lunedì 30 aprile 2012

International Jazz Day

Che bella l'idea di dedicare un giorno al jazz. L'International Jazz Day, patrocinato da UNESCO, si è aperto con un concerto all'alba a New Orleans guidato da una leggenda come Herbie Hancock. Il giorno del jazz è appena nato, questa è la prima celebrazione.  La decisione è stata presa nell'assemblea generale UNESCO del novembre 2011.
Tra i tanti artisti che oggi suonano e cantano John Beasley, Tony Bennett, George Benson, Terence Blanchard, Richard Bona, Dee Dee Bridgewater, Candido, Terri Lyne Carrington, Ron Carter, Gerald Clayton, Vinnie Colaiuta, Robert Cray, Eli Degibri, Jack DeJohnette, George Duke, Sheila E, Roland Guerin, Antonio Hart, Jimmy Heath, Barbara Hendricks, Hiromi, Zakir Hussain, Chaka Khan, Angelique Kidjo, Biréli Lagrène, Lang Lang, Lionel Loueke, Joe Lovano, Romero Lubambo, Ibrahim Maalouf, Shankar Mahadevan, Tania Maria, Ellis Marsalis, Wynton Marsalis, Hugh Masekela, Christian McBride, China Moses, Danilo Perez, Dianne Reeves, Kermit Ruffins, Bobby Sanabria, Wayne Shorter, Esperanza Spalding, Bill Summers, Susan Tedeschi, Treme Brass Band, Jeff “Tain” Watts, Dr. Michael White, Ben Williams, Tarek Yamani.
Al concerto di New York sono presenti anche Robert De Niro, Michael Douglas, Morgan Freeman e Quincy Jones. Comincia alle 19:30 ora locale, lo potete vedere in diretta qui. All that jazz.

Da Stoccolma a Rio

La scorsa settimana si è svolto a Stoccolma il Forum sullo Sviluppo Sostenibile che commemorava la prima conferenza delle Nazioni Unite del 1972. I temi centrali erano l'innovazione, la produzione e gli stili di vita, tutto ovviamente in una prospettiva di sostenibilità.
I lavori si sono conclusi con l'approvazione di due documenti. Il primo, la Stockholm Call for Action, è una raccolta di raccomandazioni e indirizzi generali che il governo svedese ha consegnato al vice ministro dell'ambiente del Brasile Francisco Gaetani e al vicesegretario delle Nazioni Unite responsabile per il Summit di Rio+20 Sha Zukang nel corso della cerimonia di  chiusura. Il secondo, decisamente più interessante, è lo Stakeholder Message, un elenco puntato diviso per capitoli con alcuni spunti affatto ovvii, particolarmente sul rapporto tra sostenibilità e innovazione. Si parla di una "rivoluzione dell'innovazione" come strumento essenziale delle politiche di sostenibilità, a partire dagli stessi modelli economici. Si chiede anche la revisione dei prezzi delle materie prime per rendere redditizia la sostenibilità. si chiede di ridurre le difficoltà di accesso al sistema del credito, particolarmente per i giovani e le donne. come esempio positivo di innovazione si cita la grande diffusione dei telefonini in alcuni paesi in via di sviluppo, che ha portato grandi vantaggi alle comunità locali. Interessante.

Non la solita boccia di vetro

Si chiama Bubble Tank. E' progettata da Psalt Design di Sheffield e prodotta artigianalmente in piccola serie. In vendita a 295 sterline più spese postali.   

domenica 29 aprile 2012

Less is more

"Less is more" diceva il maestro architetto Mies Van Der Rohe. Il minimalismo ha avuto una stagione fortunata nell'architettura, ma in diplomazia le cose non sono così semplici. Il testo base del documento finale del Summit Rio+20 dopo il primo round di negoziati era arrivato a 278 pagine, contro le 19 della stesura iniziale della Zero Draft. Dopo una settimana del secondo round di negoziati si è di nuovo scesi a 157. Sempre troppi, ma la riduzione è apprezzabile. Domani comincia un'altra settimana di trattative per accentuare il dimagrimento.

Amo'...

Ascoltare le telefonate tra Berlù e un variegato universo di belle figliole senza scrupoli è decisamente istruttivo, ma anche molto deprimente.
Sembra impossibile, ma sei mesi fa il presidente del consiglio dell'Italia era questo anziano satiro che risponde alle chiamate di queste signorine, che pensa ossessivamente alle cene e ai balletti, che promette e regala (ma "non ha mai pagato una donna", come ama ripetere).
La nazione Italia dovrebbe ribellarsi, dichiarare il suo ribrezzo, prendere le distanze da chi ha sostenuto fino alla fine un uomo che davvero non sta bene (aveva ragione la moglie), un uomo che ha governato l'Italia in tempi critici quanto gli attuali e fingendo che tutto andasse bene. Tanto la sera ci si divertiva con le ragazze che ballavano nello scantinato.
Il governo Monti è un contrappasso anche troppo leggero per quanto abbiamo subito prima. E chi si lamenta dell'austerità e del rigore di oggi, soprattutto a sinistra, dovrebbe ricordarsi come eravamo messi sei mesi fa.
Le giovani avvenenti e disponibili che si approfittano dell'anziano satiro sfiorano la circonvenzione di incapace. Le telefonate tra loro sono persino peggio delle squallide sceneggiate che fanno quando parlano con Berlù, anche se "love of my life" di Minetti resterà per sempre nei nostri cuori. E speriamo di non sentire più nessuno, soprattutto nessuna, dire amo' .

