Nato in New Jersey, cresciuto a Brooklyn ed educato ad Harvard, Norman Mailer è stato uno degli autori fondamentali della letteratura americana. Visse in prima persona la seconda guerra mondiale, arruolato nel 112° cavalleria al fronte delle Filippine. Questa esperienza gli servì a scrivere Il nudo e il morto, suo primo successo editoriale del 1948.
Arrogante, brillantissimo, egocentrico, con occhi più blu di quelli di Sinatra, Mailer non riuscì a realizzare il sogno di scrivere The Great American Novel, il grande romanzo americano. Il libro che possa rappresentare la letteratura americana e che ha ossessionato tutti i grandi scrittori del novecento resta inedito. Ci hanno provato invano Scott Fitzgerard, Hemingway e, in tempi più recenti, Truman Capote, Tom Wolfe, Gore Vidal, il nobel mancato Philip Roth e lo stesso Mailer.
Il suo stile era spesso più giornalistico che letterario, e non a caso vinse due premi Pulitzer. L'ultimo grande libro di Mailer resta Il fantasma di Harlot, un torrenziale romanzo sulla CIA di oltre 1300 pagine, pubblicato nel 1992.
Caratteriale e imprevedibile, Mailer è stato un formidabile bevitore, fissato con la boxe, libertario e fervente sostenitore della controcultura. Nel 1960 ferì gravemente con un coltello la seconda delle sue sei mogli. Nel 1969 si candidò anche a sindaco di New York, con scarsa fortuna. "Ci sono errori troppo mostruosi per il rimorso" recita la citazione di Edwin A. Robinson con cui apre il suo I duri non ballano del 1984.
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