicina Corea, il governo giapponese ha fissato i limiti di radioattività per il pescato, che sono gli stessi degli ortaggi: 2000 becquerel per lo iodio e 500 per il cesio.
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