venerdì 27 aprile 2012

Come si cambia


La rivoluzione di internet, il "popolo della rete" e altre simili parole d'ordine sono al centro delle liturgie pubbliche di Beppe Grillo e del grillisti. Ma Grillo una diecina di anni fa i computer li distruggeva sul palco dei suoi spettacoli (grazie a Wu Ming Foundation per la segnalazione).

Negoziando il documento di Rio+20

"Non credo sia necessario farvelo notare, ma oggi non avete raggiunto un accordo su niente" ha detto John Ashe, il moderatore del secondo gruppo di lavoro degli Informal Informals, i negoziati in corso a New York per definire il testo del documento finale di Rio+20.
Le riunioni proseguono, cercando di sfrondare un testo che dalle 17 pagine iniziali è arrivato a 270. Nella foto una riunione dei delegati dei major groups, la società civile. A sinistra con la cravatta rossa il mio amico Jan-Gustav.

giovedì 26 aprile 2012

Brutte notizie da Bruxelles

Gli edifici sono all'origine di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nell'Unione europea. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa il consumo energetico degli edifici, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica dell'UE. Importanti risparmi di energia possono consentire inoltre alle famiglie di ridurre drasticamente la spesa per questa voce. È quindi fondamentale che gli Stati membri applichino integralmente la suddetta normativa.
La Commissione ha quindi deciso oggi di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE per non essersi pienamente conformata alla direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia. La normativa italiana infatti non è conforme alle disposizioni relative agli attestati di rendimento energetico. Inoltre, le autorità italiane non hanno ancora comunicato le misure di attuazione relative alle ispezioni dei sistemi di condizionamento d'aria.
La direttiva prevede che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l'attestato di certificazione energetica sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario. Si tratta di un elemento essenziale in quanto permette di avere un quadro chiaro della qualità dell'edificio sotto il profilo del risparmio energetico e dei relativi costi. Tali attestati e le relative ispezioni devono essere rispettivamente compilati ed eseguite da esperti qualificati e/o accreditati. Attualmente, la direttiva italiana non prevede questo requisito per tutti gli edifici e comprende deroghe all'obbligo di certificazione da parte di un esperto che non sono previste nella direttiva. 
Questo sopra è il testo del comunicato stampa diffuso oggi dalla Commissione di Bruxelles, che deferisce l'Italia alla Corte di Giustizia. La direttiva 2002/91 prevede l'obbligo della certificazione di rendimento energetico degli edifici, che ogni proprietario deve mettere a disposizione di chi affitta o acquista. Il procedimento di infrazione era stato notificato al governo italiano nel 2006.

mercoledì 25 aprile 2012

Barack su Rolling Stone

Il numero di Rolling Stone che esce venerdì in America ha in copertina Barack Obama, che all'interno è oggetto di una lunga intervista dal direttore Jann Wenner dal titolo Ready for the fight ovvero "Pronto per la battaglia". L'anteprima completa è stata pubblicata oggi sul sito della rivista. Gli analisti vedono in questa "concessione" di Obama un'altra mossa per recuperare il voto giovanile, che nel duello contro Romney potrebbe essere decisivo. Nella presentazione Wenner sottolinea come l'intervista sia durata un'ora. Da oltre un anno Obama non si era mai concesso così a lungo ad una singola testata.
Nel corso dell'intervista Barack parla anche di cambiamenti climatici e green economy. "Continueremo a spingere per aumentare l'efficienza energetica" dice Obama, secondo cui la questione sarà centrale in campagna elettorale. "Dirò con chiarezza che vogliamo affrontare seriamente il problema dei cambiamenti climatici. Dirò che c'è un modo per farlo combattendo la crisi economica e creando nuovi posti di lavoro. Ad esempio rendendo più efficienti gli edifici possiamo ridurre i consumi energetici del 15-20 per cento. E' un obiettivo possibile e dovremmo cominciare a lavorarci subito".

