lunedì 31 marzo 2014

Voglio conoscere i creativi della Lista Tsipras

Chi sono i creativi che ricattano i garanti della Lista Tsipras e li costringono ad utilizzare i loro progetti? E, se non sono ricattatori, chi li ha ingaggiati e chi concede l'imprimatur alle loro "creazioni"? Quando ho visto nella pagina facebook di Paolo Ferrero il banner qui a sinistra ho pensato ad uno scherzo, invece purtroppo è autentico. Poi Ferrero ne ha pubblicato un altro dove l'ignaro greco diventa un antiallergenico. Divertenti? Sarà. Lo slogan rosso che più rosso non si può sembra coniato da qualcuno che Tsipras lo odia e vuole dipingerlo in modo affatto attraente.
Ora è arrivato anche il primo spot video (sotto). Non è esattamente uno spot, visto che dura più di quattro minuti. Diciamo che è un corto in cui un elettore pentito del PD viene psicanalizzato da una strizzacervelli fan di Tsipras. Rovistando tra i commenti leggo che gli autori sarebbero Francesca Fornario e Simone Salis, quelli della short lived striscia satirica di La7 Marxisti Tendenza Groucho. A me non sembra granché neppure questo, ma ovviamente sono di parte.


Ipse dixit Bobo Giachetti


Non m'ama (e in più il giardino è rovinato)

Presentato oggi il V Report IPCC sul clima globale

Oggi a Yokohama l'IPCC ha presentato il suo rapporto 2014 sui Cambiamenti Climatici dal titolo Climate Change: Impacts, Adaption and Vulnerability redatto da 309 autori di 70 nazioni con il contributo di altri 436 esperti, per un totale di oltre dodicimila riferimenti scientifici. quello presentato oggi è il quinto rapporto dell'IPCC, la struttura scientifica istituita nel 1988 dalle Nazioni Unite sul tema dei Cambiamenti Climatici, di cui fanno parte 195 paesi. Questo nuovo report, il primo pubblicato dal 2007, non porta buone notizie. Le previsioni peggiori riguardano lo scioglimento della calotta artica, gli eventi metereologici estreni comprese le onde di calore, la morte delle barriere coralline, la migrazione delle specie marine verso le zone polari, l'aumento dell'erosione costiera dovuta al livello crescente dei mari. Lo sacioglimento del permafrost artico porterà alla decomposizione di materiale organico congelato da millenni, producendo altri gas serra e quindi aumentando ulteriormente il riscaldamento globale. Anche le riserve di acqua e cibo potranno essere a rischio, con gravi conseguenze per i paesi più poveri. Secondo una stima della Banca Mondiale serviranno 100 miliardi di dolari l'anno per fare fronte all'emergenza. Questo dato economico è stato incluso nel report completo di 2500 pagine, ma eliminato in extremis dalla sintesi di 48 pagine destinata ai leader politici, sembra su insistenza degli Stati Uniti e di altri paesi sviluppati (inegoziati si svolgono a porte chiuse). Qualcuno ha notato che la parola rischio si ripete oltre 5000 volte nel testo del Report.
Secondo Simon Jenkins del Guardian questo report è "una transizione dall'allarmismo all'adattamento", scardinando decenni di dogmatismo e ortodossia. L'IPCC avverte che nessuna nazione e nessun settore economico sarà immune dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Da questa nozione occore partire con politiche trasversali dalla scala globale alla dimensione locale, in fretta.

Cycling in New York

domenica 30 marzo 2014

sabato 29 marzo 2014

L'aria inquinata uccide sette milioni di persone l'anno

Secondo un rapporto pubblicato martedì scorso da WHO-OMS ogni anno oltre sette milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell'inquinamento atmosferico. Tra questi quasi seicentomila bambini. Quello che noi occidentali non riusciamo a capire è che la maggior parte di questi decessi (il 61% circa) sono causati dall'inquinamento dell'aria domestica, particolarmente nel sud est asiatico e nell'area del pacifico. L'inquinamento domestico è causato dalle cucine a legna e carbone, ancora molto diffuse nei paesi in via di sviluppo, e il prezzo più caro lo pagano donne e bambini che passano più tempo a casa.
L'inqinamento atmosferico ha invece una diffusione più uniforme nel pèianeta. WHO ha annunciato che entro l'anno pubblicherà i dati della qualità dell'area di 1600 città. Secondo i dati WHO anche in Europa la presenza di polveri sottili e altri agenti inquinanti riduce in media di un anno l'aspettativa di vita.

