venerdì 29 giugno 2012

Il logo di Cipro è copiato?

Dopodomani Cipro assumerà la presidenza di turno dell'Unione Europea. La prima volta dell'isola mediterranea alla guida dei 27 non inizia in un momento favorevole ed è già stata oggetto di una polemica che riguarda il logo scelto dai ciprioti, che raffigura una barca/uccello con tre vele colorate. La barca blu sarebbe l'Europa, i colori delle vele simboleggiano la terra rossa di Cipro, le olive e il mare. Come ormai tutti fanno, i Ciprioti avevano indetto un concorso per il logo, con un premio di 6000 Euro. Qualcuno però ha trovato su Shutterstock, un sito che vende immagini e grafica, un simbolo prasticamente identico in vendita per soli 8 Euro. Adesso il simbolo è stato rimosso da Shutterstock.

Shows

Grande foto di Arnhel De Serra da un progetto chiamato Shows.

giovedì 28 giugno 2012

Red Hook Summer

Il trailer di Red Hook Summer, il nuovo film di Spike Lee.

Il silenzio dopo Rio+20

Da quando Sostenibilitalia è online, ormai quasi cinque anni, credo non sia mai accaduto che passassero cosi tanti giorni senza un post. La causa è la conclusione del Summit ONU di Rio de Janeiro e i suoi risultati. Non che io sia stato così annichilito da non riuscire più a scrivere. Il fatto è che da sabato scorso so di dovere postare un pezzo di commento a Rio+20, ma non riesco a trovare il coraggio di farlo. Allo stesso tempo non posso scrivere di altro, pubblicare foto o link vari. Così i giorni passano e il blog resta muto. Sarà il caso di prendere la questione di petto.

sabato 23 giugno 2012

Castelli di sabbia a Rio+20

Non è una metafora, li hanno fatti davvero. Però in realtà è anche una metafora.

venerdì 22 giugno 2012

Rio, Hillary e Steve, traduzione

"Siamo riusciti ad evitare che nel documento finale ci fossero impegni vincolanti. Siamo riusciti a non definire una cifra per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. Siamo riusciti ad annacquare il principio di responsabilità sociale di impresa. Siamo riusciti a bloccare il progetto di rendere UNEP, il programma ambientale delle Nazioni Unite, una agenzia con poteri e finanziamentio adeguati, perché l'America non vuole spendere altri soldi per l'ONU. Adesso inserisco una citazione di Santo Subito Steve Jobs, che funziona sempre, poi tutti a casa a fare campagna elettorale".
Questo il senso del discorso di Hillary Clinton oggi a Rio+20, in rappresentanza degli Stati Uniti.

Rio, Hillary e Steve

"Se da un lato il documento finale di Rio contiene proposte e principi importanti, dall'altro il risultato più importante di questa conferenza è un nuovo modo di pensare, sono modelli che possono portare ad azioni pratiche. Quello che ricorderemo di Rio è che i partecipanti ritorneranno a casa, come disse lo scomparso Steve Jobs, non pensando in grande ma pensando in modo differente".
Questo è uno stralcio dell'intervento di oggi a Rio+20 di Hillary Clinton in rappresentanza degli Stati Uniti.

Rio+20 è pur sempre a Rio de Janeiro


Rio+20, il documento ufficiale

Le Nazioni Unite hanno appena diffuso il testo ufficiale del documento finale di Rio+20 The Future We Want. A prima vista sembra uguale a quello approvato martedì scorso, tranne che adesso è tradotto nelle sei lingue di lavoro delle Nazioni Unite, ha una intestazione ed è impaginato nel classico formato dei documenti ONU.

