Leggendo i post del capo e vedendo il volgare baccano grillista in Parlamento in merito al decreto sulla Banca d'Italia credo valga la pena di segnalare l'articolo di Raffaella Cascioli che svela le tre grandi bugie che Grillo e i suoi sodali hanno sbandierato in questi giorni sulla "privatizzazione" dell'istituto.
venerdì 31 gennaio 2014
Song of the Day
The Savages, quattro ragazze inglesi piuttosto vivaci guidate dalla cantante Jehnny Beth, buone per cominciare il fine settimana della merla con l'energia necessaria. Dal loro album di esordio Silence Yourself uscito a maggio 2013.
Nel Pantheon dell'orrore scolpito c'è Violata
Violata, affettuosamente chiamata anche Chiappa Turchina, è l'imbarazzante monumento alla violenza di genere commissionato dalla Commissione Pari Opportunità del Consiglio Regionale delle Marche e piazzato lo scorso anno ad Ancona, tra una rotatoria e un tunnel. Una autentica sollevazione popolare ne chiede da tempo la rimozione.
Oggi La Repubblica lo ha inserito nella galleria delle statue più brutte d'Italia.
Oggi La Repubblica lo ha inserito nella galleria delle statue più brutte d'Italia.
I "guerrieri meravigliosi"
Oggi Ernesto Maria Ruffini spiega con sintetica semplicità le ipotesi di reato attribuibili ai grillisti che ieri hanno bloccato il parlamento. E quelle imputabili al loro istigatore.
giovedì 30 gennaio 2014
Quale canzone vincerà l'Oscar?
Avere inserito Alone Yet Not Alone nella cinquina per l'Oscar aveva fatto storcere il naso a molti degli addetti ai lavori. Il film, che racconta la storia di una famiglia di pionieri nel XVIII secolo, non era noto praticamente a nessuno, essendo uscito solo in undici sale per un misero incasso di centomila dollari. Una uscita più in grande è prevista per giugno, ma molti si erano chiesti perché la canzone fosse stata scelta e preferita, per esempio, alla acclamata Young and Beautiful di Lana Del Rey, da The Great Gatsby.
L'esclusione lascia in corsa quattro brani: Happy di Pharrell Williams da Cattivissimo Me 2, Let It Go di Idina Menzel da Frozen, The Moon Song di Karen O da Her e Ordinary Love degli U2 dal documentario Mandela: Long Walk to Freedom.
I favoriti per la vittoria sono gli U2, con la possibile alternativa di Let It Go (la colonna sonora di Frozen è arrivata al numero uno delle classifiche USA). A me sarebbe piaciuto vedere in finale anche So You Know What It's Like di Keith Stanfield da Short Term 12.
mercoledì 29 gennaio 2014
Complimenti a Fabiola
Domani e venerdì a Berlino si riunisce per la prima volta lo Scientific Advisory Board (SAB) il Consiglio dei Consulenti Scientifici delle Nazioni Unite. La costituzione di un consiglio di scienziati era stata auspicata nel rapporto Resilient Peple, Resilient Planet, A Future Worth Choosing pubblicato dall'ONU per il Summit di Rio+20 del 2012. Il segretario Ban Ki-moon ha annunciato la nascita del Consiglio nel settembre 2013, nel corso della 68a Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il Consiglio, con segreteria presso l'UNESCO, è composto da 26 scienziati e uomini di cultura, 13 donne e tredici uomini. Tra loro c'è anche la fisica italiana Fabiola Gianotti (51), portavoce dei circa 3000 fisici che hanno preso parte al progetto Atlas del CERN, che nel 2012 ha permesso di osservare per la prima volta il Bosone di Higgs.
Il Consiglio, con segreteria presso l'UNESCO, è composto da 26 scienziati e uomini di cultura, 13 donne e tredici uomini. Tra loro c'è anche la fisica italiana Fabiola Gianotti (51), portavoce dei circa 3000 fisici che hanno preso parte al progetto Atlas del CERN, che nel 2012 ha permesso di osservare per la prima volta il Bosone di Higgs.
martedì 28 gennaio 2014
Il candidato sindaco di Peppa Pig
Ma Silighini, che rivendica le sue origini nobili, è attento alla "pancia" del paese e lo scorso dicembre ha guidato uno sparuto gruppo di "forconi" nella sua Saronno, in provincia di Varese. Le cronache locali riferiscono anche che ha festeggiato il capodanno 2014"recitando il rosario".
