La centrale di Fukushima è ancora molto lontana dall'essere sotto controllo. Lunedì scorso la TEPCO ha iniziato ad utilizzare un sistema di filtraggio per decontaminare (o meglio ridurre la contaminazione) degli oltre 120mila metri cubi di acqua presente all'interno dei reattori. I programmi prevedono che l'acqua filtrata venga riutilizzata per raffreddare i reattori, creando un ricircolo che eviti l'immissione di altra acqua dall'esterno. Nei sotterranei dei reattori infatti l'acqua è ormai arrivata al livello del pavimento e rischia di tracimare allagando il sito. L'impianto di raffreddamento però si è bloccato più volte, l'ultima pare per un errore umano. Le operazioni quindi procedono molto più lentamente del previsto. Il programma puntava a trattare 1200 metri cubi al giorno, per ora la media è di 500.
Nel frattempo la contaminazione si allarga. Sono state trovate tracce di Cesio e Iodio nell'urina di abitanti oltre i 30 Km dalla centrale. Il te verde raccolto a maggio in alcune zone raggiunge 2700 becquerel/Kg, che sono più di cinque volte il massimo consentito. Sul fondo marino nei pressi della centrale è stata riscontrata la presenza di tellurio radioattivo. Nell'impianto di trattamento rifiuti di Edogawa, a tokyo, sono state trovate concentrazioni di cesio nelle ceneri. E così via.
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