Rio+20, la foto di famiglia


Foto del Giorno 120622 #664

Tenere al proprio balcone

mercoledì 20 giugno 2012

Le megalopoli a Rio

Ieri a Rio de Janeiro erano di scena le grandi città del C40, la rete globale delle megalopoli che vogliono essere in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici.
Sono state lanciate due importanti iniziative. La prima riguarda la riduzione volontaria delle emissioni da parte delle città, che con le azioni già intraprese dai sindaci porterà 248 milioni di tonnellate di CO2 in meno nell'atmosfera entro il 2020, con un potenziale di un milardo di tonnellate al 2030. La seconda si occupa invece della razionalizzazione della raccolta di rifiuti solidi urbani nelle città in via di sviluppo, programma che vede il supporto della Banca Mondiale. Le discariche a cielo aperto sono una delle fonti principali dele emissioni di metano e la quantità di RSU raddoppierà nei prossimi 15 anni. Il programma prevede due interventi pilota a Dar El Salaam in Tanzania e Dakha in Bangladesh.
Tra i partecipanti anche il sindaco di New York City Michael Bloomberg (il piccoletto al centro della foto sopra) che ha ricordato come "Le città non possono permettersi il lusso di parlare e basta. I sindaci sono responsabili in prima persona della qualità dell'aria e dell'acqua". New York ha ridotto le emissioni di CO2 del 13% negli ultimi due anni.

Rio+20, perché è andata così

Dalla voce di un insider che ha partecipato ai negoziati ecco come è andata nella stesura del documento finale di Rio+20. Il Brasile ha preso in mano la situazione venerdì sera, quando alla fine della conferenza di preparazione si era ancora fermi ad avere approvato poco più del 30% del documento. Il resto era ancora tra [parentesi quadre] che in diplomazia vuol dire "sarà meglio riparlarne".
Cosa ha fatto il Brasile? Semplicemente ha eliminato tutti i paragrafi controversi, sostituendone alcuni con frasi molto più blande. A questo punto diffcile che cambi qualcosa. Il gruppo dei 132 paesi che formano G77+Cina (di cui il Brasile fa parte) si dichiara soddisfatto, perché nel testo non ci sono le cifre degli aiuti occidentali ai paesi in via di sviluppo ma neppure limitazioni ecologiche alla loro crescita. Gli Stati Uniti non avevano nessuna intenzione di accollarsi altri finanziamenti, particolarmente per le Nazioni Unite, quindi Hillary Clinton, che sostituisce Obama, non si metterà di traverso. Restano l'Unione Europea e qualche alleato (Svizzera, Norvegia, Nuova Zelanda, forse Giappone e Australia) che potrebbero alzare la voce e e chiedere integrazioni al testo che già circola ovunque e che il Brasile padrone di casa considera finale. Improbabile che questo accada.
A Rio de Janeiro adesso sono le 10, la plenaria di apertura è appena cominciata.

Rio+20, il senso delle parole

Qualcuno ha calcolato che nel documento finale di Rio+20 la parola "sosteniamo" compare 99 volte, mentre "faremo" solo 3. "Incoraggiamo" è ripetuta 50 volte, "dobbiamo" solo 3.

Diritti ambientali

Il Summit di Rio+20 si concluderà con una dichiarazione deludente, viste le premesse? Come dice la Commissaria Europea Connie Hedegaard nel documento ci sono troppi "prendiamo atto" e "riaffermiamo" e troppo pochi "ci impegnamo a". Qualcosa potrebbe ancora succedere, alcune nazioni hanno minacciato di non sottoscrivere il testo se non saranno inseriti significativi elementi di miglioramento.
La cosa più interessante l'ha detta ieri Cristiana Figueres, la segretaria generale UNFCCC, la convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Nel corso di un dibattito Figueres ha invitato i delegati a portare i loro figli agli incontri negoziali e a prendere decisioni davanti a loro. Applausi a scena aperta.
Intanto parliamo di cose positive. Secondo UNEP ai tempi del Summit di Rio del 1992 solo 60 paesi avevano incluso il tema dei diritti ambientali nella loro costituzione. Oggi sono 140.

