sabato 29 settembre 2018

Le Maldive hanno un nuovo presidente

Ibrahim Mohamed Solih (54) è il nuovo presidente delle Maldive. Il leader dell'opposizione ha sconfitto con 17 punti di margine il presidente uscente Abdullah Yameen. Le elezioni si sono svolte lunedì scorso, ma i risultati sono stati ufficializzati solo oggi.
Il piccolo stato insulare delle Maldive, meta turistica nell'oceano indiano, si lascia alle spalle un periodo cupo. Il presidente Yameen aveva imposto dal 5 febbraio lo stato di emergenza in tutto il paese, incarcerato leader dell'opposizione come l'ex presidente Mohamed Nasheed e messo in atto una politica estera centrata su stretti rapporti con la Cina. Solih al contrario vuole ristabilire la giovane democrazia maldiviana (le prime elezioni presidenziali a suffragio universale si sono svolte nel 2008) e riavvicinare le Maldive all'India. Non a caso il primo a congraturalrsi con Solih è stato il premier indiano Narendra Modi.

venerdì 28 settembre 2018

Presidenza Europea, Barnier si chiama fuori

Oggi Michel Barnier ha scritto una lettera al presidente del Partito Popolare Europeo Joseph Daul, comunicando la sua indisponibilità a candidarsi nello Spitzenkandidat, il processo di selezione che definisce i candidati dei vari gruppi prima delle prossime elezioni europee.
La candidatura di Barnier, già sconfitto nello Spitzenkandidat del 2014 da Juncker, era stata sollecitata da larga parte del gruppo del PPE, particolarmente dai popolari francesi. Barnier (67) è attualmente il capo negoziatore UE nella trattativa sulla Brexit ed è un politico di lungo corso (il suo primo incarico ministeriale in Francia risale al 1993). Proprio il suo ruolo nella Brexit sarebbe alla base della scelta. Nella lettera Barnier dice che il suo incarico non è compatibile con il calendario fissato dal PPE per la scelta del proprio candidato presidente, che si concluderà con il congresso di Helsinki del 7-8 novembre.Come delegato dal presidente Juncker a presiedere i negoziati Brexit, Barnier concluderà il suo mandato nel novembre 2019, quando verrà rinnovata tutta la Commissione Europea.
Il termine ultimo fissato dal PPE per presentare le candidature è il 17 ottobre. Ha già formalizzato la sua discesa in campo il tedesco bavarese Manfred Weber, capogruppo del partito al Parlamento Europeo. Sembra pronto a candidarsi anche l'ex primo ministro finlandese Alexander Stubb. Si parla anche di una candidatura dell'ex primo ministro irlandese Enda Kenny.
Il PPE è il primo gruppo del Parlamento Europeo. Malgrado i sondaggi lo diano in calo (come il PSE) dovrebbe confermarsi prima forza anche nelle elezioni del 2019. Ma questa volta non sembra così scontato che il candidato presidente del partito di maggioranza relativa conquisti la presidenza della Commissione.
Ufficialmente i trattati prevedono che sia il Consiglio Europeo, l'assemblea dei capi di stato, a designare con maggioranza qualificata un candidato presidente "tenendo conto" dei risultati elettorali. La candidatura deve essere poi ratificata a maggioranza dal Parlamento di Strasburgo.
La prevista ascesa dei gruppi populisti e sovranisti mette a forte rischio il tradizionale accordo tra PPE e PSE. Da parte loro i socialisti non hanno ancora deciso chi dovrà rappresentarli. Il PSE è in una posizione di debolezza per i pessimi sondaggi e per il fatto che guida il governo in pochi paesi. Per ora sono scesi in campo l'ex premier austriaco Christian Kern e lo slovacco Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione Europea. Ma la candidatura socialista più forte sembra quella dell'olandese Frans Timmermans, anche lui vicepresidente della Commissione. Timmermans non ha fatto ancora annunci ufficiali e non correrebbe per vincere, consapevole della crisi del PSE, ma per guadagnare i gradi per conquistare il ruolo di Alto Rappresentante per gli Affari Esteri ricoperto oggi da Federica Mogherini.
La candidata del gruppo dei Verdi dovrebbe essere di nuovo Ska Keller, come nel 2014, ma sono in lizza anche il bulgaro-tedesco Atanas Schmidt e la finlandese Petra De Sutter.
Il quadro è complicato anche dal "fattore Macron". En Marche ha appena firmato un appello per un fronte europeo antisovranista assieme ad altre figure di primo piano come il leader belga dei liberali dell'ALDE Guy Verhofstadt, gli spagnoli di Ciudadanos e Matteo Renzi, che invece come PD è nel PSE. Macron proverà a formare un proprio raggruppamento europeo o convergerà in ALDE o (più improbabile) con il gruppo dei socialisti? Macron lancerà la sua campagna europea in un evento domani a Berlino, forse sapremo qualcosa di più. La partita è ancora aperta, mentre le destre si preparano ad una affermazione storica.