A Saronno nel 2015 si voterà per il Comune e Luciano Silighini Garagnani si è candidato con largo anticipo a sindaco, a capo del Comitato Saronno 2015. Oggi Silighini ha presentato i dieci punti forti della sua candidatura. Un po' presto magari, visto che manca ancora quasi un anno e mezzo. Sono dieci punti, ma il principale è il recupero delle aree dismesse, che a Saronno superano i 500mila metri quadrati. Come? La soluzione per Luciano Silighini Garagnani è Peppa Pig. "Divento sindaco, esproprio le aree dismesse e concedo in uso gratuito una parte del terreno a una società inglese che realizzerà un parco a tema dedicato a Peppa Pig. Questo genererà un grande indotto per la città". Per chiarire meglio il concetto il leader de l'Esercito di Silvio si è presentato con alcune immagini di progetto e un peluche di Peppa. In bocca al lupo.
Pete Seeger, 1919 - 2014
Il Maccartismo lo allontanò per oltre dieci anni dalla televisione, ma lui continuò a suonare in pubblico e incidere musica (la sua discografia supera i cento album). Nel 1959 fu tra i fondatori del Newport folk Festival e nel 1965 i Byrds portarono al N. 1 una versione folk-rock di Turn! Turn! Turn!. Peter Paul and Mary incisero nel 1963 una versione pop di If I Had A Hammer che in Italia Rita Pavone portò al successo con il titolo Datemi un martello.
Dagli anni '70 Seeger si è dedicato con crescente passione alle cause ambientaliste, mentre politicamente si definiva "un comunista con la C minuscola". Continuò a manifestare per cause come la guerra in Iraq e contro la pena di morte e scese anche al fianco dei ragazzi di Occupy Wall Street. Più volte furono avviate campagne per candidarlo al Nobel per la pace. Nel 2009 salì sul palco con Bruce Springsteen per festeggiare l'insediamento di Barack Obama (video sotto) e nello stesso anno festeggiò i 90 anni con un concerto al Madison Square Garden, circondato da ospiti come Bruce Springsteen, Joan Baez, Dave Matthews, Ani Di Franco, Eddie Vedder, Roger McGuinn, John Mellencamp e Emmylou Harris. Sul palco preferiva salire con il prediletto banjo a cinque corde o con la chitarra a dodici corde. Non ha mai amato l'amplificazione elettrica e la leggenda dice che quando Bob Dylan si presento a Newport con una band elettrica Seeger tentò di tagliare i fili della luce con una accetta (lo stesso Seeger chiarisce l'episodio in una intervista recente). Seeger lascia tre figli e sei nipoti, compreso il musicista Tao Rodriguez-Seeger.
lunedì 27 gennaio 2014
La Serbia ha iniziato i negoziati per entrare in Europa
Martedì scorso sono iniziati i negoziati ufficiali tra la Serbia e l'Unione Europea per l'ingresso di Belgrado nella UE. La delegazione Serba a Bruxelles era guidata dal primo ministro Ivica Dacic. La roadmap indicata da Belgrado vorrebe la conclusione dei 35 protocolli negoziali entro il 2018 e l'ingresso a pieno titolo della Serbia nell'Unione per il 2020, in tempo per essere inserita nel prossimo settennato economico europeo 2021-2027. Sei anni per molti osservatori non basteranno: la Croazia, entrata sei mesi fa come 28° stato membro, ne ha impiegati quasi dieci.
L'economia serba sta lentamente migliorando. Dopo anni di recessione per il 2014 è attesa una crescita sopra l'uno per cento. Il debito pubblico è al 60% del PIL, ma la disoccupazione supera il venti per cento, con il salario medio fermo a 400 Euro.
Sui negoziati pesa la questione del Kosovo, che nel 2008 ha dichiarato unilateralmente la sua indipendenza da Belgrado. La stessa Europa deve ancora risolvere il problema, visto che cinque paesi (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna) non hanno riconosciuto il governo di Priština o Приштина, come si scrive appunto in serbo. Neppure la Bosnia-Herzegovina lo ha fatto, per l'opposizione della fazione serba. Ad oggi 107 paesi hanno riconosciuto il Kosovo (l'ultimo è stato Tonga, dieci giorni fa), dove vivono 120.000 serbi concentrati nel nord del paese e affatto integrati con la maggioranza di etnia albanese. Lo scorso aprile, dietro la spinta dell'Europa, un primo incontro tra Serbia e Kosovo ha portato a garanzie di maggiore autonomia per la minoranza serba in cambio del riconoscimento dell'autorità del governo kosovaro. Tra gli elementi negativi c'è poi da registrare la generica ostilità della maggior parte degli europei all'ulteriore allargamento dell'Unione (52% per cento contro e 37% a favore, secondo l'ultima rilevazione di Eurobarometer dello scorso autunno).