Da Los Cabos a Rio/1

Il percorso da Los Cabos a Rio de Janeiro non è lungo, ma non tutti i leader mondiali hanno voluto farlo. Ieri a Los Cabos si è chiuso l'incontro annuale del G20, oggi a Rio de Janeiro si apre ufficialmente il Summit delle Nazioni Unite sulo Sviluppo Sostenibile, noto come Rio+20.
Sostenibilitalia ha già commentato la proposta di documento finale di Rio+20, presentata ufficialmente ieri. Adesso occupiamoci della dichiarazione finale del G20 messicano, anche questa appena diffusa: 14 pagine divise in 85 paragrafi. Il capitolo Promoting longer-term prosperity through inclusive green growth (preferisco non tradurlo) è a pagina 12, paragrafi 69 -76. Compare anche una citazione a Rio+20 nel paragrafo 70, dove i leader si impegnano "a continuare ad aiutare i paesi in via di sviluppo a sostenere e rafforzare il loro sviluppo con misure appropriate, comprese quelle che promuovono una crescita verde e inclusiva". Frase inutile, non dice nulla. E le misure appropriate sono la locuzione che in codice diplomatico nasconde il rifiuto di prendere impegni precisi. Altre frasi molto caute nel paragrafo 74, dedicato al tema scivolosissimo dei contributi ai combustibili fossili. qui però almeno è scritto "Confermiamo la volontà di razionalizzare e progressivamente eliminare (phase-out, è scritto) nel medio termine i contributi per i combustibili fossili inefficienti, garantendo nel frattempo il sostegno alle popolazioni più povere". Resta da definire il medio termine e capire quali sarebbero i combustibili fossili efficienti (se esistono), ma la decisione sembra presa.

Rio+20, il testo ufficiale

Le Nazioni Unite hanno diffuso il .pdf ufficiale del documento finale del summit di Rio+20. Lo potete scaricare qui, ovviamente solo in inglese. Se volete copiarlo e salvarlo come file di testo andate sul sito del Guardian che ha pubblicato una versione HTML. Raccomando in particolare il capitolo sulle Città Sostenibili che comincia a pagina 23, paragrafi 134-137.

martedì 19 giugno 2012

Il documento di Rio, reazioni

Il documento presentato oggi dalla presidenza brasiliana come bozza di risoluzione finale del Summit delle Nazioni Unite di Rio+20 non ha suscitato ovazioni, anzi. Il direttore esecutivo di Greenpeace Kumi Naidoo (foto) lo ha liquidato come "minimo comune denominatore", aggiungendo che la sua organizzazione si opporrà con azioni di disobbedienza civile..
Il testo non è certo rivoluzionario, tanto che il direttore generale del WWF Jim Leape lo ha definito "un fallimento colossale". Il Brasile ha lavorato per produrre un accordo e per concluderlo entro ieri (che poi è diventata stamattina) in modo da poterlo presentare oggi al G20 messicano di Los Cabos. Perché a Los Cabos ci sono Obama, Merkel, Cameron, Putin e Monti che non saranno a Rio (gli ultimi due hanno disdetto all'ultimo momento, dopo ampie rassicurazioni). Non è ancora chiaro se da Los Cabos uscirà un avvallo anche dagli assenti a Rio. Di certo gli accordi sono al ribasso, si sa. Ed è questo che le organizzazioni ambientaliste imputano al testo proposto dal Brasile. Vaghezza, mancanza di obiettivi, linguaggio diplomatico e poca sostanza.
Confesso di non averlo ancora letto bene. Di certo una persona soddisfatta c'è: il ministro dell'ambiente Corrado Clini, che all'ANSA dichiara con orgoglio il suo ruolo di mediatore tra Brasile e Unione Europea. Clini, per decenni direttore generale del ministero, fino allo scorso anno era il capodelegazione italiano a questi eventi, il nostro capo negoziatore. Adesso è il responsabile politico. E a Rio sarà lui a parlare nella plenaria per il nostro paese, visto che il rigoroso Monti sembra avere altro da fare.