giovedì 27 settembre 2018

One Planet Summit 2018

Si è svolta ieri pomeriggio a New York la seconda edizione di One Planet Summit. La prima edizione era stata convocata dal presidente francese Macron a Parigi il 12 dicembre 2017, in occasione del secondo anniversario dell'Accordo di Parigi sul clima siglato alla COP21. One Planet Summit è organizzato dalla Presidenza francese, dalle Nazioni Unite, dalla Banca Mondiale e da Bloomberg Philantropies ed è una piattaforma di impegni per fare fronte ai cambiamenti climatici. La seconda edizione è stata programmata in coincidenza con l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per favorire la presenza dei capi di stato e la copertura dei media internazionali.
La mission di One Planet Summit è quella di promuovere la convergenza di risorse pubbliche e private in progetti e iniziative di contrasto al riscaldamento globale.
Nel suo intervento di apertura Emmanuel Macron ha ribadito la necessità di indirizzare un terzo delle risorse finanziarie globali al contrasto del cambiamento climatico. Black Rock, la più grande società di investimento del mondo che gestisce oltre 6.000 miliardi di dollari, ha confermato di voler contribuire a costituire un fondo per gli investimenti sul clima per progetti di energia rinnovabile e sistemi di trasporto a basso impatto in Africa, Asia e America Latina.
Il prossimo anno prenderà il via la Climate Finance Partnership, alla quale hanno già garantito di contribuire i governi di Francia e Germania e grandi organizzazioni filantropiche come la Hewlett Foundation e Bloomberg Philantropies. La Banca Mondiale ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di dollari per progetti di accumulo energetico con batterie. Google da parte sua ha confermato che creerà una banca dati sulle emissioni di gas serra causate dal traffico e sulla capacità solare delle città, attraverso l'analisi delle immagini satellitari di Google Maps.
All'incontro erano presenti oltre venticinque capi di stato (Italia assente), il ministro degli esteri cinese Wang Yi, la presidente FMI Christine Lagarde, il presidente della Banca mondiale Jim Yong Kim, la presidente UNFCCC Patricia Espinosa, Bill Gates e Michael Bloomberg.
La Commissione Europea era rappresentata dai vice presidenti Maroš Šefčovič e Valdis Dombrovskis e dal commissario alla cooperazione internazione Neven Mimica. Per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi l'Europa dovrà investire 180 miliardi di Euro ogni anno, da qui al 2030. Il vice presidente Dombrovskis, con delega alle finanze, ha confermato la volontà di destinare un quarto del bilancio UE ai cambiamenti climatici entro il 2021.
A questo link l'agenda e il replay dell'evento di ieri.



Cosa ha detto Conte alle Nazioni Unite

Il premier Giuseppe Conte ha parlato ieri alla 73ima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Malgrado la dichiarata familiarità con l'inglese e con altre lingue, Conte ha parlato in italiano (le sei lingue ufficiali ONU sono inglese, spagnolo, francese, cinese, arabo e russo). Se non si usa una delle lingue ufficiali chi parla deve provvedere alla traduzione simultanea a proprie spese, oppure produrre una trascrizione scritta del suo intervento in una delle sei lingue.
Conte ha parlato poco più di nove minuti. Cosa ha detto? Non molto. Dopo i primi convenevoli rituali, ha iniziato subito in maniera bizzarra, con una dichiarazione difensiva, quasi una excusatio non petita: "Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populisno amo ricordare che sovranità e popolo sono richiamati nell'art. 1 della Costituzione italiana". Sovranità e sovranismo non sono la sterssa cosa, naturalmente, come non lo sono popolo e populismo. Mah.
Nella prima metà del suo intervento Conte ha parlato solo del fenomeno migratorio, dichiarando che "L'Italia ha salvato l'onore dell'Europa". Ha poi ricordato che l'Italia è all'ottavo posto per contributi alle Nazioni Unite e ai primi posti nel coinvolgimento delle azioni ONU di peacekeeping. Ha citato la prossima conferenza sulla Libia che si svolgerà nel nostro paese e rimarcato la necessità di una riforma del Consiglio di Sicurezza in una prospettiva di "multilateralismo efficace", concetto che aveva già espresso all'inizio dell'intervento.
Tutto qui. Il video è a questo link.