Earth Hour


venerdì 28 marzo 2014

Il triste epilogo dei Verdi italiani



A quanto scrive il portavoce nazionale Angelo Bonelli i Verdi sarebbero intenzionati a presentare una propria lista alle elezioni europee, assieme a Green Italia. Per presentare una lista alle Europee occorrono tremila firme in ogni regione, pena l'esclusione dall'intera circoscrizione. Per essere eletti è necessario superare la soglia di sbarramento del 4%. I Verdi nel territorio sono spariti, Green Italia dal canto suo non c'è mai stata. Non credo riusciranno a presentare liste, ma se anche trovassero le firme l'ipotesi 4% è lunare: in tutti i sondaggi i Verdi sono sotto l'uno per cento. Cui prodest? Davvero difficile cercare una spiegazione. Tra l'altro questa ipotesi rischia di mettere una pietra tombale anche sulla lista Tsipras, che spera di pescare qualche voto nel mondo ambientalista.
I Verdi intanto, per confondere ancora più le idee, hanno pensato bene di candidare un reazionario isterico come Vittorio Sgarbi a sindaco di Urbino. Che triste fine per un movimento nato sotto nobilissimi principi. Che Alex Langer li perdoni.

I dati imbarazzanti del referendum separatista in Veneto

Il Corriere del Veneto ha deciso di iniziare una campagna di smentita sui dati del referendum indipendentista svolto in Veneto la scorsa settimana. Diciamo la verità, quando si è letto di due milioni e trecentomila elettori non ci ha creduto proprio nessuno. Un referendum consultivo, senza valore legale e via web svolto con un bacino potenziale di tre milioni e trecentomila elettori non può attirare poco meno degli elettori che sono andati ai seggi lo scorso anno alle politiche (allora furono due milioni e seicentomila).
Il giornale ha analizzato i dati di tre tra i maggiori counter di accessi web, scoprendo che nei sei giorni del referendum la media è stata di circa 22.500 accessi quotidiani. Sempre una bella cifra, intendiamoci, ma molto lontana da quanto comunicato dagli organizzatori. Interessante anche che abbia votato molta più gente a Santiago del Cile piuttosto che a Verona, Vicenza e Venezia messe assieme. E che gli elettori di Schio (40.000) siano quanti quelli di Verona (265.000). E che il server che raccoglieva i voti era basato in Islanda. Alchimie del web e torbida comunicazione.

giovedì 27 marzo 2014

Il partito di internet (agli antipodi)

Kim Schmitz, che da qualche anno si fa chiamare Kim Dotcom, ha annunciato ieri in Nuova Zelanda la nascita di un Internet Party che si candiderà alle elezioni in autunno. Kim Dotcom (due metri per 130 chili) è incriminato dalla giustizia USA per avere eluso diritti d'autore con il sito Megaupload, da lui fondato. Gli americani lo considerano uno dei principali pirati informatici del pianeta.
All'Internet Party ci si iscrive con una app per smartphone, pagando poco meno di un Euro. Il partito promette "una società aperta, equa. libera, connessa e innovativa". Nel programma connessioni ad alta velocità alla metà dei costi attuali, posti di lavoro high-tech, protezione della privacy, l'introduzione in Nuova Zelanda di una moneta digitale stile Bitcoin. Sulla pagina twitter il partito ha pubblicato i risultati di un sondaggio che lo quota al 17%.


Prospettive aeree

Alex MacLean scatta da 30 anni foto dal suo Cessna 182. Le immagini sono esposte in questi giorni nella mostra Aerial Perspectives nella galleria londinese Beetles and Huxley.


Mind your step


Coffee, anyone?

Da dove viene e come è fatto il caffè che è nella nostra tazza? Ce lo racconta una bella infographic interattiva di Bizbrain, da scorrere verso il basso.