Con l'apertura ufficiale dei negoziati la Serbia precede la Macedonia, ancora bloccata dall'ostilità della Grecia, e segue il Montenegro, che ha avviato le trattative con la Commissione Europea nel 2012.
L'economia serba sta lentamente migliorando. Dopo anni di recessione per il 2014 è attesa una crescita sopra l'uno per cento. Il debito pubblico è al 60% del PIL, ma la disoccupazione supera il venti per cento, con il salario medio fermo a 400 Euro.
Sui negoziati pesa la questione del Kosovo, che nel 2008 ha dichiarato unilateralmente la sua indipendenza da Belgrado. La stessa Europa deve ancora risolvere il problema, visto che cinque paesi (Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna) non hanno riconosciuto il governo di Priština o Приштина, come si scrive appunto in serbo. Neppure la Bosnia-Herzegovina lo ha fatto, per l'opposizione della fazione serba. Ad oggi 107 paesi hanno riconosciuto il Kosovo (l'ultimo è stato Tonga, dieci giorni fa), dove vivono 120.000 serbi concentrati nel nord del paese e affatto integrati con la maggioranza di etnia albanese. Lo scorso aprile, dietro la spinta dell'Europa, un primo incontro tra Serbia e Kosovo ha portato a garanzie di maggiore autonomia per la minoranza serba in cambio del riconoscimento dell'autorità del governo kosovaro. Tra gli elementi negativi c'è poi da registrare la generica ostilità della maggior parte degli europei all'ulteriore allargamento dell'Unione (52% per cento contro e 37% a favore, secondo l'ultima rilevazione di Eurobarometer dello scorso autunno).
Con l'apertura ufficiale dei negoziati la Serbia precede la Macedonia, ancora bloccata dall'ostilità della Grecia, e segue il Montenegro, che ha avviato le trattative con la Commissione Europea nel 2012.
Non scherzare con il fuoco
Dei ragazzini del quartiere avevano "incartato" la loro casa e degli alberi del giardino con dei rotoli di carta igienica. Così Cheryl Crausewell e suo figlio, non riuscendo a toglierla dagli alberi, hanno deciso di dargli fuoco. Pessima idea: il vento ha portato il fuoco prima nel prato e poi sulla casa, che è andata completamente distrutta.
Non è un caso isolato. Lo scorso anno in Texas una donna aveva cercato di sbarazzarsi di un serpente cospargendolo di benzina e dandogli fuoco. Anche in quel caso abitazione distrutta dalle fiamme.
Non fa una piega
Leggo questo tweet di Gunter Pauli e lo trovo assolutamente condivisibile.
I governi spendono miliardi in armamenti anche se non c'è nessuna prova che corrano il rischio di essere attaccati da qualche nazione confinante o nemica. La stessa logica dovrebbe essere applicata al clima.
I governi spendono miliardi in armamenti anche se non c'è nessuna prova che corrano il rischio di essere attaccati da qualche nazione confinante o nemica. La stessa logica dovrebbe essere applicata al clima.
Governments spend billions on defense even though there is no proof at all that a neighbor will attacking. Same logic must apply to climate.
— Gunter Pauli (@MyBlueEconomy) January 27, 2014
Archimostri 2
L'edificio a ciambella di Guangzhou segnalato nel post di sabato mi ha spinto ad approfondire il tema delle architetture più brutte del mondo. Ho scoperto che il web è una miniera di risorse, con moltissime photogallery e segnalazioni. Credo che ne ricaverò una rubrica permanente.
Oggi segnalo il quartier generale della Longaberger Basket Company a Newark, Ohio. Longaberger produce cestini e la sede aziendale è la copia di uno dei loro modelli più popolari, solo 160 volte più grande. Progettato dall'ufficio tecnico dell'azienda e coompletato nel dicembre 1997, l'edificio ha sette piani e può accogliere 500 impiegati. A terra misura 59 metri per 38 di larghezza e al tetto 63 x 43. Le "maniglie" sul tetto sono riscaldate per evitarela formazione di ghiaccio.
Oggi segnalo il quartier generale della Longaberger Basket Company a Newark, Ohio. Longaberger produce cestini e la sede aziendale è la copia di uno dei loro modelli più popolari, solo 160 volte più grande. Progettato dall'ufficio tecnico dell'azienda e coompletato nel dicembre 1997, l'edificio ha sette piani e può accogliere 500 impiegati. A terra misura 59 metri per 38 di larghezza e al tetto 63 x 43. Le "maniglie" sul tetto sono riscaldate per evitarela formazione di ghiaccio.
