domenica 5 giugno 2011

Referendum -7

Sette giorni al referendum nucleare e a Fukushima le cose vanno sempre peggio. Sostenibilitalia aveva già riportato venerdì le notizie sui 105 milioni di litri di acqua radioattiva e sulla concreta possibilità che questa, che attualmente inonda i sotterranei delle centrale, possa esondare e disperdersi nel territorio.
Oggi i responsabili di TEPCO, l'azienda che gestisce la centrale, hanno annunciato di poter aumentare di qualche tonnellata il pompaggio delle acque radioattive per riuscire a prevenire l'esondazione per tre giorni. Tre giorni, esatto. Dopodiché l'acqua probabilmente si spargerà sulle campagne attorno alla centrale.
Sempre oggi è stato reso noto che le pozzanghere ai bordi delle strade di Fukushima (la capitale della regione, a 60 km dalla centrale) hanno livelli di radioattività preoccupanti.
Quanto all'acqua radioattiva che non esonderà, resta il problema di cosa farne. La multinazionale atomica francese AREVA ha firmato un lucrosissimo contratto per sottoporla ad un trattamento di decontaminazione. Ma il sistema di AREVA è collaudato solo su piccole quantità di acqua radioattiva in ambienti perfettamente controllati, niente a che vedere con la massa liquida di Fukushima, dove tra l'altro sono presenti sali, petrolio e chissà quali residui dopo le esplosioni avvenute nei reattori. "In tutta onestà, è difficile dire come funzionerà, speriamo che tutto vada bene" ha dichiarato al Washington Post una portavoce di AREVA.
Nel frattempo i reattori vanno mantenuti a bassa temperatura, e per farlo TEPCO pompa altre 500 tonnellate di acqua al giorno, perchè i sistemi di raffreddamento sono fuori uso dal giorno del terremoto. Enjoy.

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