Foto del Giorno 120425 #649

Primavera

Citazione

"Nessun fiocco di neve nella valanga si sente mai responsabile."
Stanislaw Lec

martedì 24 aprile 2012

Foto del Giorno 120424 #648

Stabilimento Giacchetti, Portonovo AN

Meno di due mesi a Rio+20

Le conferme dei capi di stato al Summit sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 sono arrivate alla quota considerevole di 130, già oltre il numero di leader presenti nel 1992. Le presenze previste dei delegati sono già oltre cinquantamila. Intanto lunedì 23 alle Nazioni Unite di New York ha preso il via il nuovo round dei negoziati informal informal, dove si discute il testo che sarà l'architettura del documento finale di Rio+20.
Il processo per la redazione del testo era cominciato con una consultazione dal basso, bottom up, alla quale avevano partecipato molti stati e centinaia di soggetti della società civile. La sintesi di questi contributi aveva prodotto la Zero Draft, un testo stringato di 17 pagine e 128 paragrafi diffuso lo scorso gennaio. La prima sessione di negoziati informal informal che si è svolta a New York a marzo non è stata particolarmente proficua. Nell'occasione il testo della Zero Draft è stato emendato e integrato fino a raggiungere la dimensione di 270 pagine, decisamente impraticabile per una risoluzione politica.
I delegati che sono da ieri al lavoro nel North Lawn Building, sede provvisoria delle Nazioni Unite da due anni in ristrutturazione, avranno due settimane di tempo per cercare di cancellare paragrafi, raffinare concetti e ridurre la risoluzione a dimensioni praticabili. Compito molto arduo, perché aggiungere costa poca fatica ma tagliare parti di testo è davvero complicato. Nel frattempo al Summit di Rio mancano solo 58 giorni.

lunedì 23 aprile 2012

sabato 21 aprile 2012

Foto del Giorno 120421 #647

Che bel cielo stasera

Il finanziamento dei partiti

Tutti, ma proprio tutti, non tollerano che l'attuale meccanismo di finanziamento dei partiti politici resti com'è. Sul sito del Corriere campeggia il contatore qui sopra, nelle code alla cassa dei supermarket non si parla di altro, persino Bruno Vespa ha sposato la causa.
In realtà in un sistema democratico evoluto i partiti politici vanno in qualche modo finanziati, o perlomeno rimborsati per alcune voci di spesa. C'è chi non la pensa così, come il vate Grillo. Ma Beppe vuole uscire anche dall'Euro, invita a non pagare le tasse, ormai spesso delira, purtroppo.
Un meccanismo equo e trasparente di finanziamento pubblico della politica non sarebbe difficile da progettare. Basterebbero un paio di punti fermi ispirati dall'erogazione dei finanziamenti ai progetti approvati dalla Commissione Europea. 
Primo: le spese elettorali si rimborsano a rendicontazione, cioè sulla base di quanto effettivamente speso. Sarà necessario definire un tetto prestabilito e, proprio come fa quasi sempre la Commissione di Bruxelles, rimborsare non l'importo totale ma buona parte delle spese sostenute, diciamo il 75-80%. Questo garantirebbe la responsabilità dei partiti, che devono integrare il finanziamento con fondi propri. I fondi dei partiti possono provenire da sottoscrizioni, ricavi di manifestazioni, merchandising, libere donazioni.
Secondo: L"attività dei partiti al di fuori delle campagne elettorali viene sostenuta con finanziamenti pubblici calcolati sulla base dei voti ottenuti (anche in ambito regionale e locale) e della rappresentanza parlamentare. Le quantità e i coefficienti sono da definire, ma certo dovranno essere inferiori alle attuali. 
Ogni anno una agenzia indipendente individuata con gara pubblica fa un audit ai bilanci di tutti i partiti. Preferisco una società privata che vince una gara alla creazione di una ennessima Autorità pubblica di controllo. L'audit, i cui risultati dovranno essere pubblicati, verifica che i fondi assegnati siano stati tutti spesi o impegnati e che il loro utilizzo sia per finalità ammissibili all'attività politica, anche qui sul modello dei progetti europei. Chi non li spende o ci compra diamanti e lingotti li deve restituire e l'anno successivo vede decurtata la quota impropriamente utilizzata dai fondi assegnati. 
Semplice, no? E annamo!

Una proposta per TERNA


venerdì 20 aprile 2012

Sostenibilità a colazione

Questa settimana si svolgono a Washington gli annuali Incontri di Primavera organizzati dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale.
Tra i tanti eventi in agenda stamattina c'è stato il Rio Breakfast, una colazione di lavoro con trenta ministri delle finanze sul tema della Inclusive Green Growth, un modello di sviluppo sostenibile e in grado di ridurre le disparità. A confrontarsi con loro c'erano il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon, il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick e la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine LaGarde.
Uno dei temi dell'incontro era la ricerca di indicatori che superassero il PIL includendo valori come il benessere e il Capitale Naturale, come già auspicato nei documenti preparatori della conferenza di Rio+20. Il meeting si è svolto a porte chiuse e si è concluso da poco, ancora nessuna nota ufficiale sugli esiti.