Brividi
Metafore in abbondanza, in Piazza San Pietro, ieri http://t.co/6H3PY6xyxZ (le foto sono su molte prime pagine) pic.twitter.com/h1d3OW3mzq
— Il Post (@ilpost) January 27, 2014
domenica 26 gennaio 2014
sabato 25 gennaio 2014
I fiorai di Roma
Scrive il fotografo Paolo Fusco:
Pochissimi esercizi commerciali sono
aperti a Roma di notte: qualche bar, qualche negozietto, i benzinai self
service e molti chioschi di fiori. Li puoi trovare in ogni quartiere e
non chiudono mai, non chiudono mai.
La loro presenza mi ha sempre affascinato e incuriosito, mi sembrano sentinelle della tranquilla notte romana, piccoli fari abitati da immigrati mezzi addormentati.
La loro presenza mi ha sempre affascinato e incuriosito, mi sembrano sentinelle della tranquilla notte romana, piccoli fari abitati da immigrati mezzi addormentati.
Le foto di questo lavoro sono il frutto di alcune passeggiate notturne alla
ricerca di queste isole di luce e fiori sparse per la città.
L'edificio più brutto del mondo?
Secondo molti questa ciambella dorata si candida autorevolmente ad essere l'edificio più brutto del mondo. Il Guangzhou Circle è alto 138 metri ed è stato progettato da un italiano, l'architetto Joseph Di Pasquale titolare dello studio milanese A.M. Progetti. L'inaugurazione ufficiale si è svolta lo scorso dicembre alla presenza del console italiano e delle autorità locali.
Il buco con l'edificio intorno sembra ispirarsi al Fang Yuan Building di Shenyang (sotto), anche questo annoverato tra i più brutti del pianeta. Di Pasquale definisce il suo progetto un "logo urbano" e insiste su come "il concept architettonico si ispira al fortissimo valore iconico dei dischi di giada e alla tradizione numerologica del fengh shui." Inoltre la ciambella si riflette nelle acque del fiume Pearl per formare un 8, che in Cina è il numero della prosperità, e il simbolo dell'infinito. A questo link una ricca galleria fotografica e le tavole di progetto.
Il buco con l'edificio intorno sembra ispirarsi al Fang Yuan Building di Shenyang (sotto), anche questo annoverato tra i più brutti del pianeta. Di Pasquale definisce il suo progetto un "logo urbano" e insiste su come "il concept architettonico si ispira al fortissimo valore iconico dei dischi di giada e alla tradizione numerologica del fengh shui." Inoltre la ciambella si riflette nelle acque del fiume Pearl per formare un 8, che in Cina è il numero della prosperità, e il simbolo dell'infinito. A questo link una ricca galleria fotografica e le tavole di progetto.
venerdì 24 gennaio 2014
Grillismo di stagione
Sulla legge elettorale il comico sovrappreso ha cambiato idea molte volte. Le capriole vanno dal "mai porcellum" al "si voti subito con questa legge" al recente referendum che avrebbe deciso che il miglior sistema sarebbe il proporzionale. Nella conferenza stanmpa di ieri però Grillo è stato davvero esilarante. Conferenza riservata alla stampa estera, perché i giornalisti nazionali o sono già in lista di proscrizione o presto ci arriveranno.
Oltre ai soliti insulti Grillo ha commentato così la proposta di legge elettorale approvata dal PD:
“Fanno una legge in modo che l’incomodo, la variante pazza dei grillini smanettatori di computer, resti fuori. Perché noi resteremo fuori con questa legge, immaginate un ballottaggio del M5S con il Pd. E Forza Italia resta fuori? No perché le sue televisioni indirizzeranno il voto."
Converrà ricordare che al primo turno delle elezioni comunali di Parma del 2002 il candidato sindaco grillista Pizzarotti aveva racimolato il 19% dei voti, contro il 39% del candidato del PD. Al ballottaggio Pizzarotti arrivò al 60%, ovviamente raccogliendo tutti i voti della destra. Ai tempi "la variante pazza" era piaciuta parecchio ai berlusconiani. Affinità elettive, in senso letterale.
Le città più innovative d'Europa
Questa mattina la Commissione di Bruxelles ha annunciato le sei città finaliste per il premio di Capitale Europea dell'Innovazione o iCapital. Il Commissario alla Ricerca e Innovazione, la irlandese Máire Geoghegan-Quinn, ha commentato positivamente che entro la scadenza del 3 dicembre 2013 ben 58 città hanno presentato la candidatura al premio, che sarà assegnato alla Innovation Convention il 10-11 maggio a Bruxelles. Potevano candidarsi le città sopra i centomila abitanti dei 28 stati membri e delle nazioni coinvolte nel programma quadro europeo sulla ricerca, cioè Israele, Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Turchia, Macedonia, Serbia, Albania, Montenegro, Bosnia e Herzegovina, Isole Faroer.
