giovedì 30 aprile 2020

Coronavirus: nel 2020 le emissioni di CO2 in calo dell'8%

Oggi l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) ha diffuso la Global Energy Review 2020. La domanda globale di energia nel 2020 calerà del sei per cento, un decremento che non si registrava dai tempi della seconda guerra mondiale, sette volte il calo registrato con la crisi finanziaria del 2008 (grafico sotto).
Il mercato globale dell'energia in tempi di Coronavirus registra un calo drastico del carbone (-8%) e del gas (-5%) e un forte incremento percentuale delle energie rinnovabili, che quest'anno raggiungeranno il 40% della produzione totale. Anche la domanda di petrolio è in calo del 9 per cento.
Il risultato del calo della domanda di energia si traduce in una riduzione dell'8 per cento delle emissioni di CO2, che torneranno ai livelli del 2010 con il calo più vistoso mai registrato (grafico sopra). In numeri assoluti sono 30.6 miliardi di tonnellate di CO2 in meno rispetto al 2019.
Un calo delle emissioni dell'8 per cento su bae annuale corrisponde più o meno a quanto necessario per mantenere il riscaldamento globale sotto il tetto di 1.5°C al 2100.


La moto da distanziamento sociale

Come rispettare le distanze in moto in tempi di Coronavirus? Partha Sala, un meccanico di Agartala nello stato indiano del Tripura, ha costruito un veicolo a due ruote che rispetta le indicazioni anti contagio. Ha preso una vecchia moto, ha rimosso il motore, l'ha tagliata in due e ha aggiunto delle barre di un metro per distanziare i passeggeri. La moto ha trazione elettrica, fa i 40 Kmh e ha 80 km di autonomia.


martedì 28 aprile 2020

Una Ripresa Verde per il dopo Coronavirus

Kristalina Georgieva, direttore del Fondo Monetario, ha appena pubblicato un tweet dove indica le priorità per attuare una Green Recovery nel dopo Coronavirus.
1. Promuovere gli investimenti verdi
2. Cancellare i sussidi ai combustibili fossili e introdurre una tassa sulle emissioni di CO2
3. Attuare investimenti che promuovano lavori verdi e un futuro più sostenibile

lunedì 27 aprile 2020

I dati dell'Europa sui richiedenti asilo

Eurostat ha diffuso oggi i dati 2019 sui migranti che hanno richiesto asilo in Europa. Le domande accolte sono 295.800, il sei per cento in meno rispetto ai 316.200 del 2018. Il gruppo più numeroso resta quello degli esuli siriani, che sono 78.600 (27% del totale). Seguono afghani e venezuelani. La gran parte dei siriani ha chiesto asilo in Germania  (56.100, il 71%). Il fenomeno del 2019 sono i venezuelani, che sono cresciuti di 40 volte rispetto all'anno precedente e hanno quasi tutti chiesto asilo in Spagna (35.300, ovvero il 94% del totale).
In termini assoluti la nazione che ha accolto più rifugiati è la Germania con 116.230. Seguono Francia (42.120), Spagna (38.125) e Italia 31.010). Se però si applica il rapporto del numero di rifugiati per milione di popolazione residente al primo posto c'è la Grecia (1735/milione) poi Austria (1550), Cipro (1500), Germania (1400), Svezia (1150), Lussemburgo (1090). L'Italia è solo al decimo posto con 515 rifugiati per milione di abitanti.
In Italia le prime tre nazioni per numero di richieste accettate sono Nigeria (5870), Pakistan (3455) e Bangladesh (2230).


sabato 25 aprile 2020

La Malaria e il Coronavirus

Oggi è World Malaria Day, la giornata mondiale della malaria, che uccide 350.000 persone l'anno. Venti anni fa erano il doppio, circa 700.000. L'emergenza Coronavirus, se le poche le risorse sanitarie dei paesi africani saranno dirottate al contrasto del Covid-19, rischia di mettere in pericolo le misure di prevenzione contro la malaria. Secondo WHO-OMS la riduzione delle misure di contrasto della malaria potrebbero far raddoppiare i decessi. Il report completo è a questo link.