mercoledì 26 settembre 2018

The White Album, 50 anni dopo

Il Il 22 novembre 1968 i Beatles pubblicarono il loro nono album, un disco doppio intitolato semplicemente The Beatles ma poi ribattezzato da tutti The White Album per la copertina completamente bianca. Cinquanta anni dopo Apple ha annunciato per il 9 novembre l'uscita di una nuova edizione di White Album dei Beatles rimasterizzata in stereo (l'originale del 1968 era mono). Oltre ai 30 brani originali ci sono 27 demo acustici e nella versione completa di 6 CD + Blue Ray anche 50 segmenti di registrazioni in studio. Tra le varie confezioni ci sono anche un doppio e un quadruplo vinile rispettivamente a 49 e 101 Euro.

domenica 23 settembre 2018

L'estate 2018 in Europa è da record.

Le temperature di luglio e agosto in Europa sono state di 2.16°C sopra la media dal 1910 al 2000. Il record precedente apparteneva all'estate 2003, con temperature superiori di 1.90°C. Come si vede dal grafico qui sopra di NOAA (i gradi sono Farenheit) le temperature estive sono tutte sopra la media dal 1995 in poi.

venerdì 21 settembre 2018

Song of the Day


Oggi è uscito Piano & a Microphone 1983, primo album postumo di Prince. Si tratta appunto di canzoni con solo piano e voce, registrate su cassetta nello studio di Kiowa Trail, la residenza di Prince in Minnesota dal 1981 al 1985. Kiowa Trail era anche nota come la Purple House, perché Prince la dipinse completamente di viola.
L'uscita del disco coincide con quella del video di Mary Don't You Weep, una versione di un canto spiritual che risale ai tempi della guerra civile americana (1861-1865). Mary Don't You Weep si ascolta anche nei titoli di coda del nuovo film di Spike Lee BlacKkKlansman.
Il video, girato a New York, è diretto dal regista Salomon Ligthelm ed è centrato sul problema dell'uso delle armi da fuoco da parte dei giovani americani. L'album Piano & a Microphone 1983 comprende nove brani, tra i quali anche una versione di Purple Rain.


L'estate sta finendo


L'estate sta finendo, con una coincidenza quasi perfetta con l'equinozio di autunno. L'equinozio sarà alle 03:54 di domenica 23 settembre. L'estate finirà due giorni dopo. Finirà perchè è in arrivo una "sacca artica" che abbasserà bruscamente le temperature. Molto bruscamente, perché fino a lunedì sarà ancora caldo. Qui sopra la mappa con le temperature previste per martedì 25 settembre: sul nordest e il centro Adriatico ci saranno temperature inferiori anche di otto gradi rispetto alla media stagionale, ovvero minime sui 12-13° e massime sui 17-18°. Il freddo interesserà tutta l'Europa dell'Est, con punte di -15 gradi in Serbia e Macedonia. Sarà ancora molto caldo nel nord della Spagna. 
L'ondata di gelo artico continuerà per giorni e probabilmente decreterà la fine dell'estate 2018. Nella mappa sotto le previsioni per giovedì 27 settembre. Il freddo insisterà sul centro e il sud Italia, mentre l'area alpina vedrà di nuovo temperature più miti.