Le sei città finaliste sono Barcellona (Spagna), Espoo (Finlandia), Grenoble (Francia), Groningen (Olanda), Parigi (Francia) e Valencia (Spagna). L'Italia non c'è. Il premio, che consiste in un assegno da cinquecentomila Euro, viene assegnato per la prima volta quest'anno.
Le sei città finaliste sono Barcellona (Spagna), Espoo (Finlandia), Grenoble (Francia), Groningen (Olanda), Parigi (Francia) e Valencia (Spagna). L'Italia non c'è. Il premio, che consiste in un assegno da cinquecentomila Euro, viene assegnato per la prima volta quest'anno.
giovedì 23 gennaio 2014
Riz Ortolani, 1926 - 2014
Ha scritto musiche per tantissimi film. Molti inguardabili, alcuni memorabili. Rizziero Ortolani era nato a Pesaro, dove aveva frequentato il conservatorio. Il suo primo Film Score è del 1954, l'ultimo del 2007. La stagione d'oro però è tra gli anni '60 e '70, quando Ortolani sfornava anche sedici colonne sonore in un anno, come è successo nel 1969. Una carriera infaticabile che gli ha fruttato anche un Grammy e due nomination agli Oscar. Con Pupi Avati ha scritto musiche per 25 film, dal 1980 in poi. E resta memorabile la colonna sonora de Il Sorpasso di Dino Risi, 1962.
mercoledì 22 gennaio 2014
Meno 40% di emissioni entro il 2030
Raggiungere una riduzione delle emissioni di gas serra del 40% e una produzione di energia rinnovabile del 27% entro il 2030. Sono questi gli obiettivi annunciati oggi dalla Commissione Europea nell'ambito del 2030 Policy Framework su clima ed energia. La proposta della Commissione dovra adesso essere vagliata dal parlamento e dal consiglio europeo, che si esprimerà presumibilmente nella sessione del 20-21 marzo.
Il Commissario al Clima Connie Hedegaard (sopra) ha auspicato che il piano sia in vigore dall'inizio del 2015, per presentare la riduzione del 40% al tavolo negoziale della COP 21 di Parigi, quando secondo il percorso stabilito dovrebbe essere siglato il nuovo accordo globale sul clima.
I target non sono particolarmente ambiziosi, considerando che il vero obiettivo è la riduzione delle emissioni nel 2050 almeno dell'80% rispetto al 1990. Qualcuno ha fatto notare che una prospettiva di produzione del 27% dell'energia da fonti rinnovabili è quanto ci si può attendere per il 2030 già oggi in uno scenario business as usual. La rapida evoluzione tecnologica porta alla progressiva diffusione dell'energia rinnovabile. Altri hanno sottolineato come sia la riduzione delle emissioni che la produzione di energia rinnovabile sono cifre riferite all'Europa dei 28 e non target nazionali, come nel caso del "Pacchetto 20+20+20" (sembra che la Gran Bretagna abbia fortemente osteggiato la definizione di obiettivi nazionali). Il 20+20+20 prevede meno 20% di emissioni, più 20% di energia rinnovabile e più 20% di efficienza energetica entro il 2020. Ad oggi l'Unione Europea ha già raggiunto una riduzione delle emissioni del 17% e per il 2020 si prevede un calo del 24%, ben oltre quanto prefissato.
Insomma, la decisione di oggi è un passo avanti ma non un grande salto. Secondo il Guardian almeno cinque commissari erano apertamente contrari all'obiettivo del 40%, al contrario la Germania avrebbe voluto alzare l'asticella fino al 50%. L'accordo è stato trovato solo pochi minuti prima della conferenza stampa, con la mediazione del presidente Barroso. Il Wall Street Journal ha pubblicato un interessante faq sul tema.
Il Commissario al Clima Connie Hedegaard (sopra) ha auspicato che il piano sia in vigore dall'inizio del 2015, per presentare la riduzione del 40% al tavolo negoziale della COP 21 di Parigi, quando secondo il percorso stabilito dovrebbe essere siglato il nuovo accordo globale sul clima.