Campeggio estremo


Come è sporca quella nuvola

La nuvola del Cloud Computing continua a crescere velocemente sopra le nostre teste, gonfiata dalla mole di dati dei server. La maggior parte di questi server, che a loro volta aumentano progressivamente di numero e di potenza per gestire questa massa imponente di informazioni, è alimentata con energia prodotta con fonti fossili inquinanti. Insomma, quella nuvola non è affatto pulita.
Il report 2012 di Greenpeace si intitola How Clean Is Your Cloud e analizza le performance ambientali di 14 colossi della ICT: Akami, Amazon, Apple, Dell, Facebook, Google, Hewlett-Packard, IBM, Microsoft, Oracle, Rackspace, Salesforce, Twitter e Yahoo. I risultati sono mediocri, con giudizi pessimi per Amazon e Apple, tra i peggiori. Se la cavano Google e Yahoo.
Sfogliando le 52 pagine del report si scoprono molte cose interessanti. I più grandi data center consumano tanta energia quanta 180.000 abitazioni. Più della metà dell'energia consumata dai server di Apple proviene da centrali a carbone. E' il dato peggiore in assoluto, ma Oracle è poco distante.
I dati sono stati immediatamente contestati da molte delle aziende, ma anche mettendo in discussione la loro attendibilità non si può ignorare un tema finora affrontato con superficialità: l'impatto ambientale della "nuvola" e dei data center, destinato a crescere sempre di più.

Levon Helm, 1940 - 2012

Levon Helm, storico batterista di The Band, è morto giovedì pomeriggio a New York per un tumore alla gola, con il quale combatteva dagli anni '90. Era un forte fumatore.
Nato in Arkansas, Helm cominciò a suonare nel gruppo rockabilly di Ronnie Hawkins nel 1960. Nel line up c'erano Robbie Robertson, Richard Manuel, Rick Danko and Garth Hudson, che con lui diventarono prima il gruppo di Bob Dylan e più tardi The Band. Le cronache dicono che un giorno Dylan li sentì suonare e chiese a Levon Helm e a Robbie Robertson di suonare per lui. Loro non conoscevano Dylan e non furono particolarmente entusiasti. Contribuirono alla controversa elettrificazione del folk di Dylan, il che portò loro anche parecchia ostilità da parte dei fan. Poi fondarono The Band, incidendo Music From The Big Pink nel 1968. Il frontman del gruppo era Robertson ma Helm era il vocalist principale, uno dei primi cantanti-batteristi del rock (poi arrivarono Phil Collins, Don Henley e gli altri). The Band si sciolse nel 1976 dopo il famoso concerto di addio The Last Waltz, immortalato in un film di Martin Scorzese (vedere e ascoltare Levon in una strepitosa versione del classico The Weight).
Levon Helm creò un suo gruppo con dei monumenti come Dr. John, Steve Cropper e Booker T. Jones e registrò vari album. Poi negli anni '80 riformò The Band con Danko, Manuel e Hudson, ma senza l'ormai lontano Robertson. La nuova versione del gruppo registrò tre dischi ma prima il suicidio di Richard Manuel nel 1986 poi la morte di Rick Danko per infarto nel 1999 conclusero definitivamente l'avventura.
Fino a un mese fa Levon Helm faceva ancora concerti.

La Terza Rivoluzione Industriale

Il numero dell'Economist in edicola questa settimana è dedicato alla Terza Rivoluzione Industriale, termine coniato da Jeremy Rifkin. All'interno quattordici pagine dedicate al tema, con articoli interessanti sui temi cari a Rifkin come le energie rinnovabili, internet e le nuove tecnologie come la stampa tridimensionale. Tutto disponibile on line, tutto molto interessante.

giovedì 19 aprile 2012

Occupy This Album. And This Wine

Novantanove canzoni di novantanove artisti, più un centesimo brano nascosto. Una compilation di quattro CD ne contiene 78, gli altri 22 sono disponibili solo in download. Tutto questo in Occupy This Album, in vendita dal 15 maggio e già prenotabile su Amazon. Tutti i proventi saranno destinati al movimento Occupy Wall Street.
Tra gli artisti molti sconosciuti, alcuni giovani leoni come Mogwai e Third Eye Blind ma anche molti "senatori". Tipo Jackson Browne, Devo, Crosby & Nash, Deborah Harry, Lloyd Cole, Patti Smith, Toots & the Maytals, Arlo Guthrie, Yoko Ono, Garland Jeffreys. Con la benedizione di nonno Willie Nelson (79).
Da ieri c'è in rete un teaser con cinque brani. In programma anche un party di lancio l'8 maggio alla City Winery (155 Varick St. New York, NY 10013) con la performance di molti degli artisti (ma dei più famosi l'unica confermata finora è Nancy Griffith). I biglietti per la festa sono in vendita a 100 dollari e comprendono una copia del CD e una bottiglia di Occupy This Wine, un cabernet sauvignon battezzato per l'occasione.