lunedì 20 aprile 2020

I'm Still Standing

Nella lunga notte di One World: Together At Home c'era anche Elton John, con questa I'm Still Standing eseguita dal giardino di casa.


sabato 18 aprile 2020

One World Together At Home

Stanotte nel mondo ci ritroveremo tutti assieme, ma a casa. Con Together At Home, un grande concerto virtuale trasmesso dai network di tutto il pianeta. L'evento è organizzato da Global Citizen con la collaborazione artistica di Lady Gaga e il patrocinio di WHO-OMS.
L'orario di inizio privilegia gli USA: alle 17 ora di Los Angeles e alle 20 ora di New York. In Italia saranno le due del mattino. Lo streaming sarà disponibile praticamente su tutte le piattaforme: Amazon Prime, Apple, Facebook (qui il link), Instagram, Tidal, Twitter, Yahoo e YouTube (ad esempio sul canale di WHO).
Il cast è sterminato, lo trovate nell'immagine qui sotto. Tra gli altri ci sono Annie Lennox, Eddie Vedder, Elton John, Paul McCartney, Stevie Wonder, Sheril Crow, John Legend. Gli ultimi ad aderire sono stati i Rolling Stones. E sì, c'è anche Zucchero. E - vabbè - Bocelli.

giovedì 16 aprile 2020

Coronavirus, in Europa vince la Grecia

La Grecia è uno dei paesi europei con i migliori dati sul Coronavirus. Secondo il rendiconto di John Hopkins University i casi sono 2207 e i morti 105 (in Italia siamo a 168.941 casi e 22.170 morti), in terapia intensiva ci sono solo 72 persone.
In termini demografici in Grecia i morti per Coronavirus sono 9.8 per milione di abitanti, in Italia 366.9, in Spagna 409.4. Il triste record europeo è stato raggiunto oggi dal Belgio, con 425 morti/milione.
La Grecia è in lockdown dal 23 marzo, con misure severe che vietano anche i movimenti tra le mille isole e la terraferma, esclusi i residenti, anche perché molte isole non hanno strutture sanitarie adeguate all'emergenza. Chiusi anche tutti i siti turistici e i musei. Domenica prossima si celebra la Pasqua ortodossa e non ci saranno riti religiosi aperti al pubblico. Il primo ministro conservatore Kyriakos Mitsotakis ha preso scelte risolute e il paese ha risposto bene. Il lockdown per ora è previsto fino al 27 aprile.
Resta l'incognita sul futuro dell'economia del paese, particolarmente sul settore del turismo che vale il 18% del PIL. Secondo le previsioni del FMI la Grecia è l'unico paese europeo che ha un outlook peggiore dell'Italia, con -10 per cento nel 2020.



mercoledì 15 aprile 2020

Quelle portaerei piene di militari infettati dal Coronavirus

Forse l'andamento reale della pandemia può trovare una lettura su quanto sta succedendo sulle navi da guerra. Sulla portaerei americana Roosevelt ci sono 589 contagiati da Coronavirus (uno è già morto) su un totale di 4.845. Sulla portaerei francese Charles De Gaulle i positivi sono 668, su 1700 imbarcati.

Coronavirus e 5G

No, il 5G non diffonde il Coronavirus. Ma WHO-OMS ha dovuto metterlo per iscritto, segno che siamo messi davvero male.


