martedì 30 aprile 2013

Fukushima, due anni dopo ancora crisi


Un articolo del New York Times riporta in primo piano la centrale nucleare di Fukushima, dove più di due anni dopo i gravissimi incidenti dell'11 marzo 2011 tutto è ancora in alto mare. La centrale è ancora in larga parte inaccessibile ma il problema sono le acque di falda, che penetrano nei reattori danneggiati ad un ritmo di crica 300 litri al minuto. Sono diciotto metri cubi l'ora di acqua che al contatto che diventa fortemente radioattiva e va espulsa e stoccata in luogo sicuro.
I giapponesi hanno predisposto una serie di grandi serbatoi (vedi foto) ma il problema persiste e si avvicina il rischio che l'acqua venga scaricata in mare. La Tepco, che gestisce la centrale, sta cercando spazi per nuovi serbatoi e per trovarli pensa di abbattere un bosco ai confini con la centrale. Resta poi irrisolto il problema di cosa fare dell'enorme quantità di acqua radioattiva, che ormai equivale a oltre 110 piscine olimpiche.

lunedì 29 aprile 2013

Si riparla di clima


Si è aperta oggi a Bonn la prima settimana di negoziati sul clima del 2013, che dovrà iniziare un percorso di attuazione degli impegni presi nella COP 17 di Durban 2011 e ribaditi nella COP 18 di Doha 2012. La Durban Platform comprendeva un percorso per arrivare ad un accordo globale entro il 2015. I negoziati dureranno solo una settimana ma saranno riconvocati a giugno, tra due mesi. La prossima conferenza sul clima, COP 19, si terrà a novembre 2013 a Varsavia.

domenica 28 aprile 2013

Gli Stones a sorpresa


Ieri i Rolling Stones hanno annunciato a sorpresa che avrebbero suonato la sera stessa a Los Angeles al Echoplex, un club che può contenere al massimo 700 persone. Prezzo del biglietto venti dollari. La serata ha visto un set di 90 minuti, che è servito come test a Jagger & Co. in vista della data del 50  and Counting Tour di venerdì 3 maggio, sempre a Los Angeles. Ma prezzi dei biglietti e capienza saranno molto diversi.

Governo 2013

Foto di gruppo ufficiale. Kyenge tra i due presidenti come una mascotte, se si può osare.

sabato 27 aprile 2013

venerdì 26 aprile 2013

Ísjaki

 
Ísjaki vuol dire iceberg ed è il nuovo singolo di Sigur Rós, diffuso ieri. L'album Kveikur uscirà a giugno e dal 26 al 28 luglio ci sono tre date in Italia: Ferrara, Lucca e Roma.

Il ventottesimo commissario


L'ingresso della Croazia nell'Unione Europea si avvicina e Bruxelles ha avviato le procedure per la nomina del componente croato della Commissione, dove siede un rappresentante per ogni paese membro. Il presidente Barroso ha nominato come candidato commissario Neven Mimica, attuale viceministro degli esteri di Zagabria. Nimica, che è di Spalato e ha 59 anni, dovrà occuparsi della protezione dei consumatori.
La nomina passerà adesso al vaglio del Parlamento di Strasburgo per essere poi approvata definitivamente dal Consiglio Europeo. Le procedure dovranno essere completate per permettere l'insediamento di Mimica il 1 luglio prossimo, quando la Croazia diventerà formalmente il ventottesimo membro dell'Unione.

L'Italia nei guai per le galline

La Commissione di Bruxelles ha denunciato Italia e Grecia alla Corte Europea per mancata applicazione della direttiva 1999/74 sull'adeguamento degli spazi negli allevamenti avicoli per la produzione di uova. Sostenibilitalia si era già occupato della questione nel 2012, quando la direttiva, dodici anni dopo la sua approvazione, era entrata in vigore. Allora i paesi inadempienti erano 13, ma nell'ultimo anno tutti si sono adeguati ai nuovi standard tranne Italia e Grecia.
Secondo le nuove norme ogni gallina deve avere a disposizione uno spazio minimo di 750 cmq (un quadrato di 27 cm di lato) provvisto di mangiatoie, abbeveratoi lineari e di un nido ogni sette galline.