Anthony Hitchcock

La produzione del film Hitchcock ha diffuso la prima foto di Sir Anthony Hopkins (74) truccato per interpretare il mitico regista. Le riprese del film sono iniziate a Los Angeles lo scorso venerdì 13.

Venti librerie spettacolari

Saranno anche i tempi degli e-book e di Amazon, ma le librerie restano sempre luoghi speciali. Il sito Flavorwire ha pubblicato una photogallery delle venti librerie più belle del mondo. Quella qui sopra è in Olanda, in una chiesa sconsacrata. Due delle venti prescelte sono italiane: Bookàbar di Roma e 10 Corso Como di Milano.

mercoledì 18 aprile 2012

Barack nun ce lassà

Secondo il Washington Post Barack Obama non avrebbe intenzione di partecipare al Summit delle Nazioni Unite di Rio+20. Più di 120 capi di stato hanno confermato la loro presenza a Rio de Janeiro, tra cui i premeri di India e Cina, Angela Merkel e Mario Monti.
Nel corso di un incontro con i giornalisti Todd Stern, il veterano inviato speciale USA sui cambiamenti climatici, ha dichiarato di "non essere a conoscenza del fatto che il presidente abbia intenzione di essere presente a Rio". Fonti della Casa Bianca fanno sapere informalmente che nessuna decisione in merito è stata presa.
Nel 1992 George Bush partecipò al Summit di Rio, mentre suo figlio George W. Bush non si presentò dieci anni dopo al Summit di Johannesburg 2002.

lunedì 16 aprile 2012

La prossima capitale verde d'Europa

La Commissione Europea ha comunicato di avere scelto le tre città finaliste per la candidatura a capitale verde d'Europa 2014. Sono Francoforte, Bristol e Copenhagen. Ancora una volta nessuna città italiana. Il prossimo 8 giugno la giuria di esperti di Bruxelles ascolterà le motivazioni delle tre candidate ed emetterà il suo verdetto che sarà reso noto il 29 giugno a Vitoria Gasteiz, la città basca che è capitale verde europea per il 2012. La capitale verde del 2013 è stata già designata ed è Nantes.
PS Vincerà Copenhagen, ovvio.

Foto del Giorno 120416 #646

Foto ricordo

Le disgrazie e il cloud computing

La NEC aveva lanciato a fine 2011 Connexive, un sistema di trasmissione dati M2M (Machine to Machine) per fornire informazioni a tutti gli utenti connessi, via cellurare, tablet e PC. In questo caso informazioni sulle sfighe, i disastri.
NEC è giapponese e nel dopo Fukushima il servizio è stato per prima cosa indirizzato a misurare la radioattività, fornendo dati in tempo reale sul livello di radiazioni presenti nelle scuole, negli uffici, negli ospedali e nei parchi. Si connettono i terminali a dei sensori, via USB o wireless, e i dati sono diffusi in rete.
Recentemente NEC ha annunciato una nuova funzione sismica. Leggendo i dati delle microscosse Connexive potrebbe essere in grado di prevedere "the big one", quella devastante. Mi chiedo cosa scriveranno sull'SMS di allerta..

domenica 15 aprile 2012

Ahmed Ben Bella, 1918 - 2012

Ahmed Ben Bella, primo presidente dell'Algeria indipendente, è morto ad Algeri mercoledì scorso a 95 anni. Figura di grande carisma, alto e di bell'aspetto, Ben Bella diventò presidente nel 1963 e rimase in carica meno di due anni, deposto nel 1965 da un colpo di stato organizzato dal suo ex alleato colonnello Boumedienne. Da allora fu tenuto agli arresti per 14 anni in una villa isolata di Birtouta, nei sobborghi di Algeri. boumedienne morì nel 1978 e nel 1981 Ben Bella fu graziato dal successore di Boumedienne Chadli Bendjedid che gli concesse l'esilio in Svizzera. Ritornò in Algeria negli anni '90 e contribuì a fermare la guerra civile  che stava devastando il paese. Nel 2010 era presente ai primi giorni di protesta della Primavera Araba.
Prima di diventare presidente Ben Bella aveva combattuto con l'esercito francese nella seconda guerra mondiale e poi guidato il movimento indipendentista algerino, vivendo alcuni episodi romanzeschi. Nel 1949 fu imprigionato per una rapina ad un ufficio postale ma riuscì ad evadere nel 1952 grazie a una lima nascosta in un filone di pane. Si rifugiò al Cairo, da dove guidava la rivolta. Nel 1956 rifiutò un pacco portato al suo hotel da un tassista. La bomba scoppiò poco dopo nel taxi, uccidendo il guidatore. Lo stesso annò subì un attentato a Tripoli e fu ferito nella sua camera d'albergo da un sicario francese. Poco dopo fu arrestato dai Francesi, che lo tennero cinque anni e mezzo in prigione. In quel periodo Ben Bella completò la sua istruzione e si avvicino alle teorie del socialismo, che cercò di mettere in pratica durante la sua breve presidenza.
Anche se non nascondeva la sua posizione critica nei confronti dei fondamentalisti islamici Ben Bella era un  musulmano fervente. "Sono prima di tutto un musulmano, poi un arabo e poi un algerino" diceva.
L'Algeria ha dichiarato otto giorni di lutto nazionale e i funerali di stato si sono svolti venerdì.