Brought to you by:BizBrain.org | Open in a New Window

Stamattina in Vaticano


Song of the Day


March Hare di Whistlejacket. La regia video è di Amelia S Hassard.

mercoledì 26 marzo 2014

Decide la rete, ma con la penale per chi sgarra

Il comunicato politico numero cinquantaquattro pubblicato oggi da Grillo chiarisce che Beppe Grillo è "capo politico del MoVimento 5 Stelle e suo rappresentante". Altro che portavoce, o megafono. E siccome nel M5S non esistono processi democratici di selezione della classe dirigente, Grillo si è autonominato.
Nello stesso comunicato ci fa sapere che le candidature grilliste per le elezioni europee saranno decise "dalla rete". Qualcuno ha fatto notare che in Italia alla rete internet sono collegate 39 milioni di persone e gli aventi diritto di voto ai referendum grillisti sono solo sessantamila, ma fa lo stesso. Una rete piccolina, a due piazze, come quella qui sopra.
Gli eletti che dovessero contravvenire al codice di comportamento grillista saranno obbbligati a dimettersi. Nel caso non lo facessero dovrebbero pagare una penale di 250mila Euro. Clausola piuttosto opinabile, visto che il voto alle europee è deciso dalle preferenze personali. Gli eletti sono stati scelti nominalmente e privarli della libertà di coscienza non sembra un principio democratico.
Il codice di comportamento per i candidati chiarisce anche che "Laddove si manifestasse la possibilità di costituire in seno al Parlamento europeo un gruppo politico con deputati di altri Paesi europei che condividano i valori fondamentali del MoVimento 5 Stelle verrá fatto su proposta di Beppe Grillo, in qualità di capo politico del M5S, e ratificata tramite votazione in Rete da parte degli iscritti al M5S." Quindi decide il comico sovrappeso e la rete (sempre quella qui sopra) si limita a una "ratifica".
Niente è lasciato al caso: il codice precisa anche che "Ogni deputato si impegna a prescegliere e designare due dei predetti assistenti di propria competenza fra i soggetti indicati come componenti del “gruppo di comunicazione M5S” da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio." Quindi Grillo e Casaleggio sono gli unici ad avere il potere di nominare i portaborse degli europarlamentari grillisti.
Tutto questo fa sorridere e lascia impietriti, allo stesso tempo. Altro che democrazia dal basso, questa è dittatura apicale.

Foto del Giorno 140326 #740

Garibaldi, il mercato, il crocifisso: Italia

Michelle e le ragazze con i panda a Chengdu


Rassegna Stampa Elezioni Europee

In fin dei conti un po' di esperienza di istituzioni e reti europee ce l'ho...

lunedì 24 marzo 2014

Il Pritzker Prize alle architetture di carta di Shigeru Ban

Il Pritzker Price 2014 è stato assegnato al giapponese Shigeru Ban (56). Una scelta interessante, che premia un progettista vocato alla leggerezza, alle architetture temporanee, ai materiali naturali. Molti dei progetti memorabili di Shigeru Ban sono dedidati a strutture di ricovero per le popolazioni vittime di disastri naturali come in Rwanda, Turchia, India, Cina, Haiti e Giappone.
"Fino a quando la gente è contenta di utilizzare quello che costruisco, sono felice" è la mia citazione preferita di Shigeru Ban. Nella foto l'auditorium di carta realizzato a L'Aquila nel 2011.

Coma mai non siamo in otto?


Se il servizio è gratis il prodotto sei tu

Bellissima infografica su come i social network si arricchiscono alle nostre spalle (via Bizbrain).




Un omicidio, 529 condannati a morte

Un giudice di Minya, città a nord del Cairo nella valle del Nilo, ha proposto la condanna a morte per 529 Fratelli Musulmani con l'accusa di avere ucciso un poliziotto e tentato di assassinarne altri due nei disordini successivi alla destituzione del presidente Morsi, nell'agosto 2013. Spetterà ora al Grand Mufti Shawqj Allam esprimersi in merito.
Grand Mufti Shawqy Allam
Grand Mufti Shawqy Allam
Grand Mufti Shawqy Allam
Grand Mufti Shawqy Allam
Grand Mufti Shawqy Allam

Foto del Giorno 140324 #739


Talpa

sabato 22 marzo 2014

Anni '20, The Roaring Twenties

L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio

World Water Day

Oggi si celebra #WorldWaterDay, la Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993. L'edizione di quest'anno è dedicata alle relazioni tra acqua ed energia, spiegate molto bene nell'infografica qui sotto diffusa da UNESCO. Energia e acqua sono strettamente correlate, a cominciare dall'8% di energia del pianeta che serve per il pompaggio, il trattamento e la distribuzione dell'acqua. E malgrado questo nel pianeta ci sono ancora 800 milioni di persone che non dispongono di acqua potabile e due miliardi e mezzo che vivono senza rete fognaria. Ogni anno 6-98 milioni di persone muoiono per malattie legate all'acqua. Ogni giorno beviamo dai due ai quattro litri d'acqua, ma consumiamo 2000-5000 litri di "acqua virtuale" con cui è stato prodotto il nostro cibo. Per una mela ne servono 70 litri, per una bistecca più di duemila.