 

giovedì 25 aprile 2013

Non succede dalle nostre parti

La foto l'ha postata il mio amico Pino Scaccia oggi su facebook. Sono gli ultimi cinque presidenti americani riuniti oggi a Dallas. Da destra a sinistra in ordine temporale: Jimmy Carter, George Bush Sr., Bill Clinton, George Bush Jr. e Barack Obama.
Quando Jimmy Carter era in carica il presidente della repubblica italiana era Giovanni Leone, per capirci. Erano gli anni '70. Da noi poi sono seguiti Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi e Napolitano. Solo gli ultimi due ancora vivi. Il nostro mandato presidenziale è di sette anni, quello americano di quattro, raddoppiabile.
In realtà il presidente degli Stati Uniti ha un ruolo che lo avvicina più al nostro presidente del consiglio, piuttosto che al presidente della repubblica. Quindi immaginiamo una foto simile con i nostri premier dai tempi di Jimmy Carter, eletto nel 1977. Sarebbero nell'ordine Andreotti, Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, Craxi, Goria, De Mita, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D'Alema, Monti. Molti di questi lo hanno fatto più di una volta.
La foto assume anche dei significati politici, nel momento in cui dalle nostre parti si lavora per un governo di larghe intese. Governo inviso e detestato da larga parte degli elettori dei partiti che cercano questa soluzione.
Una foto così in Italia non si potrà fare mai. Perché da noi la continuità non esiste, tantomeno le larghe intese. Non c'è la prevalenza dello Stato e del bene comune. Esistono solo contingenze e situazioni da cogliere. 
Comunque complimenti a George Bush Sr. per i calzini rosa a pois.



25 aprile in Bangladesh


Mentre noi ci trastulliamo tra Letta, Berlù e Grillo in Bangladesh è crollato un palazzo di otto piani occupato da laboratori di confezioni. Chi non ha nell'armadio una t-shirt o una camicia made in Bangladesh?
Il disastro è successo a Savar, a 25 Km dalla capitale Dhaka. Nell'edificio al momento del crollo ci sarebbero stati 3500 lavoratori. Il bilancio provvisorio è di oltre 200 morti. Ieri, dopo avere verificato la presenza di profonde crepe strutturali, la polizia aveva ordinato l'evacuazione dell'edificio.
Secondo The Hindu alcune delle compagnie che lavoravano nell'edificio producono capi per firme occidentali come Wal-Mart, Mango e Benetton.

mercoledì 24 aprile 2013

Il semaforo della toilette

Visto a Ginevra. Nei bagni pubblici c'è un indicatore di gradimento sulla qualità del servizio, stile semaforo. Proviamo anche da noi?

martedì 23 aprile 2013

Richie Havens, 1941 - 2013


Avere il compito di aprire il festival di Woodstock farebbe tremare le gambe a chiunque. Richie Havens, che è morto ieri nella sua casa di Jersey City per un attacco cardiaco, prese la chitarra e occupò il palco per tre ore. L'organizzazione gli aveva chiesto di allungare il brodo, molti artisti non erano ancora arrivati. Alla fine Havens aveva davvero esaurito il repertorio e si affidò ad uno standard spiritual, Motherless Child, che si tramuto in Freedom. Il pezzo fu incluso nel film del festival e trasformo la vita artistica di questo folksinger di Brooklyn, ultimo di nove fratelli.
Richie Havens aveva lasciato la famiglia a 17 anni per trasferirsi al Greenwich Village e suonare. Anche Bob Dylan girava per gli stessi club a quei tempi. Havens era alto quasi due metri e sapeva tenere i palco, suonando la sua chitarra acustica con una tipica accordatura "aperta".
Confidenza finale per gli aficionados: fino dai tempi di Woodstock aveva la dentiera, che secondo alcuni aggiungeva qualcosa di particolare alla sua voce.

lunedì 22 aprile 2013

Foto del Giorno 130422 #700

Dal tavolo di casa.

Earth Day 2013

Oggi è la Giornata della Terra. Anche il doodle di Google la celebra, come fa ogni anno dal 2001.