Inaffondabile

La mattina del 15 aprile 1912 il Titanic affondava, portando con sè sul fondo dell'oceano più di 1500 vite umane.
Oggi, cento anni dopo, il migliore pezzo sul naufragio più famoso della storia lo scrive Daniel Mendelsohn, grande firma dell New Yorker.

sabato 14 aprile 2012

Lo spread? Il re va a caccia

Re Juan Carlos di Spagna (74) si è rotto un'anca in Botswana, mentre era a caccia di elefanti. Dopo l'incidente è stato riportato a Madrid, dove stamattina è stato operato per ricomporre una frattura quadrupla. Nella foto sopra è ripreso dopo avere ucciso un elefante nei giorni precedenti.
Visti i tempi che corrono e la gravissima crisi economica che sta vivendo il paese la Spagna è giustamente indignata.

FDG 120414 #645

Walking The Dog

Bonghi sostenibili

venerdì 13 aprile 2012

Stoccolma+40

Il Summit ONU di Rio+20 in programma a giugno si svolgerà dieci anni dopo quello di Johannesburg 2002 e venti dopo la conferenza di Rio de Janeiro del 1992 dove fu lanciata l'Agenda 21. Ma venti anni prima di Rio 1992 si era svolta una conferenza delle Nazioni Unite in cui per la prima volta si discuteva del futuro del pianeta. Il luogo era Stoccolma, l'anno il 1972. Parteciparono 113 nazioni e 400 ONG, e furono approvati una dichiarazione finale in 26 punti e un Piano di Azione con 109 raccomandazioni. Ai tempi nessuno parlava di sviluppo sostenibile e la conferenza era dedicata a "l'ambiente umano".
La città di Stoccolma organizza dal 23 al 25 aprile un Forum sullo Sviluppo Sostenibile, 40 anni dopo la conferenza del 1972. Tre giorni dedicati all'innovazione, alla produzione e alla vita sostenibile. Il programma prevede una plenaria di apertura con il re Carl Gustaf XVI e Sha Zukang, vicesegretario generale delle Nazioni Unite e responsabile per Rio+20. I risultati della conferenza di Stoccolma saranno presentati a Rio in alcuni eventi collaterali e in una mostra.

giovedì 12 aprile 2012

Foto del Giorno 120412 #644

Bionde

Piotta è morto


Il singolo che segna il ritorno di Piotta con l'album Odio Gli Indifferenti. Grande.

Prevenire i disastri

Oggi l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite si riunisce per una discussione tematica sulla prevenzione del rischio di disastri naturali. L'iniziativa parte dall'attuale presidente dell'assemblea, Nassir Abdulaziz Al-Nasser del Qatar.
La prevenzione dei disastri e la resilienza sono tra i "temi emergenti" che saranno nell'agenda del Summit di Rio+20 e le Nazioni Unite hanno istituito fin dal 1999 un Segretariato Internazionale per la Prevenzione dei Disastri, guidato dal 2008 dalla svedese Margareta Wahlström che coordinerà anche il dibattito di oggi.
La strategia delle Nazioni Unite per la resilienza delle comunità ai disastri è riassunta nel Hyogo Framework for Action 2005-2015, adottato da 168 paesi. L'implementazione del programma quadro è oggetto di continue verifiche e si sta già lavorando ad una nuova strategia post 2015 e un primo documento di lavoro è stato appena pubblicato. Sul sito di UNISDR si può anche giocare a un videogame che simula eventi come inondazioni, uragani, incendi, tsunami.
L'inizio della sessione di oggi alle Nazioni Unite è previsto alle 10, le 16 in Italia. La seduta è trasmessa in streaming sul terzo canale del webcast ONU.