Highlights dal nuovo documento di Rio/1

Paragrafo 42, pagina 6 del nuovo testo presentato oggi dal Brasile per il documento finale di Rio+20:
Ribadiamo il ruolo centrale di tutti i livelli di governo e delle assemblee legislative nella promozione dello sviluppo sostenibile. Inoltre riconosciamo gli sforzi e i progressi ottenuti a livello locale e subnazionale e il ruolo importante che queste autorità svolgono nella messa in pratica dello sviluppo sostenibile, compreso il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interessi, e nel fornire loro informazioni importanti, quando necessario, sulle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.

Rio, il documento è chiuso.

Alle 02:18 di Rio il ministro degli esteri del Brasile Antonio de Aguiar Patriota (al centro nella foto sopra, accanto al vicesegretario ONU Sha Zukang) ha informato i delegati ancora riuniti in plenaria che il documento finale del Summit di Rio+20 era stato chiuso, mantenendo in sostanza l'impegno di concludere i negoziati entro lunedì. Patriota ha poi annunciato che il testo sarebbe stato diffuso alle 07:00 di oggi e che alle 10:30 sarebbe stata convocata una plenaria, che infatti è appena cominciata. Ho un file .doc con il documento completo, 49 pagine e 283 paragrafi. Sto cercando un link in rete, intanto aggiungo che sui temi della sostenibilità urbana ci sono molti spunti interessanti. Ne riparliamo nel dettaglio a breve.

lunedì 18 giugno 2012

Basta sussidi a petrolio e carbone

Ecco la lenzuolata contro i sussidi ai combustibili fossili di Avaaz e 350.org sulla spiaggia di Rio de Janeiro. Con twitterstorm a seguire.

Foto del Giorno 180616 #663

Mediterraneo settentrionale

Il nuovo documento di Rio+20

Greenpeace va giù pesante commentando il documento proposto dal Brasile per Rio+20. A parte la salvaguardia della biodiversità negli oceani, che sta molto a cuore all'organizzazione, poco altro è apprezzato.
In una analisi dettagliata Greenpeace nota che su 287 paragrafi solo sette iniziano con la frase "ci impegnamo". Il termine "volontariamente" ricorre 16 volte mentre "in modo appropriato", che nel gergo ONU significa zero o quasi, compare 31 volte.

domenica 17 giugno 2012

Se tuo padre è una rockstar

Oggi nel mondo anglosassone è Father's Day, giornata che noi paesi cattolici celebriamo il giorno di San Giuseppe. Per l'occasione Rolling Stone pubblica una galleria di foto di celebri rockstar alle prese con i pargoli. Proprio carina.

Rodney King, 1965 - 2012

Rodney King è stato trovato morto nella sua residenza di Rialto, a Los Angeles. I più giovani non ricorderanno il suo nome, ma King fu al centro di un caso nel 1991. Guidando in San Fernando Valley fu fermato da una coppia di agenti della polizia di Los Angeles, Tim e Melanie Singer, che erano anche marito e moglie. Rifiutò di fermarsi e diede inizio ad un inseguimento che ebbe fine con un brutale pestaggio. Un passante registrò gli abusi in video e la vicenda ebbe una eco mondiale, anche se allora non c'era internet e i suoi accessori. Quattro poliziotti furono incriminati, ma una sentenza del 29 aprile 1992 li giudicò non colpevoli. La sentenza provocò incidenti molto pesanti, con un bilancio finale di 53 morti.
Rodney King era un poveraccio. Un tossico, come tanti. In una intervista al Los Angeles Times qualche mese fa aveva detto "La gente mi vede come Martin Luther King o Malcom X o Rosa Parks. Avrei dovuto vivere la vita in quella prospettiva e tenermi lontano dai guai, tipo non fare questo e non fare quello. Non sono andato a scuola per essere "Rodney King" ed essere pestato dai poliziotti."