Aspettando Giuseppi

Complimenti a DJ Stile per questa Aspettando Giuseppi, montaggio di frasi del premier Conte sulla base di Aspettando il Sole di Neffa.


martedì 14 aprile 2020

L'oroscopo dell'economia mondiale secondo l'FMI

Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato oggi il World Economic Outlook sulle prospettive dell'economia mondiale dopo il Coronavirus (il documento è a questo link). L'outlook è introdotto da una prefazione di Gita Gopinath (48), docente ad Harvard e Chief Economist del FMI.
In sostanza il rapporto certifica che le conseguenze del Coronavirus saranno le peggiori dai tempi della Grande Depressione (1929-1939) e che nel 2021 potrà esserci una ripresa, ma che questa dipenderà dalla durata della pandemia e dalle iniziative di stimolo prese dai singoli stati. Niente di sorprendente o particolarmente illuminante.
La previsione per il 2020 è di una riduzione globale del 3 per cento. Se nel secondo semestre dell'anno la pandemia si risolverà il rimbalzo positivo nel 2021 potrebbe essere +5.8%. Passando ai dati nazionali, quello peggiore è dell'Italia, con uno squillante -9.1% nel 2020 (vedi tabella sotto). L'Eurozona è a -7.5%, gli USA a - 5.9%. La Cina e l'India malgrado la crisi nel 2020 cresceranno lievemente, rispettivamente  dell'1.2 e 1.9 per cento.



lunedì 13 aprile 2020

Il Coronavirus blocca il made in Bangladesh

L'abbigliamento rappresenta l'84 per cento dell'export del Bangladesh, il secondo paese per produzione di capi dopo la Cina con 35 miliardi di dollari di fatturato. Il Coronavirus e la chiusura dei punti vendita in occidente hanno fatto crollare gli ordini delle catene di negozi, con la conseguenza che molte fabbriche bengalesi hanno bloccato gli stipendi. Gli ordini annullati sommerebbero a 964 milioni di capi di abbigliamento, pari a circa tre miliardi di dollari.
Ieri e oggi a Dhaka i lavoratori del settore sono scesi in piazza. Secondo i dati del Ready Made Garment (RMG) solo il 40 per cento delle 2274 fabbriche ha pagato gli stipendi di marzo. In Bangladesh i lavoratori del settore sono oltre quattro milioni.
Il Bangladesh a oggi ha 803 casi di Coronavirus accertati, con 39 morti.


Coronavirus e Africa, i dati aggiornati ad oggi

L'Unione Africana ha diffuso i dati del Coronavirus nei 52 paesi membri aggiornati a stamattina: 14.528 casi e 788 decessi.Le punte restano in Sud Africa (record dei casi, 2.173), Egitto, Algeria (record delle morti, 293) e Marocco.


domenica 12 aprile 2020

Coronavirus, l'Olanda butta via 400 milioni di fiori

La Primavera è la stagione d'oro per i vivaisti dei Paesi Bassi. Tra Pasqua e festa della mamma il mercato globale dei fiori registra il picco annuale con una cifra totale di circa 7 miliardi di Euro e una media di 30 milioni di Euro al giorno. Ma quest'anno nessuno compra fiori, i negozi sono chiusi e la gente bloccata in casa. I vivai olandesi hanno buttato al macero 400 milioni di fiori , di cui 140 milioni di tulipani. Le perdite del settore si calcolano attorno al 90 per cento.
Anche il Keukenhof, il grande parco fiorito che nelle otto settimane di primavera in cui è solitamente aperto ospita un milione e mezzo di visitatori, quest'anno è sbarrato. Avrebbe dovuto aprire il 21 marzo. Il Keukenhof è il più grande giardino fiorito del mondo e nelle sue aiuole ci sono sette milioni di bulbi. Lo scorso anno in quattro occasioni si contarono 45.000 visitatori in un solo giorno.
La direzione del Keukenhof ha realizzato un video per una visita virtuale del parco.