Le città sostenibili d'Europa

Mentre in Italia si consumava lo psicodramma della elezione presidenziale a Ginevra si chiudeva la settima Conferenza delle Città Sostenibili d'Europa. Malgrado i tempi di crisi ci siamo ritrovati in più di mille a discutere di sostenibilità urbana. La delegazione italiana era però decisamente meno numerosa che nelle precedenti conferenze, come Sevilla 2007 e Dunkerque 2010.
Da Aalborg 2004 ho sempre fatto parte del comitato scientifico di preparazione delle conferenze, in rappresentanza di Agenda 21 Italia. In questa edizione ho anche coordinato una sessione che ho intitolato Pianificare la Transizione Urbana, che nel programma era descritta così:."European cities are places of green, ecological and environmental regeneration in a transition towards a “smart” model. This session will discuss the potential of Town Planning from a European perspective."
Le slide della mia introduzione sono qui in .pdf oppure su Slideshare. Sono essenzialmente solo foto o titoli, il resto lo racconto a voce.

martedì 16 aprile 2013

La nemesi perfetta

Ecco la classifica ufficiale comparsa sul blog del leader. Nessun numero, ovvio. Non è dato sapere quanti hanno votato, ma sappiamo che potevano farlo solo i "certificati". Non conosciamo il numero di preferenze ricevute dai candidati.
Beppe Grillo però ci svela che the winner is Milena Gabanelli. Scelta bizzarra per un leader che rifiuta la televisione, non accetta interviste e confronti davanti alle telecamere, accusa le reti nazionali di essere serve dei partiti. Salvo poi benedire come candidata presidente una figura creata proprio dalla televisione. Una nemesi perfetta.

lunedì 15 aprile 2013

L'invasione delle lumache giganti


La Florida sta subendo l'attacco di una specie aliena che potrebbe alterarne l'ecosistema. Si tratta di una lumaca di origine africana dalle dimensioni imponenti, che raggiunge i 20 cm di lunghezza. Nella contea di Miami se ne catturano oltre mille a settimana da quando, nel settembre 2011, furono trovati i primi esemplari. Il lumacone divora praticamente ogni foglia che trova ma anche l'intonaco delle case, in cerca di calcio per il guscio. Danni collaterali possono arrivare sulle strade, perché le conchiglie sono abbastanza robuste da poter forare gli pneumatici, o anche con le falciatrici, che scagliano i pezzi di conchiglia come proiettili.

venerdì 12 aprile 2013

Paolo Soleri, 1919 - 2013


Paolo Soleri, architetto visionario torinese da lungo tempo trasferitosi negli Stati Uniti, è morto martedì scorso 9 aprile a 93 anni. Poco noto in Italia al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, Soleri aveva acquisito buona fama in America. La grande stampa USA gli ha dedicato lunghi necrologi, a partire dal New York Times. Sul Los Angeles Times c'è anche una interessante photogallery.
Soleri fino dagli anni '50 teorizzava la arcologia, ovvero la fusione tra ecologia e architettura. Il suo nome è rimasto legato al progetto di Arcosanti, una città utopica costruita nel deserto dell'Arizona. La costruzione di Arcosanti ebbe inizio nel 1970 ed è proseguita per decenni grazie all'apporto di settemila volontari, tra i quali molti studenti di architettura o giovani architetti. Negli anni '70 ad Arcosanti si andava per turni di cinque settimane, e si pagava pure. Ma dopo una prima accelerazione Arcosanti non è più cresciuta molto, restando lontana dalle dimensioni progettate, che prevedevano una comunità di cinquemila residenti.
Feci anche io il mio pellegrinaggio ad Arcosanti, quando ancora ero uno studente. Il complesso è nel mezzo del nulla, nel deserto di Cordes Junction 120 km a nord della capitale dell'Arizona Phoenix. Era un luogo abbastanza evocativo, ma francamente non un modello replicabile altrove.
Qualcuno ha definito Soleri una sorta di Obi-Wan Kenobi del deserto, un uomo che parlava per sentenze e con un indubbio carisma. Il suo lavoro è stato comunque un esempio stimolante per chi si opponeva al modernismo del secondo novecento, anche se le tecniche di costruzione di Arcosanti restano legate alla tradizione del cemento armato. Non a caso Soleri era andato in America per fare apprendistato nello studio di Frank Lloyd Wright.
Oggi Arcosanti resta una meta per aficionados, ma il tempo passato ha logorato le vecchie strutture (ah, quanto mostra i segni del tempo il cemento...). Di nuovo non c'è granché. Sono ancora in vendita le belle campane di bronzo disegnate da Soleri, che nei decenni sono state una grande fonte di sostentamento per il progetto e la comunità.