La peggiore che abbiamo

Ieri Il Fatto Quotidiano ha pubblicato la classifica delle presenze dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo. Presenze generalmente basse, sotto la media europea.
Tra gli eletti del PD la meno presente a Bruxelles e Strasburgo è Rita Borsellino, con solo il 73.6% di presenze che le valgono il 64° posto tra 73 eurodeputati italiani. Dietro di lei solo pochi fenomeni tipo Matteo Salvini, Masgdi Allam, Ciriaco De Mita. Persino Clemente Mastella va a Bruxelles più della sorella del martire. Tutti gli altri eletti del PD hanno medie superiori all'80%.
Ovviamente il quotidiano, ormai house organ grillista, conclude l'articolo scrivendo che "l'auspicio che bisognerà attendere l’arrivo anche al Parlamento Europeo di rappresentanti del Movimento 5 Stelle (unici eletti ad aver rifiutato i rimborsi elettorali e ad essersi ridotti gli stipendi) affinché le cose cambino, sia destinato, alla luce dei sondaggi che danno il Movimento al 20% delle intenzioni di voto, a diventare realtà. Il 2014 non è poi così lontano".





World Day to Combat Desertification

Oggi è la Giornata Mondiale contro la Desertificazione, che si celebra il 17 giugno dal 1995. Le previsioni dicono che sulla terra tra 20 anni servirà il 50% di cibo, il 40% di energia e il 35% di acqua in più. Abbiamo le risorse per soddisfare queste richieste?
La Convenzione delle Nazioni Unite contro la Desertificazione comprende 194 nazioni ed è una delle tre strutture tematiche create dopo il Summit di Rio de Janeiro 1992 (le altre due sono dedicate ai Cambiamenti Climatici e alla Biodiversità). Venti anni dopo la siccità e il degrado dei terreni sono un problema che affligge un miliardo e mezzo di persone, la maggior parte in Africa. La richiesta è quella di includere nel documento finale di Rio+20 due paragrafi sulla desertificazione che impongano: 1.Di preservare la salute dei terreni non degradati 2. Di bilanciare la degradazione e la siccità dei terreni con interventi di recupero di terreni degradati di pari dimensione.

I colori di Rio


Un tranquillo weekend a Rio

Come annunciato, ieri il sottosegretario ONU Sha Zukang, responsabile politico di Rio+20, ha formalmente passato al governo brasiliano la responsabilità di produrre un documento da sottoporre ai capi di stato in arrivo mercoledì prossimo. Sha ha parlato di "progressi incoraggianti", con il 37% del testo concordato alla scadenza di venerdì scorso.
Il ministro degli esteri Antonio Patriota ha annunciato i tempi dell'operazione. I negoziati proseguiranno senza sosta fino alla serata di lunedì, sulla base del nuovo testo redatto dal Brasile. Mercoledì c'è l'apertura ufficiale del Summit, che si concluderà venerd' sera.
Il nuovo testo non è stato distribuito alla stampa e ai delegati della società civile. Si tratta di un documento di cinquanta pagine che ad una prima lettura veloce sembra piuttosto orientato verso le richieste formulate dai paesi in via di sviluppo. Si chiede esplicitamente che tutti gli impegni già presi siano mantenuti (alcuni paesi OCSE avevano provato a rimetterli in discussione) ma non compaiono cifre sulla questione cruciale degli aiuti occidentali per l'avvio della green economy, che i paesi poveri vorrebbero di almeno 30 miliardi di dollari l'anno. Sembra non ci sia neppure lo stop ai contributi per i combustibili fossili, chiesto da più voci.
Sul temi economici si accenna a "un indicatore di progressi più vasto del PIL per indirizzare al meglio le scelte" e si invitano gli statistici delle Nazioni Unite a elaborare quello che ormai viene chiamato GDP+.
I punti irrisolti sono ancora molti, i tempi davvero ristretti. E' chiaro a tutti che l'annuncio di chiudere i negoziati domani sera è solo una speranza. Martedì si lavorerà certamente ancora.