Lavoro, felicità e weekend

venerdì 21 marzo 2014

Sgarbi no, grazie

La notizia non è che Sgarbi si candidi a qualcosa. Si è sempre candidato a tutto, da Milano alla Sicilia, passando purtroppo spesso per le Marche. Il punto è che il partito dei Verdi, con una storia di grande spessore politico e una tradizione di nobile etica, accetti la candidatura a sindaco di Urbino di un reazionario facinoroso ed egocentrico. Sarà l'epitaffio di quello che resta dell'arcipelago verde italiano, purtroppo.

Miracolo!

Ieri in un talent show di RAI 2 si è presentata una suora ed ha cantato bene, con grande stupore degli astanti. Così anche Il Fatto, in piena crisi mistica, scrive che "il miracolo si è compiuto". Siamo e resteremo un paese confessionale, a cominciare da Travaglio e Padellaro. Amen. #maperfavore


Fabrizio Bracconeri, l'astro nascente della politica italiana


Mettetelo pure, ma questa volta il nome Renzi non serve

Stamattina in un programma TV il vicepresidente PD e mio amico Matteo Ricci ha proposto di inserire nel simbolo del PD il nome del segretario (e premier) Renzi, come fece a suo tempo Veltroni. Da alcuni, soprattutto dai giapponesi bersaniani come Geloni e Di Traglia, sono subito partiti gli strali. Perché mettere il nome nel simbolo sarebbe fare "come Berlusconi". La stampa di destra irride l'idea, ma anche alcuni soloni che si collocano a sinistra hanno subito dissentito. Emanuele Conegliano su Globalist scrive che "per i resti di quella che un tempo è stata la sinistra italiana significherebbe la definitiva berlusconizzazione."
Credo che ormai il nome di Renzi nel simbolo del PD non sia importante. Per l'Italia oggi Renzi è il PD, con buona pace dei pochi rosicanti detrattori. Non c'è bisogno di ribadire una percezione condivisa. Ma che scrivere il nome del leader sia segno di "berlusconizzazione" è una idiozia. Vendola ha sempre messo il suo nome nel simbolo di Sel senza battere ciglio, come ha fatto Di Pietro. E nel simbolo della lista "alternativa" di sinistra per le europee campeggia il nome di Tsipras. Berlusconizzati anche loro? #maperfavore
Peraltro, a quanto riportano le agenzie, Matteo Renzi ha già smentito.


Un pappagallo con le braccia

Dopo un mese di studio e quattro ore di lavoro di pennello Johannes Stötter ha trasformato una modella in un pappagallo ara. L'ultimo di una serie di fantastici lavori.


La Giornata Mondiale della Sindrome di Down


Oggi è la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, che si celebra dal 2006 e dal dicembre 2011 è stata riconosciuta anche dalle Nazioni Unite. La data scelta non è casuale: il 21imo giorno del terzo mese ricorda la triplicazione del 21imo cromosomo che è la causa della malattia. Il tema di quest'anno è "Salute e benessere: accesso e parità per tutti".
In Europa nascono ogni anno novemila bambini Down. Nel mondo si stima ne nascano 220.000 l'anno. Oggi nei paesi ricchi l'aspettativa di vita dei Down è raddoppiata rispetto al 1970. Questo video è bellissimo ed è molto difficile trattenere l'emozione.

La GIF del giorno


giovedì 20 marzo 2014

#HAPPYDAY Paris


#HAPPYDAY Napoli


#HAPPYDAY Catania


La Primavera secondo Haribo


Pharrell Williams e #HAPPYDAY


Per celebrare la Giornata Mondiale della Felicita la UN Foundation ha fatto squadra con Pharrell Williams (e chi altro?) chiedendo di postare video, foto e altro sul tema della felicità con l'hashtag #HAPPYDAY. Le migliori proposte vengono rilanciate sul sito 24hoursofhappiness.com a mezzogiorno di ogni fuso orario. Quella qui sopra viene dal Kuwait ed è stata pubblicata poco fa.
Quello sotto invece è il video ufficiale di Happy.