Anche le grandi scimmie sono a rischio Coronavirus

Tra le specie viventi i nostri cugini più prossimi sono le grandi scimmie: gorilla, oranghi, bonobo e scimpanzé. E anche loro rischiano il contagio da Coronavirus. Nello scorso decennio molti gorilla e scimpanzè morirono per l'epidemia di Ebola in Africa. Non è ancora chiaro se questo Coronavirus possa essere trasmesso dall'uomo ai primati, ma l'OC43, un altro Coronavirus di origine umana, era stato rinvenuto in degli scimpanzè in Costa d'Avorio.
Rwanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo hanno chiuso le visite alle riserve dei gorilla. Lo stesso ha fatto l'Indonesia con le riserve di oranghi in Borneo. Il personale dei parchi è obbligato a portare mascherine.

venerdì 10 aprile 2020

Milo Manara, le donne e il Coronavirus

Il Washington Post dedica una galleria a Milo Manara e alle sue donne eroine in tempi di Coronavirus.Sono acquerelli leggeri, nel raffinato stile del maestro 73enne.


COVID-19, una tabella diversa dal solito

Siamo inondati di dati sul Coronavirus, ma questa tabella di RealClear Politics è interessante e desueta. Mostra il numero dei decessi per milione di abitanti, i tamponi effettuati e la percentuale dei decessi sui casi di contagio accertati. La tabella completa è a questo link.

Coronavirus Street Art

I musei e le gallerie d'arte sono chiusi, ma la voglia di rappresentare queste assurde settimane ha scatenato l'estro degli artisti di strada. Sul sito Bored Panda c'è una bellissima photogallery con 40 opere di street art a tema Coronavirus apparse nelle città.



giovedì 9 aprile 2020

Restare a casa a Tokyo in 20 metri quadrati

Quasi un milione e mezzo di appartamenti a Tokyo sono sotto i 20 metri quadri, con in genere un paio di finestre e zero balconi. La superfice media delle abitazioni nella capitale del Giappone è di 66 mq, ma di questi solo 41 sono spazi abitabili, il resto bagno e disimpegni.
Un articolo di Reuters racconta le angustie della vita da reclusi a Tokyo con il lockdown da Coronavirus. Ci sono anche 76mila case che non arrivano a 10 metri quadri.







mercoledì 8 aprile 2020

Cronavirus, come vanno le cose in Africa?

ImageGli esperti sono attenti da settimane all'andamento del COVID-19 nel continente africano. Da un lato preoccupa che l'epidemia troverebbe le nazioni africane generalmente impreparate e con sistemi sanitari molto spesso gravemente insufficienti. Dall'altro si guarda alla propagazione del virus nella fascia equatoriale per verificare la teoria che le alte temperature ne ridurrebbero la diffusione.
Questa tabella di oggi di WHO-OMS contabilizza i casi accertati e i decessi in ogni nazione dell'Africa. Maggiori dettagli si possono trovare qui. La diffusione è ancora limitata.
Colpisce il dato dell'Algeria, particolarmente per la alta percentuale dei morti. L'Algeria è in lockdown dal 17 marzo, ma il paese è in una fase politica complessa. L'opposizione al presidente Abdelmadjid Tebboune è sempre più forte e le manifestazioni di protesta sono in corso da oltre un anno ogni venerdì. L'ultima, la 56ima, è stata il 13 marzo. Una mobilitazione di personaggi pubblici, artisti e intellettuali ha contribuito a cancellare quelle successive, alla luce dell'epidemia.
In generale, a parte il Sud Africa, i più colpiti sono i paesi mediterranei.