La Grecia, l'Europa, il G20 e Rio

Chissà quale effetto avrà sulle elezioni di oggi la inopinata qualificazione della nazionale di calcio greca alla seconda fase dei campionati europei. Nella rete i commenti sono interessanti, generalmente centrati sul tema "La Grecia resta in Europa". C'è anche chi auspica una partita-verità Germania-Grecia.
Lunedì si apre in Messico il meeting annuale del G20. Mercoledì a Rio de Janeiro avrà inizio il Summit delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, meglio noto come Rio+20.
Sei mesi fa probabilmente nessuno avrebbe collegato direttamente il G20, Rio+20 e la Grecia. Tantomeno gli europei di calcio. Ma lunedì a Los Cabos, in Baja California, David Cameron e Angela Merkel ci saranno, e anche Barack Obama. Peché a Los Cabos si tiene il G20 messicano. Il G20 dura due giorni, quindi finirà martedì sera. Rio+20 comincia mercoledì mattina. Los Cabos e Rio non sono troppo distanti. Cameron e Merkel però hanno confermato che non saranno a Rio (dove sono attesi circa 120 leader mondiali) perché devono tornare in Europa, a loro dire per fare fronte alle conseguenze del voto in Grecia.
La scelta di Cameron  e Merkel non è stata apprezzata dai delegati presenti a Rio, che hanno sottolineato come il PIL greco sia solo lo 0.37% di quello mondiale. Trascurare un meeting in cui si dovrebbero decidere gli obiettivi del pianeta non sembra motivato. Gli altri leader europei a Rio ci saranno, compreso Mario Monti. Quanto a Barack Obama, io conto ancora su una improvvisata.

sabato 16 giugno 2012

Foto del Giorno 120616 #662

Fiore sconosciuto

E adesso ci prova il Brasile

In questo momento a Rio sono quasi le 11 di mattina. Ieri sera si sarebbe conclusa l'ultima conferenza di preparazione prima del Summt di Rio+20, che prenderà il via mercoledì prossimo. Il testo del documento finale, dopo estenuanti negoziati, è ancora pieno di [parentesi quadre], quindi non concordato. La situazione era già precipitata giovedì, quando il gruppo G77+Cina, che comprende 131 nazioni, aveva deciso di lasciare i tavoli di negoziazione. I 131 paesi in via di sviluppo rifiutano di discutere argomenti come la green economy - uno dei temi principali del prossimo Summit - prima che i paesi occidentali chiariscano quanto sono disposti a mettere sul tavolo in termini di aiuti finanziari. Le proposte presentate nel testo variano da 30 a 100 miliardi di dollari l'anno, cifre su cui nazioni come Canada e Usa non sono neppure disposte a sedersi al tavolo di discussione.
Ieri mattina si è tornati a lavorare nei gruppi e nelle commissioni, ma il totale dei paragrafi concordati non supera il 30%. Così ieri sera, alla chiusura del programma ufficiale della Conferenza di Preparazione, il governo del Brasile ha annunciato che oggi a mezzogiorno - cioè tra un'ora - presenterà un nuovo testo "di minima" su cui lavorare fino a martedì sera, prima dell'arrivo dei capi di stato. Ad oggi a Rio+20 sono confermati 116 presidenti o primi ministri.

venerdì 15 giugno 2012

Il ristorante self service di Rio+20


La Giornata del Vento

Dal 2007 il 15 giugno si celebra il Global Wind Day, la giornata dedicata al vento come sorgente inesauribile di energia. Oggi gli impianti eolici sul pianeta superano i 250 GW, più di 30 volte la potenza installata solo 15 anni fa. Solo la Cina ha un target di 150 GW entro il 2020 e molte industrie stanno investendo nei grandi impianti offshore. La crescita dell'energia eolica è molto rapida. Secondo gli esperti raddoppierà il suo potenziale entro il 2015 e di nuovo per la fine del decennio. Per allora almeno il 10% del fabbisogno energetico mondiale sarà prodotto con il vento.