 

#HAPPYDAY, la Giornata Mondiale della Felicità

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Felicità, istituita dalle Nazioni Unite il 28 giugno 2012 per sottolineare l'importanza del benessere come obiettivo globale primario. La risoluzione ONU che istituisce la ricorrenza fa riferimento anche a "un approccio alla crescita economica più inclusivo, equo e bilanciato, che promuova lo sviluppo sostenibile, l'eliminazione della povertà, la felicità e il benessere per tutti".



martedì 18 marzo 2014

Il TAR riporta le crociere a San Marco

Accogliendo la richiesta di sospensiva di Venezia Terminal Passeggeri, di un gruppo di imprese portuali e dal Comitato Cruise Venice il TAR del Venerto ha deciso che le grandi navi da crociera potranno restare nel bacino di San Marco, almeno fino alla udienza di merito fissata per il 12 giugno. Una ordinanza della Capitaneria aveva disposto un limite al numero di navi per il 2014 e il divieto dal 2015 per quele con stazza superiore alle 96.000 tonnellate. Secondo il TAR le limitazioni devono essere subordinate "alla disponibilità di praticabili vie di navigazione alternative a quelle vietate, come individuate dall'Autorità marittima con proprio provvedimento".

La diagnosi è in un respiro

Toshiba ha presentato una macchina che analizza i gas contenuti nel respiro individuando la presenza di malattie. In trenta secondi un laser infrarosso analizza il respiro per scoprire se ci sono tracce di monossido di carbonio, acetaldeide, acetone e altri gas che possono essere indicatori di problemi di salute come diabete o malattie dell'apparato digerente. La macchina presentata ieri è un prototipo e il modello finale, che entrerà in produzione nel 2015, sarà in grado di individuare altri gas come metano e monossido di azoto.

Il nuovo film dei Muppets


Il trailer di Muppets Most Wanted che sara nelle sale in America venerdì.

lunedì 17 marzo 2014

Negoziati sul clima, a Bonn chiusura con moderato ottimismo

Avviare un  Contact Group che inizi la faticosa redazione del nuovo accordo globale sul clima da approvare a Parigi a fine 2015. Definire gli obiettivi nazionali entro la COP 20 di Lima del prossimo dicembre. Istituire tavoli tecnici di esperti sulle singole questioni. Continuare il lavoro nella prossima sessione di due settimane sempre a Bonn, dal 4 al 15 giugno. Utilizzare l'occasione del Climate Summit che il Segretario Generale ONU Ban Ki-moon convocherà il prossimo settembre, invitando  i capi di stato e i leader del settore privato. La Durban Platform, il programma operativo approvato alla COP 17 del 2011, prosegue tra molti ostacoli. Qui il comunicato stampa ufficiale.

Michelle e Kermit


E adesso immaginate Vendola che lo legge

L'Europa vuole norme più severe per il trattamento dati


Dopo lo scandalo delle intercettazioni della Nsa americana il Parlamento Europeo ha votato nuove regole sul trattamento dei dati personali, che intendono aggiornare le norme in vigore risalenti a 19 anni fa. Le imprese che non rispetteranno le regole potranno ricevere sanzioni fino a 100 milioni di Euro o il cinque per cento del fatturato globale (la Commissione aveva proposto sanzioni fino a 1 milione di euro o fino al 2% del fatturato mondiale annuo).
Per quanto riguarda internet le salvaguardie introdotte includono il diritto di cancellare i propri dati, nuove restrizioni sul profiling (tentativi di analizzare o prevenire il comportamento di una persona sul posto di lavoro, la situazione economica, la posizione, ecc.) e l'obbligo per le società di usare un linguaggio chiaro e semplice per le regole sulla privacy.
Ora le norme dovranno essere approvate dal Consiglio Europeo, per poi tornare al Parlamento dopo le elezioni.

sabato 15 marzo 2014

Song of the Day


Il nuovo singolo di Kings of Leon è Temple, dall'album Mechanical Bull. Un bel rock 'n' roll quadrato, senza fronzoli.

A Chicago forse c'è una nuova Obama. Però repubblicana.