martedì 18 settembre 2018

La nuova presidente dell'Assemblea Generale ONU

Oggi si è aperta la 73ima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ogni anno l'ONU elegge un presidente dell'assemblea. Quest'anno è il turno di María Fernanda Espinosa Garcés dell'Ecuador. Espinosa (54) ha un lungo curriculum politico e diplomatico. Già ministro in Ecuador, è ambasciatrice presso le Nazioni Unite dal 2008. Molto attenta ai temi dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, al problema dei migranti e alle questioni di genere, Espinosa è la sesta donna a rivestire il ruolo di presidente dell'Assemblea Generale. L'ultima era stata Sheikha Haya Rashed Al Khalifa del Baharain nel 2006.
Anche l'Italia ha avuto un presidente dell'Assemblea Generale ONU. Il prescelto era stato Amintore Fanfani, nel 1965.

giovedì 13 settembre 2018

Un settembre molto caldo

In Italia fa caldino, si sta bene. Ma niente a che vedere con quello che sta arrivando in Europa centrale. Sono previste temperature oltre i dieci gradi la media stagionale, il che significa massime attorno ai 30°C in Germania, Francia, ed Est Europa. Anche nella Svezia meridionale. La cartina sotto mostra le previsioni per mercoledì 19.
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L'uomo dell'anno

Matteo Salvini è sulla copertina di Time. Ok, non sulla edizone americana, quella di casa. Sull'edizione europea. L'articolo che lo riguarda si intitola "The captain is coming!" ed è scritto da Vivienne Walt, che riporta anche una lunga intervista con Salvini, con video allegato. Da leggere e ascoltare attentamente.


Chi ha votato contro Orbán

Ecco la mappa del voto del Parlamento Europeo contro Orbán. Un risultato molto largo, oltre le aspettative, con 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astenuti. La seduta del parlamento era al completo, nessuno assente. L'unico gruppo compatto è quello dei verdi, 49 voti a zero. Grande incertezza nel PPE, il gruppo di Orbán: 114 favorevoli alle sanzioni, 52 contrari (tra loro Forza Italia), 28 astenuti e 20 non hanno partecipato al voto. Anche tra i Socialisti ci sono due contrari, cinque astenuti e 15 non votanti.

mercoledì 12 settembre 2018

Negoziati sul clima: si va avanti, ma piano

Si è conclusa la settimana di negoziati sul clima di Bangkok, l'ultimo evento ONU prima della conferenza annuale, la COP24 di Katowice che avrà inizio il 2 dicembre. A Bangkok erano presenti 1200 delegati dei 197 paesi che fanno parte della Convenzione Quadro sul Clima delle Nazioni Unite, più 400 tra stampa, ONG e funzionari di agenzie ONU.
Breve riepilogo: alla COP21 di Parigi 2015 è stato approvato l'accordo globale sul clima. L'Accordo di Parigi è entrato in vigore l'anno successivo, il 4 novembre 2016, ed è stato sottoscritto ad oggi da 180 nazioni. L'accordo prevede di ridurre il riscaldamento globale "ben al di sotto" dei 2°C, con l'obiettivo di non superare i +1.5°C. Secondo l'accordo ogni nazione deve elaborare un proprio piano per la riduzione delle emissioni di gas serra (NDC). I piani devono includere i metodi di attuazione e i progressi nella mitigazione e nell'adattamento ai cambiamenti climatici, e vanno verificati e aggiornati, con obiettivi più ambiziosi, ogni cinque anni a partire dal 2023.
Il principio politico dell'Accordo di Parigi resta quello delle "responsabilità condivise ma differenziate". Tutti i sottoscrittori si impegnano ad agire, ma i paesi sviluppati (quelli che sottoscrissero il Protocollo di Kyoto), in quanto inquinatori "storici" devono garantire risorse alle nazioni in via di sviluppo e ai paesi più poveri (Least Developed Countries, nel linguaggio ONU).
La COP22 di Marrakech, che si aprì il giorno dopo l'entrata in vigore dell'Accordo di Parigi, deliberò che una prima valutazione sui progressi negli obiettivi a lungo termine di riduzione delle emissioni si sarebbe fatta dopo due anni, ovvero nel 2018 (adesso). La scadenza è tra meno di due mesi alla COP24 di Katowice.
Nel frattempo le cose si sono complicate, perché lo scorso anno l'America di Trump ha disdetto l'Accordo di Parigi sottoscritto da Trump ed è uscita dalla UNFCCC, la Convenzione Quadro ONU sui Cambiamenti Climatici (unica nazione del pianeta). Dopo l'abbandono degli USA la leadership politica è passata all Unione Europea (che però contribuisce solo al 9.6% delle emissioni globali) e alla Cina, che conferma obiettivi sempre più ambiziosi ed è responsabile di quasi il 30 per cento delle emissioni. Primo paese inquinante, ma in quota pro-capite molto al di sotto di Stati Uniti, Europa e altri paesi OCSE.
I negoziati di Bangkok dovevano spianare la strada alla COP24 e definire i molti punti ancora incerti. Il risultato non è stato brillante. Il primo compito era quello di elaborare un "rapporto di sintesi" da presentare a Katowice. Il rapporto è stato redatto, ma non è esattamente di sintesi: una relazione di 307 pagine chiamata Bangkok Outcome che dà mandato alla presidenza di proseguire il dialogo e fare sintesi. C'è ancora un appuntamento intermedio: un meeting pre-COP che si svolgerà dal 24 al 27 ottobre a Cracovia, sempre in Polonia.