giovedì 14 giugno 2012

Rio+20, problemi di connessione

I delegati presenti a Rio sono molto colpiti dall'efficienza e dagli spazi di Riocentro, il polo congressuale dove si svolge il Summit delle Nazioni Unite. Come da tradizione il centro congressi è stato ceduto per la durata del Summit dal Brasile all'ONU, diventando territorio delle Nazioni Unite.
Le cose non vanno invece come previsto per la comunicazione. Nelle ambizioni delle Nazioni Unite Rio+20 dovrebbe essere la prima conferenza globale paperless, dove cioè tutta la documentazione è trasmessa per via web e non stampata. Su questo fronte ci sono due problemi piuttosto seri. Il primo è la rete WiFi che funziona a singhiozzo, con molte zone dove il segnale è debole, ballerino o addirittura assente. Poi il popolo dei laptop non trova abbastanza prese di corrente per ricaricare gli energivori computer. C'è più coda davanti a una presa che al bar.

A Rio si comincia a lavorare

Ieri a Rio de Janeiro ha avuto inizio la terza conferenza di preparazione del Summit ONU, che sarà inaugurato ufficialmente mercoledì 20. In tre giorni i delegati dovrebbero "trovare la quadra", come si dice in politichese, su Thew future we want, il documento finale del Summit. Non sarà facile. La prima giornata non è stata esaltante, con qualche progresso ma ancora molte, troppo questioni irrisolte. Sembra sempre più probabile che la PrepCom non si concluderà venerdì sera come previsto, ma venga prolungata nei giorni a seguire. I delegati che speravano di passare il weekend a Copacabana hanno lo sguardo ormai rassegnato.

mercoledì 13 giugno 2012

Cantami o divo

Il Fatto Quotidiano di Padellaro e Travaglio è sempre più allineato con i grillisti e oggi il pezzo forte è una lunga intervista dello stesso Travaglio a Grillo in persona.
Intervista? Travaglio in realtà non mette mai in difficoltà Grillo, né lo incalza sulle tante contraddizioni del M5S. E fa benissimo Fabio Chiusi sul suo blog a elencare le prime undici domande vere che avrebbe fatto a Grillo. In ogni caso leggere il fustigatore Travaglio in zerbinata adorazione è imbarazzante.

Mai più senza

Barbecue Dining Boat, o barca da pranzo. Solo $ 50.000.

lunedì 11 giugno 2012

Foto del Giorno 120611 #660

Tramonto patriottico

Faceture

Phil Cuttance, che le realizza, le chiama Facetures, per distinguerle dalle sculptures. Sono vasi e lampade prodotti con una tecnica singolare e affascinante che l'autore mostra in un video di due minuti.

domenica 10 giugno 2012

Il segreto dei Grillisti

In esclusiva assoluta Sostenibilitalia è in grado di svelare come Beppe Grillo sia riuscito a coltivare e fare crescere il Movimento 5 Stelle fino agli incredibili livelli attuali.

Fot del Giorno 120610 #659

Pensarci sù

Più facile di quanto possa sembrare

Ieri a mezzogiorno la Germania ha immesso in rete 22 Gigawatt provenienti da fonti rinnovabili. Abbastanza da soddisfare circa il 50% del fabbisogno energetico della "locomotiva d'Europa" in un fine settimana. E una energia equivalente a quella prodotta da una ventina di centrali nucleari.
La notizia rimbalza anche in Italia, dove i 10+ Gigawatt di fotovoltaico già in rete hanno fatto saltare i conti - e i nervi - all'oligopolio delle centrali termoelettriche. Il fotovoltaico in particolare fornisce energia proprio nelle ore in cui la richiesta è al picco, scombinando i piani di chi si arricchisce con centrali obsolete e inquinanti. Il mercato elettrico impazzisce, i gestori delle centrali a carbone e a gas, che fino ad oggi hanno vissuto di rendita, vedono i loro margini di profitto ridursi con una inesorabile progressione.
Se il governo manterrà incentivi decenti per le rinnovabili la riconversione è assicurata. Molti nuovi posti di lavoro, molte meno emissioni nocive in atmosfera. La Germania può essere qui. Diamoci da fare.

sabato 9 giugno 2012

Cosa gli danno da mangiare?