martedì 10 aprile 2012

Can't find my way home


Oggi su facebook il mio amico Baga ha scritto che non riusciva a trovare la strada di casa e mi è subito venuta in mente Can't Find My Way Home, scritta nel 1969 (si, 43 anni fa!) da un giovanissimo Steve Winwood per i Blind Faith. Il pezzo è stupendo, secondo me una delle dieci canzoni più belle di sempre. Nel web si trova lo splendido originale e altre versioni memorabili dal vivo come questa di Winwood con Eric Clapton del 2007 oppure questa del 1972 di Bonnie Raitt con Lowell George del Little Feat alla chitarra. O magari questa del 1988 di Eric Clapton e Mark Knopfler. Tra i tanti che hanno inciso una cover anche Alison Krauss, Joe Cocker, Black Label Society, gli Styx. Tra le più recenti c'è quella meravigliosa di John Mayer con Brad Mehldau al piano, assieme sul palco dell'Hollywood Bowl il 23 agosto 2010.
Quella postata qui sopra invece è di House of Lords, uno dei gruppi del cosiddetto Arena Rock, genere che spopolava nei tardi anni '80. L'album era Sahara, del 1990, inciso per l'etichetta di Gene Simmons dei Kiss. Di certo non è la versione più preziosa, né la più intrigante. Ma dimostra come Can't Find My Way Home anche nella declinazione Glam Power Rock, con il rituale trionfo di schitarrate, phon e ventilatori per i capelli, resta una canzone superba.

Foto del Giorno 120410 #643

Soft Lobsters

lunedì 9 aprile 2012

L'atlante del cioccolato

La fine del lungo weekend di Pasqua è il momento ideale per parlare di cioccolato. Il Guardian lo fa con un delizioso (in tutti i sensi) planisfero realizzato modellando i continenti con cioccolata fusa spalmata su un foglio di carta oleata. Il risultato è notevole e i dati lo sono altrettanto. I cinque principali produttori di cacao sono Costa d'Avorio, Ghana, Indonesia, Nigeria e Camerun. I cinque maggiori importatori invece sono Olanda, Stati Uniti, Germania, Malesia e Belgio. L'Italia nella classifica è al decimo posto, dopo Singapore. Il nostro paese importa 84.200 tonnellate, un nono del cacao spedito in Olanda. Cosa fanno nei Paesi Bassi con tutto questo cacao? La mappa originale con i grafici è qui.

In chat con Ban Ki-moon


Domani il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sarà in diretta su Google+ assieme a David Drummond di Google. Risponderà alle domande di ragazzi tra i 18 e i 30 anni di Africa, Asia, Medio Oriente, Europa, Nord e Sud America. L'appuntamento è per le 15:30 di New York, le 21:30 in Italia, sulla pagina ufficiale delle Nazioni Unite.

domenica 8 aprile 2012

Foto del Giorno 120408 #642

Quincy Market, Boston

Software sostenibile

Il sito di news ambientali Earth Times offre la possibilità di scaricare gratuitamente un programma che riduce il consumo di energia dei PC fino al trenta per cento. Secondo le ultime stime il 5% delle emissioni globali di CO2 deriva dall'informatica. Il software analizza il computer e automaticamente mette in pratica alcuni accorgimenti per ridurre i consumi, fino allo spegnimento automatico se noi dimentichiamo di farlo.
Il programma si chiama e+Green e come detto è completamente gratuito, finanziato dalla pubblicità. Non particolarmente invasiva: un massimo di quattro brevi filmati al giorno che promuovono aziende rigorosamente selezionate secondo criteri di ecologia, etica e solidarietà. Il programma può essere scaricato a questo link.

sabato 7 aprile 2012

Foto del Giorno 120407 #641

Cape Neddock, Maine

Quei ragazzi che non lavorano

Leggendo con attenzione i dati Eurostat sulla disoccupazione in Europa le cifre che fanno più riflettere sono quelle riferite ai giovani. La media europea di disoccupazione giovanile a febbraio 2012 era il 22.4%, ma stavolta il dato medio è davvero solo statistica. In Grecia e Spagna solo la metà degli under 25 che cerca lavoro lo trova. All'altra estremità della classifica ci sono Germania (8.2%), Austria (8.3%) e Olanda (9.4%). L'Italia è al 31.9%, sesto dato peggiore dopo le già citate Spagna e Grecia, Portogallo, Slovacchia e Bulgaria.

mercoledì 4 aprile 2012

C'è sempre qualcuno che paga

Per certe persone, soprattutto per certi politici, c'è sempre qualcuno che paga. Ti paga il caffè, una cena, le cravatte di Marinella, una vasca da bagno piena di cozze pelose, la vacanza all'Argentario, una o più escort servite a domicilio. Qualcuno che paga la campagna elettorale di tuo figlio, la laurea del tuo amichetto o la Porsche Panamera che hai in garage. Qualcuno che paga la ristrutturazione di casa tua o che addirittura casa tua te la compra, senza che tu ne sappia nulla.
Quando Umberto Bossi dichiara all'ANSA: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa. Io non so nulla di questa cose" dimostra il teorema appena esposto. Che ne sa lui di chi salda le fatture per rimettere a posto casa sua? L'importante è che i soldi non debba tirarli fuori lui, che infatti "non sa nulla di queste cose". Tanto c'è sempre qualcuno che paga.

martedì 3 aprile 2012

Francobolli speciali


In occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo le Nazioni Unite hanno emesso francobolli disegnati da artisti affetti da autismo. Alcuni sono molto belli. Gli otto disegni (sei francobolli e due buste primo giorno) e le biografie degli artisti che li hanno creati sono qui.