Secondo alcuni Erika Harold potrebbe essere la nuova Barack Obama. Di certo sta cercando di seguirne le tracce. Come Obama, Harold (33) ha una famiglia multirazziale, una laurea in legge ad Harvard e vive a Chicago. Inoltre è una ex Miss America, titolo vinto nel 2003. Oggi è candidata per il seggio del Congresso nel 13° distretto dell'Illinois. rispetto a Barack Obama però c'è una differenza sostanziale: Erika Harold è repubblicana.
La campagna di Erika è cominiciata in sordina, la raccolta di fondi stenta a partire. L'avversario da battere è il membro uscente del Congresso Rodney Davis, che ad oggi ha raccolto otto volte i dollari che ha in cassa la Harold. Ma Erika ha ricevuto l'inaspettato endorsement del Chicago Tribune, il principale quotidiano locale. La scorsa settimana è salita sul podio di una convention di conservatori a Washington (CPAC 2014) per un breve discorso che ha colpito la platea. La ragazza ha carisma e capacità oratoria, proprio come Obama. Il suo modello politico è Condoleezza Rice, Segretario di Stato nel mandato presidenziale di George W. Bush.
La strada per Erika è ancora lunga. Dovra prima vincere la nomination repubblicana, sconfiggendo Davis e il terzo candidato Michael Firshing. Poi confrontarsi con il candidato democratico, che uscirà dalla competizione tra David Green, George Gollin e Ann Callis. Le primarie per ambedue i partiti si svolgeranno martedì prossimo 18 marzo.


mercoledì 12 marzo 2014

A Bonn sono ripresi i negoziati sul clima

Sono iniziati lunedì scorso a Bonn i lavori della quarta sessione dell'ADP (Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action), il tavolo negoziale che ha il compito di definire la bozza di accordo globale sul clima. L'obiettivo è quello di completare la prima stesura per presentare un draft alla COP 20 di Lima del prossimo dicembre. Augurandosi che si raggiunga un consenso, ci sarà ancora un anno per definire tutti i dettagli e approvare definitivamente il nuovo trattato alla COP 21 di Parigi a fine 2015. La sessione di Bonn affronterà anche la questione degli obiettivi nazionali, che ogni singolo stato è chiamato a definire entro l'anno.

Finalmente una bambola "normale"

)
L'idea di Nickolay Lamm è semplice: una bambola deve assomigliare alla bambina che ci gioca.Studiando i parametri medi del fisico di una ragazza di 19 anni ha costruito un modello matematico della bambola "normale". Lammily, come l'ha battezzata, non ha niente a che vedere con la filiforme Barbie: è una bella ragazza muscolosa, con un sedere rotondo e piedi normali, non disegnati per scarpe tacco 12 come quelli della povera Barbie.
Le bambole per i bambini sono modelli, e giocare con una che ha delle forme e proporzioni normali è certamente più sano. Provare ad assomigliare a Barbie è impossibile (o quasi, perché l'ucraina Valeria Lukyanova nel tentativo sta sprecando la vita).
Per realizzare il progetto Lamm ha scelto il crowdfunding con Kickstarter, dove ha aperto una pagina il 5 marzo. Si era posto come obiettivo quello di raccogliere 95.000 dollari, ne ha ricevuti più di centomila in un giorno. E ad oggi è arrivato a quattrocentomila. Il progetto Lammily è partito, c'è un prototipo già realizzato e la produzione industriale inizierà in autunno. La bambola è anche molto ben fatta, con gomiti, polsi, ginocchia e caviglie snodate. Si può prenotare la prima edizione prevista per novembre, che non sarà in vendita nei negozi, al costo di 25 dollari. Quasi ottomila persone lo hanno già fatto.


martedì 11 marzo 2014

Quel miliardo dello Stato ai sindacati

Oggi Il Messaggero dedica pagina due e tre a un dossier sul rapporto stato-sindacati. Rapporto fondamentalmente economico: secondo stime attendibili un miliardo di fondi statali finiscono ai sindacati. Sono duemila miliardi delle "care vecchie lire", come dice Berlù. Perché dobbiamo parlare di "stime attendibili"? Perche i sindacati non sono tenuti a pubblicare i propri bilanci, anche se li richiedono a gran voce a enti, istituzioni e amministratori. Tra le entrate sindacali 430 milioni dovrebbero provenire da patronati, altri 170 dalle convenzioni con i caf, a cui si aggiungono 26 Euro per ogni 730 compilato Poi ci sono i distacchi sindacali, cioè il personale degli enti che non lavora perché impegnato con il sindacato, altri 113 milioni (nel privato non funziona così). E tante altre voci a sommare. Sarebbe urgente e necessario avere trasparenza su queste cifre, cari Camusso, Bonanni e Angeletti.