Divertimenti da pendolare

Un anonimo creativo ha trovato un modo interessante di ingannare l'attesa nei treni locali o nelle stazioni della metro. Scegliere volti dai giornali distribuiti gratis e abbinarli aignari pendolari in attesa. Poi fotografare. I risultati sono notevoli, spesso esilaranti. Qui una galleria di trenta foto.

Il sacro testo appena divulgato

  



Fabrizio Barca mi sembra una persona interessante, ma non mi ha ancora convinto. Devo dire però che sono molto colpito dai suoi metodi di comunicazione. Presentarsi nel 2013, ai tempi di twitter, con un testo scritto di 55 (cinquantacinque) pagine è mossa politica talmente arcaica da sembrare una provocazione. Il problema è che temo non lo sia.

Problema risolto


Come risolvere definitivamente il problema del cambiamento climatico? Semplice, basta mettere l'aria condizionata anche all'esterno.

mercoledì 10 aprile 2013

Che strano paese

Stamattina il GR1 delle otto lanciava l'allarme dei 230mila statali in meno in cinque anni. Come se fosse una sorpresa. I dati sono stati diffusi dall'Aran, acronimo dell'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni. Con soddisfazione perché, sottolinea l'agenzia, nel 2011 la spesa per le retribuzioni dei dipendenti pubblici è stata di 170 miliardi, in calo dell'1,6% sul 2010. Il primo calo dopo 31 anni di crescita ininterrotta. E i dati parziali 2012 promettono una ulteriore riduzione.
Con il blocco dei contratti a termine e il limite delle assunzioni ad un quinto rispetto ai pensionamenti tutto questo era ampiamente previsto. Le amministrazioni riducono la spesa e ci sono 230mila posti di lavoro in meno. Che saranno ancora di più negli anni a venire. Il presidente dell'Aran, Sergio Gasparrini, ha sottolineato che il blocco delle retribuzioni "ha funzionato". Virtuosamente disoccupati, li chiameremo.

Tutti per Emma


Secondo i commenti letti in rete questo endorsement non gioverà a Bonino.

martedì 9 aprile 2013

mercoledì 3 aprile 2013

Notizie ed allarmi

Questa sopra è la pagina web del Corriere delle 23:30 di oggi. Il titolone è sulle minacce nucleari della Corea del Nord agli Stati Uniti. Quella sotto invece è la prima pagina del New York Times della stessa ora. La notizia della minaccia coreana all'America è relegata in quel titolo che si vede in basso a sinistra: As N. Korea Blocks Workers, U.S. Plans More Pacific Defense. Non riesco a far vedere l'articolo perché altrimenti nel freeze frame mi salterebbe la testata. Comunque si parla del fatto che gli USA per tenere più sotto controllo i cattivoni coreani metteranno dei nuovi radar a Guam, il loro avamposto nel Pacifico poco lontano dalle Filippine.
Le prime pagine di La Repubblica e La Stampa sono forse anche più allarmistiche del Corriere. Il primo titolo de La Repubblica è "Corea del Nord, annuncio shock "Via libera ad attacco nucleare contro Usa". Quello de La Stampa non è molto diverso: "Pronto l'attacco nucleare contro l'America: annuncio shock della Corea del Nord".
Eppure i nordcoreani non ce l'hanno con l'Italia. Casomai con l'America, che però non sembra così preoccupata. Insomma, da noi le notizie si trattano e si gestiscono in un certo modo. E gli allarmi sono all'ordine del giorno. Ma lo sapevamo già, vero?



Once upon not long ago