Figuraccia dell'Europa

Il Green Climate Fund è una delle cose più concrete delle ultime conferenze ONU sul Clima. Concepito ed approvato nel 2010 alla COP16 di Cancun, è stato poi regolato alla COP17 di Durban lo scorso dicembre. A regime, nel 2020 il fondo dovrà erogare ai paesi in via di sviluppo 100 miliardi di dollari l'anno per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici. Il consiglio direttivo del Fondo deve essere composto da 24 nazioni, dodici paesi in via di sviluppo e dodici OCSE. Il primo incontro del consiglio direttivo è in programma per il 25-27 aprile.
Da accordi non scritti l'Unione Europea e la Svizzera avrebbero diritto a sette dei dodici posti dei paesi sviluppati. Tredici paesi europei hanno chiesto di avere un seggio permanente. La presidenza di turno della Danimarca ha proposto tre seggi permanenti per Germania, Francia e Gran Bretagna, che avrebbero diritto ad altri tre seggi a rotazione con le nazioni minori. L'Italia si sarebbe opposta. Secondo indiscrezioni anche la Polonia, con il sostegno di Ungheria e Cekia, avrebbe chiesto a sua volta un seggio permanente, minacciando in alternativa di proporsi come singola nazione.
Insomma, un pasticcio. Le candidature UE dovevano essere definite entro il 31 marzo, ma la scadenza è stata superata senza raggiungere un accordo. Adesso le singole nazioni si faranno avanti da sole, sla una soluzione concertata.
Entro dicembre dovrà essere decisa anche la sede permanente del Green Climate Fund. Si sono candidate Germania, Svizzera, Corea del Sud e Messico.

lunedì 2 aprile 2012

Ma ci vorrebbe un miracolo


IL TALENTO DELLE DONNE - Ivano Fossati from Bruno Malasomma VIDEOBOXCLIP on Vimeo.

Un Fossati molto ispirato, davvero luccicante. Era il 1998. Nessuna parola, nessun accordo è lì per caso. Forse la mia preferita in assoluto. Bello anche il video di Bruno Malasomma.

I leader verso Rio+20

Il Vicesegretario Generale delle Nazioni Unite Sha Zukang ha annunciato che 127 capi di stato avrebbero confermato la loro presenza e sono attesi alla conferenza di Rio+20 del prossimo giugno. Il numero è già superiore a quello delle conferenze di Rio de Janeiro 1992 e Johannesburg 2002.

Quando Clini tifava per il nucleare

Il ministro Passera e il presidente ENEL Colombo si lanciano in spericolate dichiarazioni sul costo delle bollette, sostenendo che l'alto prezzo pagato sarebbe colpa degli incentivi alle energie rinnovabili, che in realtà in bolletta influiscono per il 10%. Il ministro dell'ambiente Clini risponde subito e, per fortuna, difende  il ruolo del fotovoltaico, dell'eolico e delle altre fonti rinnovabili in Italia. Le posizioni di Clini sono apprezzate in tutte le repliche provenienti dal mondo ambientalista.
In una intervista rilasciata ad Antonio Cianciullo e pubblicata ieri su Repubblica il ministro dell'ambiente dice tra l'altro che "Il mercato è saturo e non oso pensare a cosa sarebbe successo se fosse andato in porto il progetto di costruire centrali nucleari per aggiungere un altro 25 per cento di produzione elettrica".
Dichiarazioni scontate? Non proprio. Clini, che prima di diventare ministro è stato per venti anni direttore del ministero dell'ambiente, nel pieno del deliro nucleare di Prestigiacomo, Scajola & Co. era perfettamente allineato con la strategia atomica del governo della destra. La rete non perdona e non dimentica e sul web è ancora disponibile una presentazione dell'allora direttore Clini dal titolo Verso la Strategia Nucleare dell'Italia - Produzione di energia elettrica da centrali nucleari: gli aspetti ambientasli e l'esperienza francese. Era il 22 settembre 2010, solo un anno e mezzo fa, e Clini nel suo intervento sosteneva tra l'altro che "il nucleare è una questione urgente e strategica per l'Europa" (...), "contribuisce in modo significativo alla sicurezza energetica dell'Europa" (...) e che "la ripresa del nucleare in Italia può dare una scossa a tutta l'Europa" (cfr. slide n. 4).
Poi, per fortuna, quando si diventa ministri ci si chiarisce le idee. Almeno cosi sembra.