Fukushima tre anni dopo

Sono passati tre anni dall'incidente nucleare di Fukushima e inevitabilmente le cronache ne parlano sempre meno. In realtà la situazione è ancora di gravissima crisi. L'impianto, malgrado una serie infinita di interventi tampone da parte del gestore Tepco, non è in sicurezza e continua a disperdere materiale radioattivo. Le bonifiche dei territori contaminati sono costosissime e procedono con grande lentezza. Decine di migliaia di abitanti sono ancora lontani dalle proprie case, dove molti di loro non torneranno mai.
Greenpeace ha realizzato un video agghiacciante.


lunedì 10 marzo 2014

Godzilla, un classico da 60 anni


A maggio uscira in America il nuovo film di Godzilla. Nel frattempo qualcuno ha stilato la classifica dei 29 film già realizzati con il mostro postatomico protagonista. Il mio preferito resta Godzilla vs. Mechagodzilla.

Mai più senza


Bottiglia spay per olio d'oliva di Misto, 9.99 dollari su Amazon USA.

Altro che Masterchef


In questi tempi di ossessione per i programmi TV di cucina la risposta migliore arriva dall'Olanda. Bart Van Olphen pubblica sulla pagina Instagram Bartsfishtales dei filmati di ricette di pesce. Che durano quanto serve, ovvero 15 secondi. Abbastanza, a giudicare dai 25.000 followers. Ha aperto anche una pagina facebook.

L'ignoranza arrogante di Beppe Grillo

E così Beppe Grillo cancellerà il Fiscal Compact, eliminando l'obbligo di ridurre progressivamente il rapporto deficit/PIL fino al 60%. Lo giura in un post pubblicato ieri sul famigerato blog. Il Fiscal Compact "consegnerebbe l'Italia alla miseria con tagli neppure immaginabili alla spesa sociale, dalla scuola alla sanità, e ucciderebbe ogni possibilità di ripresa." scrive il comico sovrappeso.
C'è un dettaglio da non trascurare, però: l'obbligo di riduzione del rapporto deficit/PIL non è parte del cosiddetto Fiscal Compact. Lo spiega con la consueta disarmante chiarezza Ernesto Maria Ruffini in un post appena pubblicato sul suo blog de L'Espresso. Il Fiscal Compact è istituito con il Regolamento Comunitario 1177/2011 dell'8 novembre 2011. I Regolamenti UE sono approvati dal Consiglio Europeo, ovvero l'assemblea dei capi di governo dei paesi membri, e poi ratificati dal Parlamento di Strasburgo. Ai tempi la presidenza di turno dell'Unione era polacca e il Consiglio presieduto da Vincent Rostowski. Nel Consiglio Europeo del 23-26 ottobre che approvò le misure  l'Italia era rappresentata dal premier Berlusconi (sotto, nell'occasione) e non da Monti, come invece scrive Grillo.
Un regolamento comunitario non può essere modificato da un singolo stato membro, ma solo su decisione dello stesso Consiglio Europeo o del Parlamento Europeo. Quindi Grillo non potrà cambiare un bel niente. L'unico modo per non rispettarlo sarebbe uscire dalla UE.
In conclusione, Grillo scrive stupidaggini prive di senso, che i grillisti ripetono a vanvera. Visto che lo scorso anno il M5S è stato votato quasi da un italiano adulto su cinque, potrebbe trovare qualche consigliere esperto in legislazione europea e politica economica. Farebbe qualche figuraccia in meno.

domenica 9 marzo 2014

Il restyling del sito del Corriere

Qualche giorno fa il sito del Corriere della Sera è stato a lungo offline per un restyling. Il risultato è questo: la homepage è dominata da un grande banner pubblicitario e le notizie sono ridotte a titoli, spesso senza neppure un catenaccio Le foto sono grandi. I titoli sono scritti a volte con dei caratteri a bastone, senza grazie. In generale quella del Corriere è una scelta grafica molto pop, da lettura frugale e veloce, concepita probabilmente per ottimizzare la versione su smartphone e tablet più che quella su PC. La pubblicità poi è particolarmente invasiva perché il banner a tutta larghezza è piazzato sotto la testata e non sopra, come fa ad esempio Repubblica. L'unico grande giornale che ricordo con un banner sotto la testata è Le Monde. Aprendo la homepage del Corriere in pratica si vedono solo la testata e la pubblicità (per includere i titoli nello screenshot qui sopra ho dovuto aprire la pagina a schermo intero e tagliare in alto le righe dell'indice e delle edizioni locali sopra la testata). Di fronte a questi "nuovi" giornali on line continuo a preferire la classica versione di testate come il New York Times, piene di titoli, occhielli, riassunti e caratteri e immagini sono di dimensioni più ridotte.