L'uragano Florence


La NASA ha diffuso una splendida foto dell'uragano Florence scattata dall'astronauta Ricky Arnold dalla stazione spaziale. Florence sta viaggiando verso nord ovest nell'oceano Atlantico e dovrebbe raggiungere le coste del Nord e Sud Carolina tra giovedì e venerdì mattina.


sabato 8 settembre 2018

Elezioni europee 2019, ecco come sarà il nuovo parlamento

Le elezioni del nuovo Parlamento Europeo si svolgeranno a fine maggio 2019. L'opinione comune è che saranno le più importanti di sempre, le prime che potrebbero vedere lo scardinamento del tradizionale bipolarismo tra Popolari e Socialisti e l'avanzata dei nuovi populismi e nazionalisti.
L'attuale Parlamento ha 751 membri, il massimo previsto dallo statuto dell'Unione. Nel prossimo non ci saranno i 73 seggi riservati a Gran Bretagna e Irlanda del Nord e la scelta è stata di redistribuire parte di questi tra i 27 paesi dell Unione. Gli incrementi maggiori riguardano Francia e Spagna (+5) e Italia e Olanda (+3), vedi scheda in alto. Il nuovo Parlamento Europeo avrà 705 seggi e i 46 non assegnati resteranno a disposizione per futuri allargamenti della UE.
Si vota con diversi sistemi e anche in date differenti. In molte nazioni i parlamentari vengono eletti con voto di preferenza, come in Italia. In altri, tra cui Germania, Francia e Spagna, con liste bloccate. Quasi tutti i paesi hanno un'unica circoscrizione elettorale nazionale, ad eccezione di Italia, Belgio, Irlanda e Polonia.
Le elezioni si svolgeranno tra il 23 e il 26 maggio. Alcuni paesi hanno già deliberato il giorno di apertura dei seggi (vedi scheda sotto). L'Italia non lo ha ancora fatto, ma da sempre votiamo solo la domenica, quindi la data del 26 maggio è scontata. Solo cinque paesi prevedono l'obbligo del voto: Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia e Lussemburgo.

L'età minima per votare e in tutti i paesi di 18 anni, salvo l'Austria dove votano anche i sedicenni. Per essere eletti a Strasburgo invece il requisito minimo di età è variabile (vedi quadro sotto). L'Italia è con la Grecia la più restrittiva, prevedendo un'eta minima per i candidati di 25 anni.


lunedì 3 settembre 2018

I paesi dove fumare costa caro

Fumare in Australia costa caro, mentre in Ucraina è un vizio a buon mercato. In Italia un pacchetto costa 5.20 Euro. Un'altra classifica più completa è a questo link.

Quanto crescono i prezzi in Europa? L'Italia è nella media.

Dal 2000 al 2017 nell'Unione Europea i prezzi sono cresciuti del 36.5 per cento. In Italia la variazione è esattamente la stessa. Eurostat ha pubblicato una pagina interattiva dove è possibile esaminare i rincari nei vari settori dell'economia.
L'Italia è sopra la media europea nel settore dei trasporti, dell'abbigliamento, del tempo libero. Notevole il ribasso nelle comunicazioni, meno 41.3 in Italia contro una media europea del 21.7%. Spendiamo invece purtroppo molto meno dell'Europa per l'educazione. In questo settore la media europea registra un +91.2%, mentre l'incremento in Italia è solo del 38 per cento.