I target non sono particolarmente ambiziosi, considerando che il vero obiettivo è la riduzione delle emissioni nel 2050 almeno dell'80% rispetto al 1990. Qualcuno ha fatto notare che una prospettiva di produzione del 27% dell'energia da fonti rinnovabili è quanto ci si può attendere per il 2030 già oggi in uno scenario business as usual. La rapida evoluzione tecnologica porta alla progressiva diffusione dell'energia rinnovabile. Altri hanno sottolineato come sia la riduzione delle emissioni che la produzione di energia rinnovabile sono cifre riferite all'Europa dei 28 e non target nazionali, come nel caso del "Pacchetto 20+20+20" (sembra che la Gran Bretagna abbia fortemente osteggiato la definizione di obiettivi nazionali). Il 20+20+20 prevede meno 20% di emissioni, più 20% di energia rinnovabile e più 20% di efficienza energetica entro il 2020. Ad oggi l'Unione Europea ha già raggiunto una riduzione delle emissioni del 17% e per il 2020 si prevede un calo del 24%, ben oltre quanto prefissato.
Insomma, la decisione di oggi è un passo avanti ma non un grande salto. Secondo il Guardian almeno cinque commissari erano apertamente contrari all'obiettivo del 40%, al contrario la Germania avrebbe voluto alzare l'asticella fino al 50%. L'accordo è stato trovato solo pochi minuti prima della conferenza stampa, con la mediazione del presidente Barroso. Il Wall Street Journal ha pubblicato un interessante faq sul tema.
.@EU_Commission keeps EU on track by recommending Europe-wide 40% emissions cut target by 2030.Positive signal for meaningful 2015 agreement
— Christiana Figueres (@CFigueres) January 22, 2014
Il quotidiano globale
Oggi a Davos Arianna Huffington ha presentato The World Post, l'edizione globale di Huffington Post, il giornale on line già presente in nove versioni nazionali, tra cui quella italiana, e dalla prossima settimana anche in Brasile. The World Post è una iniziativa editoria ambiziosa e intrigante, il primo vero quotidiano globale on line. Vedremo se riuscirà ad affermarsi e a confermare il successo delle testate di Arianna Huffington. Nel CdA c'è anche John Elkann e tra i bloggers il 19enne smanettone Andrea Stroppa.
martedì 21 gennaio 2014
Chi vincerà Sanremo 2014
Le 28 canzoni di Sanremo 2014 (quest'anno ogni artista ne canta due) sono state date ieri in pasto alla stampa in una audizione. In realtà erano 26, perché i due pezzi di Giusy Ferreri non sono stati completati in tempo per gravi problemi di salute del padre.
Ho letto vari resoconti delle testate più accreditate. A quanto pare la 64a edizione del festival sancisce l'eterno trionfo dell'amore, che in tempi di crisi tira anche di più. La gran parte delle canzoni è a tema sentimentale. E se gli interpreti sono un mix tra giovani stelline dei talent show e attempate voci del secolo scorso, gli autori sono quasi tutti della nuova leva.
Le orecchie dei giornalisti musicali trovano spunti festivalieri in molte canzoni e i commenti sono stranamente piuttosto generosi. Chi vincerà dunque? Dopo avere esaminato i resoconti azzardo nuovamente vincitore Francesco Renga, che ha Vivendo Adesso di Elisa e soprattutto A Un Isolato Da Te di Roberto Casalino, che aveva già confezionato lo scorso anno L'Essenziale per Marco Mengoni. Outsider Raphael Gualazzi, con due brani di grande ritmo, frutto della collaborazione con Bloody Beetroots, che hanno stupito in positivo tutta la critica. Poi una maturata Arisa che presenta Lentamente, un bel pezzo scritto da Cristina Donà. Possibili gli inserimenti di Noemi e Ron, più per l'immagine artistica che per le canzoni. Sempre in attesa di L'Amore Possiede Il Bene e Ti Porto A Cena Con Me, i due pezzi di Giusy Ferreri firmati dal king maker Casalino.
Premio della critica a Cristiano De André, per motivi familiari.
Tra un mese verifichiamo.
Ho letto vari resoconti delle testate più accreditate. A quanto pare la 64a edizione del festival sancisce l'eterno trionfo dell'amore, che in tempi di crisi tira anche di più. La gran parte delle canzoni è a tema sentimentale. E se gli interpreti sono un mix tra giovani stelline dei talent show e attempate voci del secolo scorso, gli autori sono quasi tutti della nuova leva.