John Prine, 1946 - 2020

"Le canzoni di John Prine sono puro esistenzialismo Proustiano" aveva detto Bob Dylan. Secondo Bonnie Raitt ricordava Mark Twain per il suo mix di tenerezza, saggezza e humour. Cantautore eccellente, John Prine è morto ieri a Nashville per complicazioni da Coronavirus, era ricoverato dal 26 marzo.
John Prine era nato a Maywood, Illinois e si era trasferito nella capitale dello stato Chicago alla fine degli anni '60, dopo avere fatto il servizio militare in Germania. Fu scoperto da Kris Kristofferson, che lo ascoltò a Chicago mentre era in tour in città. L'anno successivo Prine fu ospite di Krostofferson in un concerto al Bitter End di New York e il giorno dopo aveva un contratto discografico con la Atlantic.
Mai arrivato al grande successo di pubblico, Prine è stato uno dei più influenti autori della scena musicale americana. Stimatissimo da pubblico e colleghi, ha sempre tenuto un profilo piuttosto basso. Molte le cover dei suoi brani, la più famosa forse Angel From Montgomery di Bonnie Raitt.
Dal suo debutto nel 1971, ha pubblicato 22 album, di cui quattro dal vivo. Curiosamente l'unico a entrare in classifica nei top 10 è stato l'ultimo, The Tree Of Forgiveness del 2018, arrivato al quinto posto.
Per i tanti che non sono familiari con il repertorio di John Prine Rolling Stone ha pubblicato una lista delle sue 25 migliori canzoni.

venerdì 3 aprile 2020

Bill Withers, 1938 - 2020

Cantando Lovely Day Bill Withers con la sua voce baritonale teneva la nota per 18 secondi, creando la leggenda. Autore anche di altri classici come Ain't No Sunshine e Lean On Me, William Harrison Withers Jr. è morto lunedì scorso 3 marzo per complicazioni cardiache, ma la famiglia ha diffuso l'annuncio solo oggi. Aveva 81 anni. Era nato a Slab Fork, West Virginia. Suo padre era un minatore di carbone e morì quando Bill aveva 13 anni. Prima di iniziare la carriera musicale Withers fu arruolato per nove anni nella marina militare.
Autore certamente non prolifico, deluso dall'industria discografica, non aveva più inciso album dal 1985. Da allora anche rarissime apparizioni dal vivo, l'ultima per la nomina nella Rock 'n' Roll Hall Of Fame nel 2015, dove fu presentato da Stevie Wonder.
Di recente la sua Lean On Me era diventata una delle canzoni simbolo della crisi da Coronavirus.


giovedì 2 aprile 2020

La prima cosa che faccio quando esco

Ellis Marsalis, 1934 - 2020

Ellis Marsalis, pianista jazz di New Orleans e padre di Winton e Branford, è morto a causa di complicazioni dovute al Coronavirus. Aveva 85 anni. Era stato tra i primi a portare le nuove sonorità del bebop nella scena jazz di New Orleans, dominata dalle big band e dallo swing. Padre di sei figli, aveva inciso venti album come solista ed era uno straordinario maestro di musica. Tra i suoi allievi anche Terence Blanchard e Harry Connick.


mercoledì 1 aprile 2020

La COP26 è rinviata al 2021

Il Coronavirus cancella anche la COP26, prevista a Glasgow per il prossimo novembre. Un comunicato ufficiale del governo britannico certifica il rinvio al 2021.

Coronavirus, il vaccino arriverà dal tabacco?

La British American Tobacco (BAT, quella di Lucky Strike e Rothmans) ha fatto sapere di avere iniziato i test pre-clinici di un potenziale vaccino per il COVID-19 ricavato dalle piante di tabacco. La ricerca è condotta dalla Kentucky BioProcessing, un'azienda biotech di proprieta BAT.
Il vaccino sarebbe stato creato clonando una porzione della sequenza genetica del COVID-19 e quindi creando un potenziale antigene in grado di stimolare la produzione di anticorpi. L'antigene è stato poi inserito in piante di tabacco a rapido accrescimento. Dopo il raccolto l'antigene viene purificato per l'uso vaccinale.
Nel comunicato BAT specifica che ricavare un vaccino dalle piante di tabacco ha numerosi vantaggi quali la non tossicità, la velocità di produzione e la possibilità di conservazione senza bisogno di refrigerarazione. British American Tobacco sostiene che, se il vaccino si rivelasse efficace, sarebbe in grado di produrne da uno a tre milioni di dosi a settimana.