Secondo le testimonianze delle "colleghe" Ruby nelle sue presenze ad Arcore dichiarava di avere 24 anni, anche se ne aveva solo 17. Ed era credibile.
Bianca Black (foto) è un'australiana di 15 anni che parteciperà in Agosto al concorso mondiale di Miss Teenager in Guatemala, dove sono previste giovani pretendenti di almeno 50 paesi.
Ragazza precoce, senza dubbio.

World Oceans Day

giovedì 7 giugno 2012

Modella sostenibile

Nerida Lennon è una top model australiana che sta esplorando le relazioni tra moda e sostenibilità. La passione per questo connubio abbastanza inedito è nata nel 2009, quando Nerida ha partecipato ad un evento della Australian Youth Climate Coalition, che le ha aperto delle nuove prospettive. La ragazza si è messa in gioco in prima persona sostenendo un percorso verso la moda sostenibile, dove la responsabilità sociale di impresa e l'attenzione a temi come i cambiamenti climatici sono elementi centrali. Nerida Lennon ha anche aderito a Big Green, una iniziativa finanziata dal British Council per promuovere l'imprenditoria sostenibile.
La stessa Nerida racconta le cose nel dettaglio in una intervista a Urban Times.

mercoledì 6 giugno 2012

Ray Bradbury, 1920 - 2012

"Se dessimo ascolto al nostro intelletto non avremmo mai una storia d'amore. Non stringeremmo mai un'amicizia. Non ci impegneremmo mai in un affare perché siamo cinici. "Tanto andrà male". Oppure "Finirà che lei mi ferirà". O ancora "Ho avuto un paio di storie finite male, per cui...". Questo è ridicolo. In questo modo si perdono le occasioni della vita. Bisogna saltare dallo strapiombo e costruirsi le ali mentre si precipita."
E ancora: "Sono un autore ibrido. Sono totalmente innamorato del cinema, totalmente innamorato del teatro, totalmente innamorato delle biblioteche".
Ray Bradbury, morto ieri in California. La notizia è stata diffusa oggi dalla figlia. Famoso per i suoi romanzi fantascientifici, particolarmente Fahrenheit 451 e Cronache Marziane, aveva scritto molto altro, come la sceneggiatura del film di John Huston Moby Dick nel 1956.

La lunga strada verso Rio

La settimana aggiuntiva di negoziati informal informal alle Nazioni Unite sulla risoluzione di Rio+20 si è conclusa con qualche progresso. Non decisivo, però.
La prima bozza di documento per Rio+20, nota come Zero Draft, era uno stringato testo di 19 cartelle pubblicato il 10 gennaio 2012. Ulteriori aggiunte ed emendamenti proposti negli incontri di gennaio e marzo a New York lo avevano portato oltre le 200 pagine. Dimensioni impossibili per un testo con ambizioni politiche, che deve necessariamente essere agile, preciso e comprensibile.
Nelle due settimane di negoziati dal 23 aprile al 4 maggio si è cominciato a lavorare per snellire The Future We Want (questo è il titolo del documento). Tuttavia si è riusciti a trovare un accordo solo su 21 dei 420 paragrafi. A questo punto si è deciso di organizzare una ulteriore settimana di negoziati, conclusi sabato scorso. All'apertura dei lavori i due co-presidenti, John Ashe (Antigua e Barbuda) e Kim Sook (Corea del Sud) hanno proposto un nuovo testo "snellito" ad 80 cartelle e 329 paragrafi. Su questo i delegati si sono messi a discutere, divisi in due gruppi di lavoro e numerosi tavoli tematici. Alla fine della settimana il consenso è stato raggiunto solo su 70 paragrafi, mentre 259 sono ancora tra parentesi quadre (brackets) che in diplomazia significa la mancanza di un accordo.
Ora resta solo l'ultima sessione prevista a Rio de Janeiro dal 13 al 15 giugno. Corrono voci non confermate che i negoziati potrebbero proseguire fino al 20 giugno, giorno dell'apertura ufficiale del Summit di Rio+20.