Le orecchie dei giornalisti musicali trovano spunti festivalieri in molte canzoni e i commenti sono stranamente piuttosto generosi. Chi vincerà dunque? Dopo avere esaminato i resoconti azzardo nuovamente vincitore Francesco Renga, che ha Vivendo Adesso di Elisa e soprattutto A Un Isolato Da Te di Roberto Casalino, che aveva già confezionato lo scorso anno L'Essenziale per Marco Mengoni. Outsider Raphael Gualazzi, con due brani di grande ritmo, frutto della collaborazione con Bloody Beetroots, che hanno stupito in positivo tutta la critica. Poi una maturata Arisa che presenta Lentamente, un bel pezzo scritto da Cristina Donà. Possibili gli inserimenti di Noemi e Ron, più per l'immagine artistica che per le canzoni. Sempre in attesa di L'Amore Possiede Il Bene e Ti Porto A Cena Con Me, i due pezzi di Giusy Ferreri firmati dal king maker Casalino.
Premio della critica a Cristiano De André, per motivi familiari.
Tra un mese verifichiamo.
lunedì 20 gennaio 2014
venerdì 17 gennaio 2014
Troppo nudi per i 50 anni di Michelle
Michelle Obama oggi ha compiuto cinquanta anni. Benvenuta nella seconda metà del secolo. Per celebrare l'evento Barack ha pubblicato su facebook la foto qui sopra. Ci sono loro due con davanti un dessert, in un classico diner americano. Tutto bene, molto romantico, a dispetto delle speculazioni degli ultimi giorni.
Barack Obama però è in camicia. Michelle addirittura a spalle nude. Non esattamente l'abbigliamento normale per metà gennaio a Washington, dove tra l'altro si è appena abbattuta una ondata di gelo epocale.
Insomma, in quel locale fa troppo caldo. Nessuno sta a braccia nude a gennaio a Washington. Abbassate il termostato, riducete le emissioni. Salvate il clima globale.
Barack Obama però è in camicia. Michelle addirittura a spalle nude. Non esattamente l'abbigliamento normale per metà gennaio a Washington, dove tra l'altro si è appena abbattuta una ondata di gelo epocale.
Insomma, in quel locale fa troppo caldo. Nessuno sta a braccia nude a gennaio a Washington. Abbassate il termostato, riducete le emissioni. Salvate il clima globale.
Venti ore dopo
Paul Mutora, un kenyano di 24 anni di Naivasha, dopo avere litigato con il padre aveva deciso di suicidarsi bevendo insetticida. E ci era riuscito, almeno secondo i medici che lo avevano dichiarato clinicamente morto. Venti ore dopo si è risvegliato in camera mortuaria e ha chiesto aiuto a due lavoranti che sono scappati via urlando.
giovedì 16 gennaio 2014
U2 agli Oscar
Tra le cinque canzoni nominate per l'Oscar c'è No Ordinary Love di U2, dal film Mandela, Long Walk To Freedom. U2 avevano avuto una nomination nel 2002 per The Hands That Built America da Gangs of New York, ma quell'anno vinse Eminem.
mercoledì 15 gennaio 2014
Se la Natura fosse un marchio di fabbrica
Pensare alla Natura come un marchio registrato, un logo, un brand da promuovere. L'agenzia pubblicitaria londinese Grain ci ha provato, prendendo ispirazione da Project Wild Thing, realizzando lo spot qui sopra e un brand book di 36 pagine disponibile in .pdf. Davvero molto interessante e ben fatto.
White Bites
Cecilia Uhr studia allo York University di Toronto e adora i cani e il design. Questo progetto di packaging è dedicato alle crocchette a grissino per cani, quelle che migliorano la masticazione. Cecilia ha disegnato tre scatole a seconda delle dimensioni del cane e quindi delle crocchette WhiteBites, lasciando una finestra attraverso la quale si vedono le crocchette/denti. Sopra sporgono due orecchie di cartone. quella di destra è forata per appendere la confezione, quella di sinistra si piega per aprire e chiudere la scatola.
martedì 14 gennaio 2014
I vestiti dei bambini? Molti sono tossici
La maggior parte dei vestiti e delle scarpe per bambini prodotti in Asia sono tossici. Lo sostiene Greenpeace dopo un test effettuato su 82 capi prodotti in 12 diversi paesi da grandi marchi come Adidas, American Apparel, Burberry, C&A, Disney, Gap, H&M, Li-Ning, Nike, Primark, Puma e Uniqlo. Il rapporto pubblicato segnala tracce di ftalati, nonilfenolo etossilato, il fungicida organotin e altri elementi tossici nel 61% dei campioni. Greenpeace ha avviato da tempo la campagna Detox Fashion a cui hanno già aderito molti grandi marchi globali.