sabato 8 marzo 2014

Nuova guerra fredda? La Russia non se la può permettere

La Russia potrebbe davvero scatenare un conflitto in Crimea? O innescare una nuova guerra fredda? Assolutamente no, secondo il New York Times. Secondo il quotidiano chi paragona l'intervento in Crimea alle invasioni dell'Ungheria nel 1956 e della Cecoslovacchia nel 1968 dimentica un elemento cruciale: la Russia oggi ha un mercato finanziario, una borsa. E lunedì scorso la borsa di Mosca ha riaperto perdendo il 12 per cento, ovvero circa 45 miliardi di Euro. Il rublo è andato a picco, costringendo la banca centrale russa ad aumentare il tasso di interesse di un punto e mezzo nel tentativo di difendere la valuta. Martedì, quando Putin ha dichiarato di non giudicare necessario un intervento militare in Crimea, i mercati hanno avuto un rimbalzo positivo del sei per cento.
Il mercato reagisce puntualmente alle incertezze e ai rischi della geopolitica. Questo vale ancora di più per la Russia, dove le grandi compagnie hanno quasi tutte una partecipazione azionaria dello stesso stato. Gazprom ad esempio, la prima compagnia russa per capitalizzazione, è quotata alla borsa di Londra ma ha uno share del governo che supera il 50%. Mentre la maggioranza degli azionisti privati di Gazprom sono americani. Il gigante minerario Glencore Xstrata, altro colosso finanziario russo, ha un fatturato che supera il PIL dell'Ucraina. Instabilità e minacce di guerra mettono a rischio i profitti di queste e altre compagnie partecipate dal governo russo, come scrive anche Reuters.
Da quando Gorbachov creò la borsa russa, nel 1990, l'economia del paese è cambiata radicalmente. E oggi è legata a doppio filo alle esportazioni: la metà sono verso l'Europa e tre quarti di queste consistono in petrolio e gas. L'Europa è un mercato troppo importante per la Russia, malgrado le sparate di Putin.
Il New York Times fa anche notare che ai tempi della guerra fredda nella Russia comunista non c'erano miliardari. Oggi secondo Forbes sono 111, il terzo dato dopo USA e Cina. Oligarchi e ricconi che hanno capitalizzato investendo in Europa e Usa e sarebbero i primi ad essere colpiti dalle sanzioni economiche minacciate da Obama e dall'Unione Europea.
L'articolo del NYT ricorda anche che non esiste più una contrapposizione ideologica tra capitalismo e marxismo, come ai tempi della guerra fredda. Oggi c'è solo Putin che rifiuta di considerare l'occidente come un modello, cercando di mantenere la leadership di una alternativa congregazione euro-asiatica. E forse la minaccia di perdere l'Ucraina, parte importante di questo disegno, potrebbe avere causato le reazioni scomposte della Russia e l'avvio di una crisi che per Mosca non può avere sviluppi positivi.

venerdì 7 marzo 2014

Sul palco del congresso del PPE oggi c'era Bono


A Dublino si sta svolgendo il congresso del Partito Popolare Europeo e il guest speaker di oggi è stato Bono. Il leader degli U2, invitato da Taoiseach Enda Kenny, leader di Fine Gael, ha parlato a José Manuel Barroso, Angela Merkel e agli altri delegati per circa venti minuti. Al centro dell'intervento la mancata trasparenza nelle transazioni finanziarie internazionali, che Bono combatte come attivista della Campagna ONE contro la povertà e la prevenzione delle malattie in Africa.
Ah sì, ha parlato anche Angelino Alfano. Un intervento in italiano di circa otto minuti.

Alto giornalismo e fact checking

Per fortuna esiste gente come Paolo Attivissimo. Ieri tutte le testate hanno pubblicato coccodrilli per Manlio Sgalambro. Ma evidentemente nelle redazioni i conoscitori del filosofo-paroliere devono scarseggiare, così in molti sono ricorsi al classico "copia e incolla" da Wikipedia. Un simpaticone però deve avere aggiunto qualche frase esilarante alla pagina su Sgalambro dell'enciclopedia online, descrivendolo come autore di testi di canzoni per bambini. Ci sono cascati in molti, compresi il Corriere della Sera e La Repubblica. Paolo Attivissimo ha raccolto screenshot e link su un post magistrale del suo blog il Disinformatico.
Qui sotto lo screenshot del Corriere dove è scritto: È morto Manlio Sgalambro, il filosofo di Battiato - Il paroliere, scrittore e poeta aveva scritto anche i testi di famose canzoni per bambini come «Madama Dorè» e «Fra Martino campanaro».