Chi trova un amico trova un Cavaliere della Legion d'Onore
Sandro Gozi è un caro amico e una delle figure più brillantemente europee del Partito Democratico. Ieri a Roma l'ambasciatore di Francia Alain Le Roy lo ha nominato Cavaliere della Legion d'Onore. Tra le tante personalità presenti anche Romano Prodi. Qui tutte le foto della cerimonia.
lunedì 13 gennaio 2014
Dipende da dove ti trovi
Cinque dollari sono poco più di tre euro e mezzo. Quante uova ci posso comprare in giro per il mondo? E quante birre? E quante banane?
Un crostaceo chiamato Mandela
Una specie di micro aragosta, lunga in tutto sette millimetri. Pescata a 750 metri di profondità nelle acque del Sothweat Indian Ocean Ridge, al largo del Sud Africa. I biologi che l'anno scoperta hanno deciso di battezzarla Munidopsis Mandelai, in onore di Nelson Mandela.
domenica 12 gennaio 2014
Il silenzio dei Civati
Quando la stampa, a dicembre 2013, aveva pubblicato annunci e anticipazioni sul documento sul lavoro proposto da Matteo Renzi, Pippo Civati aveva immediatamente scritto un post sul suo popolarissimo blog scrivendo:
Ora, la mia domanda è: esattamente, quale sarebbe questo piano per il lavoro? Chi l’ha letto? Quando ne ha parlato Renzi con precisione, entrando nei dettagli e spiegando come funzionerà e da quando?
Era il 25 dicembre. Il piano Renzi, ormai noto come Jobs Act, è stato pubblicato mercoledì scorso. Siamo a domenica sera, sono passati cinque giorni. Dal pianeta Civati ancora nessun commento. Eppure, sempre il 25 dicembre, Pippo aveva scritto:
Facciamo un accordo: nel 2014 discutiamo solo le cose che ci sono, che si vedono e che si possono interpretare?
Oggi è il 12 gennaio 2014.
Ora, la mia domanda è: esattamente, quale sarebbe questo piano per il lavoro? Chi l’ha letto? Quando ne ha parlato Renzi con precisione, entrando nei dettagli e spiegando come funzionerà e da quando?
Era il 25 dicembre. Il piano Renzi, ormai noto come Jobs Act, è stato pubblicato mercoledì scorso. Siamo a domenica sera, sono passati cinque giorni. Dal pianeta Civati ancora nessun commento. Eppure, sempre il 25 dicembre, Pippo aveva scritto:
Facciamo un accordo: nel 2014 discutiamo solo le cose che ci sono, che si vedono e che si possono interpretare?
Oggi è il 12 gennaio 2014.
sabato 11 gennaio 2014
Scandalo: come mangia la pizza il sindaco De Blasio?
Massima solidarietà a Bill De Blasio dopo le critiche ricevute per avere mangiato una pizza non all'americana, con le mani, ma usando coltello e forchetta. Ieri De Blasio ha ordinato una pizza con salame e scamorza affumicata da Goodfellas, una pizzeria di Staten Island che modestamente si definisce "Home of the best pizza in New York and in the World". Quando la pizza è arrivata il sindaco ha cominciato a tagliarla a pezzi con forchetta e coltello, anziché mangiarla a spicchi con le mani. Per noi italiani, abituati a tollerare i tedeschi che tagliano gli spaghetti con il coltello e ci bevono assieme un cappuccino, non ci sarebbe niente di così scandaloso. Invece l'uso degli utensili non è gradito ai newyorkesi, che hanno montato una polemica micidiale, arrivata persino sulle pagine del New York Times e del Wall Street Journal. Il Daily News ha battezzato lo scandalo forkgate (con hashtag subito virale) scrivendo che il sindaco mangia la pizza "come un turista".
The infamous pizza fork of Mayor De blassio at Goodfella's help up Vincent Ignizio with Senator Lanzo pointing at it pic.twitter.com/iIL4CtHAxq
— Goodfellas Pizza (@goodfellas_si) January 10, 2014
Sul profilo twitter della pizzeria viene mostrato il corpo del reato, la famigerata forchetta. Da parte sua De Blasio ha risposto allo stupore dei commensali ricordando che nella sua patria d'origine è assolutamente normale mangiare la pizza con le posate piuttosto che con le mani. "Sono stato molte volte in Italia e anche io ho preso l'abitudine". Salvo poi terminare la pizza usando le mani.
Un sito web locale, dopo avere definito l'uso della forchetta "il primo errore da sindaco" di De Blasio ha però aggiunto che avrebbe potuto fare anche peggio, tipo mettere il ghiaccio nella birra, una bizzarra abitudine dell'ex sindaco Bloomberg.
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